Luigi Melchiorre

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Luigi Melchiorre (Valenza, 1859 – dopo il 1908) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Melchiorre studiò inizialmente all'Accademia Albertina di Torino, poi si recò a Firenze e infine a Roma per lavorare con Giacomo Ginotti. Tornò infine a risiedere a Torino.

Nel 1881 scolpì a Milano scolpì un monumento in gesso raffigurante il Genio di Colombo, un busto del re Umberto I e una statuetta intitolata Il micino. Nel 1883 espose a Roma La scritta nuziale e La moglie di Claudio. Nel 1884 espose a Torino una statuetta in marmo intitolata L'importuno e un busto raffigurante Maria Maddalena. Nel 1886 espose la Pietà e Vinsi. Nel 1887 a Torino Cleopatra e Luce ed Arte; alla Zootecnica del 1888, In Processione; nel 1889 Giuseppe Garibaldi e San Giovanni; nel 1890 La Cantoniera e Portatrice d'acqua; nel 1891 Lylium puritatis e nel 1892 Tibicino . Nel 1893 espose: Rosa Mistica, Battaglia di Dogali, un ritratto di Benvenuto Cellini, Moglie di Lot, Primavera della vita e La Musa di Verdi.[1]

Realizzò numerosi monumenti, tra cui quello dedicato al Duca di Genova per la Venaria Reale, il Monumento a Garibaldi eretto a Valenza, il monumento funebre del Commendator Scavia a Castellazzo Bormida, quello del Signor Vaccari e dei Caduti in Africa ancora nel comune di Valenza. Le sue sculture dei Santi Alessandro, Carlo, Siro e Luigi decorano la facciata della chiesa dei Santi Alessandro e Carlo ad Alessandria.[2] Continuò ad esporre fino al 1908.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angelo De Gubernatis e Ugo Matini, Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori e architetti, Tipi dei successori Le Monnier, 1889, pp. 294-295. URL consultato il 20 settembre 2023.
  2. ^ Augusta Taurinorum : Torino illustrata nelle sue cose e nei suoi cittadini (PDF), Genova, Marini, 1901, p. 236. URL consultato il 20 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).