Museo piemontese dell'informatica

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Mupin - Museo Piemontese dell'Informatica
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTorino
IndirizzoPiazza Riccardo Valla, 5
Coordinate45°06′25.38″N 7°41′27.96″E / 45.10705°N 7.6911°E45.10705; 7.6911
Caratteristiche
TipoScienze, strumenti di calcolo
FondatoriAndrea Poltronieri, Elìa Bellussi, Fabio Borborini, Niels Oneglio
Apertura2011
Sito web

Il Museo Piemontese dell'Informatica, in sigla MuPIn detiene una delle più ricche collezioni di computer d'Europa. Complessivamente le collezioni sono composte da oltre 6000 pezzi. Il museo conserva e valorizza le collezioni di proprietà dell'associazione e dei soci che sono utilizzate per attività, senza scopo di lucro, volte alla divulgazione tecnico scientifica e mostre itineranti.

Le sezioni principali in cui sono suddivise le collezioni sono: mainframe, mini computer, personal computer, home computer, console, calcolatrici e altri calcolatori.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 nasce il progetto museale. Dopo alcuni anni di attività in collaborazione con altri gruppi di appassionati, nel 2010, prende corpo l'attuale progetto, che raduna persone dell'area torinese e non solo. Essi decidono di costituire un'associazione, senza scopo di lucro, volta alla conservazione, allo studio e alla divulgazione, attraverso mostre itineranti, sulla storia dell'informatica il cui fine è l'identificazione, la classificazione, il restauro e la conservazione non solo dei calcolatori ma di tutto ciò che è a loro legato. Nell'ottobre 2010 viene presentato il progetto allo SMAU che si tiene ogni anno a Milano. Il primo settembre 2011 viene firmato lo statuto[1].

Nel 2016 Alluvione nel Piemonte danneggia la collezione. Il 21 dicembre Comune di Torino anonimamente vota per salvare il museo.[2] Il museo ha anche iniziato una campagna di crowdsourcing per restaurare la collezione.[3]

Nel 2018 il Museo ha ricevuto in uso dal Comune di Torino una nuova sede in via Reiss Romoli, 49 bis, ora piazza Riccardo Valla, 5 a Torino accanto al MUFANT - Museo del Fantastico e della Fantascienza con cui realizza un polo museale nell'area nord di Torino. Il nuovo Polo Museale prevede la realizzazione di un allestimento continuo e fruibile con luoghi condivisi come l’atrio, la biglietteria, gli uffici, i laboratori, gli spazi espositivi, la biblioteca, la zona ristoro, la sala video/conferenze e l’organizzazione di attività comuni come mostre, rassegne, conferenze, presentazioni di libri con autori, proiezioni e laboratori. Il Polo museale darà vita a una narrazione condivisa fra immaginario fantastico/fantascientifico e tecnologia informatica e scienza.[4][5]

Le collezioni[modifica | modifica wikitesto]

La collezione museale è composta da svariate sezioni; si spazia dalle calcolatrici ai mainframe, dalle console ai personal computer. Fanno parte della collezione anche prodotti non direttamente legati ai calcolatori come gadget. Il pezzo più antico della collezione risale al 1840 e si tratta di una delle medaglie del secondo Congresso degli scienziati del regno, a cui partecipò, come invitato Charles Babbage.

Il Laboratorio di restauro[modifica | modifica wikitesto]

Il MuPIn ha allestito un laboratorio di restauro, il "MuPIn Lab", per il recupero di tutti quei calcolatori che devono essere riparati e riportati alla loro originaria funzione. Questo è stato presentato durante la Mini Maker Faire di Torino, nel 2020.

La biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca del MuPIn è una biblioteca tecnico scientifica, dispone di circa 20.000 volumi tra sezione antica e moderna, monografie, opuscoli e periodici. C'è un progetto di smaterializzazione per arrivare a digitalizzare tutto il materiale disponibile il cui pezzo più antico risale al 1865 Harper's Monthly Magazine Vol. 30.

Le attività divulgative[modifica | modifica wikitesto]

Dopo le esperienze acquisite con la partecipazione alla Notte dei Ricercatori, il MuPIn, a inizio 2015, ha avviato attività divulgative prettamente orientate all'infanzia, aderendo all'iniziativa CoderDojo della CoderDojo Foundation e creando il gruppo torinese: CoderDojo Torino.

Dal 2012, il MuPIn organizza, ogni seconda settimana di ottobre, un evento indipendente legato all'Ada Lovelace Day e ha dato vita all'Ada Lovelace Day Italia. Si tratta di un evento dedicato ad Ada Lovelace, considerata la prima programmatrice della storia, e a tutte le donne che si sono affacciate al mondo STEM. Fine ultimo è rendere omaggio a queste donne e invogliare le ragazze ad approcciare il mondo della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica, colmando il gap di genere.

Nel 2016 è nato il format A bit of history, un evento contenitore in cui ad una mostra di reperti storici da parte del museo e di appassionati e musei partecipanti, si affiancano laboratori di coding e robotica, per ragazze e ragazzi, e conferenze sulla storia dell'informatica dalla sua nascita al futuro che ci aspetta e al suo impatto nella società. I video dell'evento si trovano all'interno del canale YouTube del museo.

Per condividere con un pubblico non solamente piemontese le proprie iniziative è stata data vita ad un canale YouTube MuPIn TV del museo al cui interno vengono pubblicati video degli eventi. Sempre legati al canale YouTube sono stati creati due format divulgativi durante la pandemia di COVID-19. Si tratta dei format "Mupin Talk" e "Umani e Macchine". Il primo è costituito da un'intervista doppia con esperti del tema della puntata. Il secondo è un'intervista singola per approfondire argomenti specifici. Inoltre, è stata data vita ad un terzo format di approfondimento relativo a personaggi o marchi specifici, dal titolo "MuPIn racconta...".

A partire dall'8 dicembre 2023 è stata inaugurata una mostra semi-permanente presso l'Ecomuseo del Freidano di Settimo Torinese, dal titolo "In continua scrittura" che terminerà, se non diversamente deciso, il 29 settembre.

Il museo persegue, poi, la realizzazione di eventi espositivi all'esterno della propria sede, in fase di restauro, per avvicinarsi di più al pubblico. Inoltre, partecipa ad eventi di terzi creando sinergie sul territorio piemontese ed extra piemontese.

Le collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il MuPIn sin dalla sua nascita ha iniziato ad imbastire contatti e collaborazioni con alcuni enti come l'associazione Luoghi di Relazione organizzatrice del Digital Festival o ALD per il Finding Ada.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Statuto, su mupin.it. URL consultato il 19 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2017).
  2. ^ SALVIAMO IL MUPIN, MUSEO PIEMONTESE DELL'INFORMATICA (Comunicati Stampa), su www.comune.torino.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  3. ^ Filmato audio Sostieni la campagna di crowdfunding del Museo Piemontese dell'Informatica.
  4. ^ Claudio Raffaelli, Verso un polo museale di scienza e fantascienza – CittAgorà, su comune.torino.it. URL consultato il 10 ottobre 2022.
  5. ^ Mufant e Mupin: a Torino un nuovo polo museale tra fantastico e informatica, su mentelocale.it, 3 luglio 2018. URL consultato il 10 ottobre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]