Maiolica di Venezia

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La maiolica di Venezia fu una delle produzioni più prestigiose della ceramica rinascimentale italiana, nel secolo d'oro del Cinquecento.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Maiolica di Venezia

Le botteghe di Maestro Ludovico (fl. 1540-45), Domenego de Dona di Bethi (fl. 1550-60), Jacomo da Pesaro[2] (fl. 1543), del Maestro dei capelli scapigliati (fl. 1570-80) e del Maestro dei piccoli santi (fl. 1560-80) produssero eccezionali vasellame di questo tipo. I ceramisti veneziani erano maestri nella creazione di composizioni decorative che includevano trofei, globi, strumenti musicali e altri oggetti, realizzati con uno stile lineare brillante su uno smalto sfumato di blu su un fondo bianco bluastro o bianco. Un'altra tipica decorazione era una densa rete di steli e arabeschi intrecciati. La loro scelta per lo smalto bianco e blu rifletteva l'influenza della porcellana cinese e della ceramica turca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Venice majolica | Italian, Renaissance, Faience | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 1º marzo 2024.
  2. ^ Jacomo da Pesaro, su Treccani. URL consultato il 1º marzo 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelica Alverà Bortolotto, Maiolica a Venezia nel Rinascimento, Bolis, 1988. ISBN 9788878270039
  • Rodolfo Falchi, La maiolica italiana, Edicart, Legnano (MI) 1994. ISBN 88-7774-493-6

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