Mastomys huberti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Topo multimammato di Hubert
Immagine di Mastomys huberti mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereMastomys
SpecieM.huberti
Nomenclatura binomiale
Mastomys huberti
Wroughton, 1909

Il topo multimammato di Hubert (Mastomys huberti Wroughton, 1909) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa occidentale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 108 e 145 mm, la lunghezza della coda tra 85 e 135 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 27 mm e la lunghezza delle orecchie tra 15 e 22 mm.[3]
La pelliccia è corta. Le parti superiori sono marroni. Le parti ventrali sono bianche, con la base dei peli bianca. Il mento, e le zampe sono bianche. La coda è più corta della testa e del corpo. Il cariotipo è 2n=32 FN=44-46.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola. Sono state osservate notevoli fluttuazioni demografiche.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Mauritania, Senegal e Mali meridionali; Gambia, Guinea-Bissau, Burkina Faso settentrionale e Nigeria centrale. Una popolazione è presente anche nelle Isole Saloum al largo delle coste senegalesi.

Vive nelle piane alluvionali e lungo i fiumi, in aree coltivate, campi irrigati e giardini.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione numerosa e la tolleranza alle modifiche ambientali, classifica M.huberti come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Granjon, L. 2008, Mastomys huberti, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mastomys huberti, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ African Rodentia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R.C.Wroughton, Three new African Species of Mus, in The Annals and Magazine of Natural History. Zoology series, vol. 1, n. 8, 1909.
  • L.Granjon, , J.Duplantier, J.Catalan, & J.Britton-Davidian, 1997. Systematics of the Genus Mastomys (Thomas,1915) (Rodentia: Muridae) - A Review. Belgian Journal of Zoology 127: 7-18.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi