Neospartoneae

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Neospartoneae
Immagine di Neospartoneae mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaVerbenaceae
TribùNeospartoneae
Richard Glenn Olmstead & Nataly O'Leary, 2010
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Neospartoneae Richard Glenn Olmstead & Nataly O'Leary, 2010 è una tribù di piante spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia Verbenaceae.[1][2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Neosparton Griseb., 1874 ed è stato definito scientificamente dai botanici contemporanei Richard Glenn Olmstead e Nataly O'Leary nella pubblicazione "American Journal of Botany. Lancaster, PA - 97(10): 1653. 2010" del 2010.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Il portamento delle specie di questa tribù è formato da arbusti glabri (anche grandi tipo "Genista"), non aromatici con rami striato-cilindrici (cavi in Diostea) e portamento eretto o prostrato. In Lampaya le corteccie sono spesse.[4][5][6][7]
  • Le foglie lungo il caule hanno normalmente una disposizione opposta a 2 a 2, e ogni verticillo fogliare è ruotato di 90° rispetto a quello sottostante. Spesso le foglie sono ridotte simili a scaglie o assenti, altrimenti hanno delle lamine con forme lanceolate, presto decidue ma con piccioli persistenti. In Lampaya sono embricate.
  • Le infiorescenze, terminali (raramente ascellari), sono delle corte spighe oppure hanno delle forme globose. I fiori sono sessili. Nell'infiorescenza sono presenti delle minute o filiformi brattee.
  • I fiori, ermafroditi, sono tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (i verticilli del perianzio hanno più o meno 5 elementi ognuno).
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2 o 2] G (2), (supero), drupa/2 nucule[6][8]
  • La corolla, gamopetala e più o meno attinomorfa o anche zigomorfa, è imbutiforme o ipocrateriforme. Termina con 5 lobi leggermente espansi all'apice. Il tubo, relativamente lungo, può essere leggermente incurvato. Il colore della corolla è bianco o blu-violetto.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama)[13] ma ai tropici anche tramite uccelli quali colibrì (impollinazione ornitogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). Sono possibili anche dispersioni tramite animali (disseminazione zoocora) in quanto alcuni frutti sono appetibili (succosi).[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo gruppo è relativa soprattutto all'America Meridionale con habitat secco-temperati. Tutte le specie sono endemiche di questa area.[12]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza (Verbenaceae), comprendente 34 generi con oltre 1200 specie[4] (secondo altri Autori 36 generi e 1035 specie[6][7]), è suddivisa in 8 tribù.[2] La distribuzione è praticamente cosmopolita con un habitat che varia da quello tropicale a quello temperato. L'appartenenza della famiglia all'ordine delle Lamiales è consolidata a parte alcune differenze morfologiche quali l'infiorescenza non verticillata (comune nelle altre famiglie dell'ordine) e la posizione dello stilo (terminale e non ginobasico).[5]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

La struttura interna della tribù non è ancora ben definita e il genere Lampaya potrebbe essere parafiletico.[12]

Le sinapomorfie per questa tribù sono:[14]

All'interno della famiglia, da un punto di vista filogenetico, la tribù Neospartoneae risulta "gruppo fratello" del "core" (nucleo) della famiglia formato dalle tribù Lantaneae e Verbeneae.[2]

Composizione della tribù[modifica | modifica wikitesto]

La tribù si compone di 3 generi e 7 specie:[1][4]

Genere Specie Distribuzione
Diostea
Miers., 1869
Una specie:
Diostea juncea (Gilles ex Hook.) Miers
Argentina e Cile
Lampaya
Phill. ex Murillo, 1891
2 Altopiani secchi della Bolivia, Cile e Argentina
Neosparton
Griseb., 1874
4 Regioni temperate dell'Argentina

Note: i generi di questa tribù normalmente venivano descritti all'interno della tribù Lantaneae Endl..[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Olmstead 2016.
  2. ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 18 dicembre 2017.
  4. ^ a b c d e Kadereit 2004, pag. 461.
  5. ^ a b Motta 1960, Vol. 3 - pag. 920.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 502.
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  8. ^ Tavole di Botanica Sistematica, su dipbot.unict.it, p. Verbenaceae. URL consultato il 27 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2009).
  9. ^ a b Zobaa, Pag. 34.
  10. ^ Kadereit 2004, pag. 454.
  11. ^ Musmarra 1996.
  12. ^ a b c Marx 2010, pag. 1652.
  13. ^ The families of flowering plants, su delta-intkey.com, p. Verbenaceae Jaume St-Hil.. URL consultato il 28 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2017).
  14. ^ Leary 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
  • Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales (PDF), 2016.
  • Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 2, Bologna, Edagricole, 1982, p. 432, ISBN 88-506-2449-2.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 3, 1960, p. 920.
  • Hannah E. Marx, Nataly O ’ Leary, Yao-Wu Yuan, Patricia Lu-Irving, David C. Tank, María E. Múlgura, and Richard G. Olmstead, A MOLECULAR PHYLOGENY AND CLASSIFICATION OF VERBENACEAE, in American Journal of Botany, vol. 97, n. 10, 2010, pp. 1647-1663 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
  • Nataly O ’ Leary, Caroina Isabel Calvino, Susanna Martinez, Patricia Lu-Irving, Richard G. Olmstead e Maria Ema Mulgura, E VOLUTION OF MORPHOLOGICAL TRAITS IN VERBENACEAE, in American Journal of Botany, vol. 99, n. 11, 2012, pp. 1778-1792 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2017).
  • Mohamed K Zobaa,, Palynology (Spore-Pollen Morphology) (PDF), in Department of Geology - Faculty of Science, Benha University, EGYPT.

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