Museo dell'orologio da torre
Museo orologio da torre | |
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Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Uscio |
Indirizzo | via Cannoni 5-6, Via Cannoni, 5-6 - Uscio e Salita Cannoni 5, 16036 Uscio |
Coordinate | 44°24′53.46″N 9°09′33.25″E / 44.41485°N 9.159235°E |
Caratteristiche | |
Tipo | Storia della Tecnica e dell'Industria |
Apertura | 15 maggio 2004 |
Visitatori | 300 (2022) |
Sito web | |
Il museo Orologio da torre Roberto Trebino, fondato nel 2004, è intitolato a Roberto, giovane nipote omonimo del fondatore dell'azienda, che nel 1985, all’età di 20 anni, venne rapito e ucciso[1].
É un museo d'impresa collocato nel vecchio stabilimento dell'antica azienda della famiglia Trebino, specializzata nel settore degli orologi da torre, dell'elettrificazione delle campane, e fornitrice dal 1958 della Città del Vaticano, del Palazzo del Quirinale, dell'osservatorio astronomico di Tolentino e di molte nazioni nel mondo[2].
Si trova a Uscio, nella Valle del Tempo, così chiamata per l'antica tradizione nel settore degli orologi da torre e delle campane (fonderie Picasso). Tra i primi costruttori di orologi da torre a Uscio vi fu, nel 1757, il fabbro Davide Bisso, la famiglia Terrile e, dal 1824, la famiglia Trebino, che nel 1940 fabbricò il primo orologio a carica elettrica, con quadrante di ben 21 metri di circonferenza, installato nel Grattacielo di Piazza Dante a Genova[3][4].
L'esposizione del museo ripercorre la storia e la produzione dagli antichi orologi da torre a quelli attuali[5][6].
Tra i modelli esposti, alcuni sono del 1600. Particolari quelli antichi realizzati a mano, di cui una trentina rari, non solo italiani, ma anche del nord Europa. Nelle due sale dell'esposizione spiccano quelli in ferro battuto con telai a castello detti anche a pollaio, per la forma quadrata.
Il percorso espositivo arriva alla sezione dove sono illustrati i più moderni lavorati in serie, a carica elettrica e gli attuali radiosincronizzati[5]. Il museo può essere visitato su appuntamento.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Alcune immagini:
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il Museo degli orologi da torre a Uscio, su dibaio.com. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- ^ Dal Quirinale al Vaticano gli orologi da torre griffati Trebino, su genova.repubblica.it, la Repubblica, 15 ottobre 2008. URL consultato il 15 luglio 2018.
- ^ Liguria Recco la valle del tempo dove si producono orologi da torre e campane, su genovapress.com. URL consultato il 15 luglio 2018.
- ^ Andrea Germinni, La Valle del Tempo (PDF), in ECCORECCO. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- ^ a b MUSEO DEGLI OROLOGI DA TORRE "ROBERTO TREBINO", su beniculturali.it, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. URL consultato il 21 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2014).
- ^ Il primo Museo dell’orologio da Torre, su trebino.it, Trebino. URL consultato il 21 novembre 2014.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Museo dell'orologio da torre
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su trebino.it.
- Sito ufficiale, su trebino.it.
- Ministero dei beni culturali, su beniculturali.it. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
Video[modifica | modifica wikitesto]
- Memoria Immateriale, Il museo Orologi da torre "Roberto Trebino", su YouTube, 11 novembre 2015. URL consultato il 15 Luglio 2018.
- TV2000, L'arte degli orologi da torre della famiglia Trebino a Uscio, su YouTube, 9 gennaio 2014. URL consultato il 15 Luglio 2018.