Manuele Raulo
Manuele Raulo (... – ...; fl. XIV secolo) era un ufficiale bizantino ricordato per la sua corrispondenza con alti esponenti bizantini del suo tempo.
Membro di un ramo sconosciuto dell'aristocratica famiglia Rauli, Manuele nacque forse a Mistra, ma crebbe e fu educato a Tessalonica. In seguito prestò servizio come funzionario (grammatikos) nell'amministrazione del Despotato di Morea sotto il despota Manuele Cantacuzeno, fino a quando il calo della vista lo costrinse a dimettersi all'incirca nel 1362[1][2]. Ebbe un figlio di nome Niceforo[3].
Sono sopravvissute dodici lettere, di cui tre indirizzate all'imperatore Giovanni VI Cantacuzeno e le altre ad altri funzionari, letterati e a un abate. Secondo l'Oxford Dictionary of Byzantium, "la maggior parte delle lettere ha un argomento piuttosto convenzionale, ma fornisce alcuni dati prosopografici e interessanti dettagli sulla vita quotidiana del XIV sec. nel Peloponneso, tra cui la peste del 1361-1362, la cattura di un amico da parte dei banditi e una caduta da cavallo che lo rese zoppo e gli impedì di rendere omaggio all'imperatore"[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Alexander Kazhdan, Palaiologos, in Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford University Press, 1991, ISBN 0-19-504652-8, OCLC 22733550.
- (DE) Erich Trapp, Rainer Walther, Hans-Veit Beyer e Katja Sturm-Schnabl, Prosopographisches Lexikon der Palaiologenzeit, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1980, ISBN 3-7001-3003-1.