Money slave

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Money Slave o Findom (Financial Domination)[1] è una pratica feticista rientrante nell'ambito della dominazione sessuale, in cui abitualmente un sottomesso uomo o una sottomessa donna fornisce doni e denaro a un dominatore o dominatrice.[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La relazione può spesso essere accompagnata da altre pratiche dell'ambito BDSM e della dominazione femminile o della dominazione maschile, come l'umiliazione erotica, ma non vi può essere praticamente alcuna intimità tra gli individui. Il rapporto tra "schiavo" e "padrona" (o "padrone") può avvenire solo tramite la comunicazione on line, ma non è raro che lo "schiavo" possa accompagnare la sua padrona mentre lei (o lui) è a fare shopping e pagando con i suoi soldi.[4] Tale rapporto tra gli individui può essere simile, ma chiaramente distinguibile, da una relazioni del tipo basate sul Total Power Exchange. In quest'ultimo, il sottomesso può concedere tutti i suoi soldi e guadagni alla dominatrice, ma non è raro che entrambi i partner abbiano una relazione intima. Non è raro associare questo fenomeno in casi in cui la dominatrice ricopra il ruolo di Maid.[5][6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Findom, quando lui gode nel farsi prosciugare il conto in banca - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 26 marzo 2017. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  2. ^ (EN) Financial Domination Is a Very Expensive Fetish, in Vice, 2 luglio 2013. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  3. ^ (EN) This man has explained how he gets aroused by financial domination, in The Independent, 23 marzo 2017. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  4. ^ (EN) Yes, There Is Such a Thing as a ‘Financial Dominatrix,’ and It’s as Bizarre as You Think, in Observer, 18 febbraio 2015. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  5. ^ (EN) Welcome to findom, where extortion is kinky fun, in The Daily Dot, 11 settembre 2013. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  6. ^ (EN) Salon: in-depth news, politics, business, technology & culture, su salon.com. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  7. ^ (EN) Videos | The Huffington Post, su live.huffingtonpost.com. URL consultato il 23 ottobre 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]