Mateus Garcia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mateus Garcia
NazionalitàBandiera del Brasile Brasile
Altezza182 cm
Peso77 kg
Calcio a 5
RuoloUniversale
Carriera
Giovanili
2012-2014 ASAF Futsal
2014-2017Kaos
Squadre di club
2012-2014 ASAF Futsal
2014-2017Kaos
2017-2018Real Cefalù
2018-2019Italservice
2019-2020Mantova
2020-2021Cobà
2021-2022Olimpus Roma
2022-Napoli
 

Mateus Neuhaus Garcia (Santo Ângelo, 26 marzo 1997) è un giocatore di calcio a 5 brasiliano, in forza al Napoli Futsal.

Cresciuto nelle giovanili della squadra cittadina, l'ASAF Futsal, nel 2014 arriva in Italia al Kaos. Durante i primi tre anni alterna la trafila nelle giovanili (dove vince uno scudetto e una supercoppa under 21) a convocazioni in prima squadra. Nel dicembre del 2017 passa in prestito al Real Cefalù, con cui conquista la promozione in A2. Considerato uno dei talenti più promettenti della categoria, nell'estate del 2018 viene acquistato dall'ambizioso Italservice Pesaro, tornando quindi a giocare nella massima serie.

Al termine di un'inchiesta sulla falsificazione dei passaporti tra i calcettisti sudamericani, il 28 febbraio 2018 la sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale squalificava per un anno Mateus e altri otto tesserati della società SSD Kaos Reggio Emilia Calcio a 5[1][2]. In seguito al ricorso presentato dalla società emiliana, il 19 aprile seguente la corte federale d'appello annullava tuttavia le sanzioni del TFN[3].

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni giovanili

[modifica | modifica wikitesto]

Campionato italiano U18 di futsal Kaos Futsal: 2015-16

  1. ^ Passaporti falsi: dal TFN penalizzazione di 8 punti per il Kaos Reggio Emilia, su figc.it, 28 febbraio 2018. URL consultato il 28 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2018).
  2. ^ Comunicato Ufficiale N. 44/TFN – Sezione Disciplinare 2017/2018 (PDF), in FIGC, 28 febbraio 2018. URL consultato il 28 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2018).
  3. ^ Comunicato stampa Corte Federale d'Appello (PDF), su figc.it, 19 aprile 2018. URL consultato il 21 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2018).