Medaglia di benemerenza marinara

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Medaglia di benemerenza marinara

Regno d'Italia

Repubblica Italiana
TipoMedaglia di benemerenza
Statuscessato
IstituzioneSan Rossore, 12 luglio 1938
CessazioneRoma, 16 luglio 1997, in vigore dall'11 novembre 1997
Motivo della cessazioneistituzione dalla Medaglia al merito di marina
Concessa apersone
Concessa perpremiare atti di filantropia e di perizia marinara
Gradioro, argento e bronzo
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani

Medaglia non portativa.

La medaglia di benemerenza marinara fu istituita dal Regno d'Italia, con regio decreto n. 1324 del 1938[1], nelle classi d'oro, d'argento e di bronzo, per premiare atti di filantropia e di perizia compiuti in mare.

Essa sostituì la medaglia commemorativa per atti di filantropia compiuti in mare e l'attestato di benemerenza marinara, che erano stati istituiti nella seconda metà del XIX secolo.

Con lo stesso provvedimento fu abrogata e riformata tutta la normativa in materia di concessione di ricompense per atti di coraggio e filantropia compiuti in mare e si stabilì che gli atti di coraggio rivolti a salvare vite umane in mare, ad impedire sinistri marittimi o ad attenuarne le conseguenze, sarebbero stati premiati con le medaglie al valor di Marina, d'oro d'argento e di bronzo e con l'encomio al valor di Marina.

Criteri di eleggibilità[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia era conferita per ricompensare azioni filantropiche compiute in mare, con perizia marinaresca, sia verso persone isolate, sia verso equipaggi di bastimenti naufragati o in pericolo di perdersi, o per impedire o diminuire comunque il danno di altro grave disastro pubblico o privato in mare, oppure per ricompensare il concorso particolarmente intelligente, ardito ed efficace prestato da chiunque faccia parte dell'equipaggio di una nave, durante un'impresa marittima di segnalata importanza.

La medaglia d'argento era concessa per fatti di maggiore rilievo e quella d'oro per fatti di eccezionale importanza.

Concessione[modifica | modifica wikitesto]

Le medaglie d'oro di benemerenza marinara venivano conferite con regio decreto su proposta del Ministro per la marina, quelle d'argento e di bronzo erano invece concesse dal Ministro per la marina.

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Le medaglie di benemerenza, d'oro, d'argento o di bronzo, hanno un diametro maggiore di quella al valor di Marina e recano:

sul recto
l'effigie del re;
sul verso
incisi il nome del premiato e la data e località del fatto che ha dato luogo alla concessione, nonché un breve cenno del fatto stesso.

Non si potevano portare appese al petto.

Il Ministro della marina rilasciava un brevetto nel quale erano indicati il nome del premiato, il fatto, la data ed il luogo in cui questo era avvenuto, inoltre curava la pubblicazione delle singole concessioni con inserzione nel proprio Foglio d'ordini e nella Gazzetta Ufficiale e comunicava di volta in volta ai Comuni di nascita dei decorati la concessione delle ricompense.

Ai Comuni di nascita dei decorati spettava l'obbligo di portare a conoscenza della popolazione ogni concessione con apposita affissione nell'albo pretorio ed anche con l'inserzione nelle pubblicazioni eventualmente emanate dall'amministrazione comunale, e con ogni altro mezzo ritenuto opportuno.

Repubblica[modifica | modifica wikitesto]

La medaglia di benemerenza marinara rimase in essere fino a quando, con il decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1997[2] fu sostituita dalla medaglia al merito di Marina, anche le benemerenze conferite fino all'11 novembre 1997 furono convertite ed i premiati autorizzati a fregiarsi delle nuove insegne (medaglia e nastrino).

Insegne[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1950[3] si stabilì che la versione "repubblicana" della medaglia avesse un diametro di 68 millimetri e recasse:

sul recto
l'emblema araldico della Marina militare di cui all'articolo 1 del decreto legislativo n. 1305 del 1947[4], con intorno la leggenda "benemerenza marinara";
sul verso
incisi il nome del premiato, la data e la località del fatto che ha dato luogo alla concessione, nonché un breve cenno del fatto stesso con intorno la legenda "Marina militare".

La medaglia di benemerenza marinara non si poteva portare appesa al petto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio decreto n. 1324 del 12 luglio 1938 Riforma delle vigenti disposizioni sulla concessione di ricompense al valor di marina, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 201 del 3 settembre 1938
  2. ^ Decreto del presidente della Repubblica 16 luglio 1997, n. 361 Regolamento recante modificazioni al regio decreto 12 luglio 1938, n. 1324, riguardante la riforma delle vigenti disposizioni sulla concessione di ricompense al valor di marina, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 251 del 27 ottobre 1997
  3. ^ Decreto del presidente della Repubblica 21 ottobre 1950, n. 1081, articolo 8 Modificazioni agli articoli 5 e 8 del regio decreto 12 luglio 1938, n. 1324, relativo alla concessione di ricompense al valore di marina, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 11 del 15 gennaio 1951.
  4. ^ D.L.C.P.S. 9 novembre 1947, n. 1305 Istituzione di una bandiera navale per la Marina militare e per la Marina mercantile, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 29 novembre 1947, n. 275.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]