Madonna del Frassino

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La statua della Madonna del Frassino

La Madonna del Frassino è l'appellativo con cui, nell'omonimo santuario di Peschiera del Garda, si venera una statuetta di circa 14 cm[1], raffigurante Maria che regge tra le braccia il bambino Gesù e comparsa miracolosamente, secondo la tradizione, l'11 maggio 1510 tra i rami di un albero di frassino[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si narra che un pastore del luogo, Bartolomeo Broglia, mentre lavorava i campi, fu aggredito da un serpente: spaventato, invocò l'aiuto divino e, alzando gli occhi al cielo, scorse tra i rami di un frassino, in una nube di luce, una statua della Madonna recante in braccio suo figlio[3]. Il pastore, salvo dal serpente, prese con sé la statua e, tornato a casa, la mostrò ai suoi familiari, per poi rinchiuderla in un cassettone, in modo tale da tenerla al sicuro: in poco tempo si sparse per la contrada la notizia dell'evento miracoloso e tutti volevano vedere la statuetta[3]. Quando il contadino aprì il cassetto per mostrarla ai curiosi, questa era scomparsa e fu ritrovata sullo stesso albero di frassino dove era apparsa. Le istituzioni ecclesiastiche, informate dei fatti e constatato l'evento miracoloso, decisero la costruzione di un tempio dedicato alla Madonna[3].

Gli aspetti di questa apparizione vengono descritti dal vescovo Eugenio Ravignani, durante un'omelia dell'11 maggio 1990, il quale dice:

«Non so se l'avete notato, è una Madonna silenziosa, non ha detto una parola sola. Lei tace: l'umiltà del suo silenzio. Poi avete notato che quasi quasi voi ed io siamo presi da un certo stupore, perché cerchiamo un’immagine della Madonna e ci troviamo dinanzi ad una piccola statua, ma così piccola: è l'umiltà della sua piccolezza, di Lei che sempre amò chiamarsi Piccola. E poi ancora questo strano fatto: l'immagine scompare e si trova là soltanto dove è apparsa la prima volta: l'umiltà di essere nelle mani di Dio che la colloca là dove Egli vuole...Maria, nel suo silenzio, ci rimanda alla parola della Scrittura santa e ci rimanda al Figlio suo che ha parlato sì con le labbra, ma che ha parlato ancora più eloquentemente donando se stesso sulla croce... Anche tu non cercare mai di essere grande, rimani piccolo, resta così. Il Signore poi ti farà crescere, sarà il suo amore che ti farà grande, sarà il suo amore che ti darà prestigio, perché sei suo figlio. Ma non dimenticare che devi essere piccolo[4]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Breve introduzione Santuario della Madonna del Frassino, su casafrancescana.org. URL consultato il 23-03-2011 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2012).
  2. ^ Cammilleri, p. 209.
  3. ^ a b c Il santuario della Madonna del Frassino, su parrocchiaditorridelbenaco.it. URL consultato il 23-03-2011 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2009).
  4. ^ Storia dell'apparizione, su santuariodelfrassino.it. URL consultato il 23-03-2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.

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