Oratorio della Madonna delle Grazie (Pianezze di Arcugnano)

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Oratorio della Madonna delle Grazie
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàPianezze di Arcugnano
Coordinate45°28′42.78″N 11°33′41.83″E / 45.47855°N 11.56162°E45.47855; 11.56162
Religionecattolica di rito romano
TitolareMadonna delle Grazie
Diocesi Vicenza
Consacrazionetra il 1664 e il 1688
Fondatorefamiglia Gobbato
Inizio costruzionetra il 1664 e il 1688
Completamentotra il 1664 e il 1688

L'oratorio della Madonna delle Grazie, più comunemente noto come chiesetta dei Gobbati, è una piccola chiesa presente a Pianezze, frazione di Arcugnano in provincia di Vicenza.

La famiglia Gobbato[modifica | modifica wikitesto]

Nota come De Gobbatis, Gobbati o, più recentemente, Gobbato è una delle famiglie più antiche di Pianezze che in passato possedeva una discreta ricchezza[1]. La loro importanza fu tale che durante la visita pastorale del 1688 ospitarono per la notte il vescovo[1]. Nel 1867 a Pianezze c'erano almeno due famiglie con questo cognome[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La data di costruzione della chiesetta non è certa, ma è stata sicuramente costruita tra il 1664 e il 1688: il 21 marzo 1664, infatti, il parroco inviò una lettera alla curia dove dichiarava di avere alle dipendenze della sua parrocchia solo la chiesetta di San Fise[3], mentre durante la visita pastorale del 1688 egli dichiara di avere anche la chiesetta dei Gobbati fra quelle officiate[4]. In tale visita inoltre il vescovo ha pure modo di visitare l'oratorio e di conoscere il cappellano incaricato di celebrarne le messe, Don Francesco, membro della famiglia Gobbato[1].

Nel 1747, infatti, risulta appartenere a Giovanni Battista Gobbato e possiede un altare di pietra intitolato alla Madonna Immacolata[5]. Dalle relazione delle visite pastorali del 1793[6] e del 1867[2] si rileva che la chiesetta è ancora di proprietà della famiglia Gobbato.

Agli inizi del Novecento la chiesetta esce di proprietà dei Gobbato: dopo essere divenuta di Cera Meneghetto, marito di Orsola Gobbato, viene venduta al signor Fabbris, intenzionato a trasformarla in abitazione[5][7]. Questa decisione scatenò l'ira dei paesani che decisero di racimolare una somma di denaro per acquistarla. Vennero quindi raccolti 900 franchi con i quali viene comprata la chiesetta e restaurata per donarla alla parrocchia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesetta fino al 1707 presentava un altare dedicato alla Madonna delle Grazie, ma vista la decadenza a cui era andato incontro venne tolto in favore del nuovo altare dedicato alla Madonna Immacolata[8].

Il pavimento e il soffitto vennero rinnovati nel 1941: il primo si presenta con mattonelle di granito su un sottofondo di calcestruzzo e il secondo con legno di pioppo e una centinatura sagomata[7][9].

L'altare presenta una pala di Dino Menato che raffigura la Madonna attorniata dai fedeli con, sullo sfondo, i Colli Berici e il Lago di Fimon[9]. Tale opera venne commissionata e inserita nella ristrutturazione del 1941[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Todescato, p. 29.
  2. ^ a b Dalla relazione dell'11 maggio 1867 si legge: «fa visita all'Oratorio della Madonna delle Grazie, di proprietà delle famiglie Gobbato e vi si trova tutto in buono stato». cfr. Todescato, p. 30
  3. ^ «[...] dice di avere alle dipendenze della sua chiesa parrocchiale la chiesetta di San Fise, officiata dei venerandi Fratelli della SS. Croce [...]» cfr. Todescato, p. 29
  4. ^ «Ho due Chiese, di San Fise e quella dei Gobbati, che sono officiate» cfr. Todescato, p. 29
  5. ^ a b Todescato, p. 30.
  6. ^ Secondo la relazione della visita del 18 maggio 1793, la chiesa è di proprietà di Pietro Gobbato. cfr. Todescato, p. 30
  7. ^ a b c Todescato, p. 31.
  8. ^ Probabilmente venne inaugurato quell'anno visto che «l 27 giugno 1707 da Costozza il Rettore va a vedere il restauro dell'Altare dell'Oratio del signor Gobbato a Pianezze». cfr. Todescato, p. 30
  9. ^ a b Todescato, p. 21.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giocondo Maria Todescato, Pianezze del lago - nella sua storia e preistoria, Vicenza, 5 novembre 1961.

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