Luca Nardi

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Luca Nardi
Luca Nardi nel 2023
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 185[1] cm
Peso 80[1] kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 6-16 (27.27%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 70° (20 maggio 2024)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open Q2 (2024)
Bandiera della Francia Roland Garros 1T (2024)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon Q2 (2023)
Bandiera degli Stati Uniti US Open Q1 (2022, 2023)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 1-2 (33.33%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 299° (10 aprile 2023)
Ranking attuale ranking
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 25 maggio 2024

Luca Nardi (Pesaro, 6 agosto 2003) è un tennista italiano.

In singolare vanta sei titoli Challenger su otto finali disputate, e tre tornei ITF. Nel maggio 2024 ha raggiunto il suo best ranking in singolare alla 70ª posizione.

Nel marzo 2024 ha raggiunto gli ottavi di finale nel Masters 1000 di Indian Wells grazie al successo al terzo turno su Novak Đoković, diventando il più giovane (20 anni, 7 mesi e 5 giorni) dei nove tennisti italiani ad aver battuto un n. 1 del mondo,[2] nonché quello con la classifica ATP più bassa (123).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del napoletano Dario Nardi, notaio in uno studio di Pesaro e pallanuotista di buon livello, muove i primi passi nel tennis all'età di sette anni presso il Tennis Club Baratoff di Pesaro, incoraggiato dai genitori e dal fratello maggiore Niccolò. Ha anche la sorella maggiore Giulia. A 16 anni decide che il tennis sarebbe diventato il suo futuro, e si affida definitivamente al coach Francesco Sani, con cui ha tirato i primi colpi da bambino. Ha frequentato il liceo scientifico a Pesaro per i primi due anni, prima di trasferirsi, nel settembre 2019, al Centro Tecnico Federale di Tirrenia dove è stato seguito dal coach Claudio Galoppini e ha conciliato l’attività sportiva con lo studio. Pratica calcetto e padel, tifa Napoli e i suoi idoli tennistici sono Roger Federer e Novak Đoković. Tra i suoi calciatori preferiti c'è Khvicha K'varatskhelia.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2017: junior[modifica | modifica wikitesto]

A gennaio vince Les Petits As sia in singolare, dove in semifinale sconfigge Holger Rune, sia in doppio, accoppiata realizzata prima di lui soltanto da Frances Tiafoe.[4]

2018-2021: debutto nel professionismo e primi titoli ITF[modifica | modifica wikitesto]

Fa il suo esordio tra i professionisti nel giugno 2018 e si spinge fino ai quarti di finale nel torneo Italy F15 di Sassuolo, all'età di 14 anni e 10 mesi, e il 2 luglio 2018 diventa il più giovane tennista italiano ad aver ottenuto un punto nel ranking ATP.[5][6] per poi uscire dal ranking al termine della stagione 2018 a causa di un infortunio alla schiena che lo tiene fuori dai campi per quasi un anno.

Dopo due sconfitte consecutive al primo turno a febbraio, l'8 marzo 2020 alza il primo trofeo da professionista battendo in rimonta Jaroslav Pospíšil nella finale del torneo ITF M15 di Sharm el-Sheikh. A ottobre si affida alla guida tecnica del coach Claudio Galoppini, affiancato sempre da Francesco Sani, e gioca il suo primo incontro in un torneo ATP, allo European Open di Anversa grazie a una wild card, uscendo al primo turno per mano di Marcos Giron[7]. Nel marzo 2021 vince il primo titolo di doppio in carriera in un ITF M15 a Sharm el-Sheikh, e nel prosieguo della stagione si aggiudica altri due titoli ITF in singolare a Genova e a Madrid.

2022: tre titoli Challenger, prima vittoria ATP, top 150[modifica | modifica wikitesto]

A inizio 2022 vince il suo primo titolo Challenger sul cemento indoor di Forlì sconfiggendo in finale Mukund Sasikumar. Ad aprile conquista a Lugano il secondo titolo Challenger, vincendo in rimonta contro il padrone di casa Leandro Riedi. A maggio entra con una wild card agli Internazionali d'Italia e perde al primo turno contro Cameron Norrie, numero 11 al mondo, con un doppio 6–4. Gioca per la prima volta le qualificazioni di uno Slam al Roland Garros e perde all'ultimo turno contro Bernabé Zapata Miralles. A luglio supera le qualificazioni ad Amburgo ed entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo ATP 500, dove viene sconfitto al primo turno dal detentore del titolo Pablo Carreño Busta.

Dopo oltre un mese lontano dalle competizioni, rientra per le qualificazioni degli US Open e viene sconfitto al primo incontro. Al successivo Challenger di Manacor conquista il terzo titolo di categoria, il primo su cemento outdoor, battendo in finale Zizou Bergs. Ad Astana centra la prima qualificazione in un ATP 500 su cemento indoor grazie al successo al tie-break del terzo set su David Goffin, con tre match-point salvati. Il 4 ottobre ottiene la sua prima vittoria nel circuito maggiore superando in due set il qualificato Aleksandr Ševčenko, per poi arrendersi a Stefanos Tsitsipas, testa di serie n° 3 e n° 6 del mondo, in due tie-break. Il 17 ottobre raggiunge la posizione n° 130 della classifica mondiale.

Partecipa al 250 di Napoli grazie a una wild card e viene sconfitto in rimonta da Corentin Moutet. A fine stagione raggiunge i quarti agli Internazionali Tennis Val Gardena Südtirol 2022 e agli Internazionali di Tennis di Bergamo si ferma al secondo turno.

2023: due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Dopo cinque sconfitte consecutive, tra cui quella al primo turno delle qualificazioni agli Australian Open contro Ernesto Escobedo, perde in due set la finale al Pune Challenger contro Max Purcell. Ad aprile debutta nel tabellone principale del Masters 1000 di Montecarlo dopo aver superato le qualificazioni e supera all'esordio Valentin Vacherot, mentre nel secondo turno subisce un doppio 6–0 da Lorenzo Musetti. Dopo una serie di risultati modesti, tra cui l'uscita nelle qualificazioni al Roland Garros e a Wimbledon, torna al successo a Porto, dove conquista il quarto titolo Challenger superando in finale in rimonta il padrone di casa João Sousa e sale alla posizione numero 116 della graduatoria ATP.

Il 12 novembre vince il Challenger di Matsuyama superando in finale in rimonta il padrone di casa Tarō Daniel e la settimana successiva, dopo 9 incontri vinti consecutivamente, si ferma in semifinale al Challenger di Kobe contro Sho Shimabukuro. Nella sua prima partecipazione alle finali Next Gen, si ferma alla fase a gironi ottenendo una sola vittoria contro Flavio Cobolli.

2024: ottavi a Indian Wells e top 80[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione affidandosi alla guida tecnica del coach Giorgio Galimberti, con cui aveva iniziato ad allenarsi alla fine di novembre 2023. Dopo essere uscito nelle qualificazioni degli Australian Open, giunge in finale al Challenger di Chennai e perde in due set contro Sumit Nagal. Alla sua prima esperienza al torneo di Indian Wells viene eliminato in tre set da David Goffin al turno decisivo delle qualificazioni. Ripescato come lucky loser beneficia di un bye al primo turno e al secondo si impone in tre set su Zhang Zhizhen. Batte quindi in tre set il n. 1 del mondo e cinque volte vincitore del torneo Novak Đoković e al quarto turno viene sconfitto in due set da Tommy Paul. Il 18 marzo fa il suo ingresso nella top 100 del ranking mondiale, alla posizione n. 96.

Eliminato nelle qualificazioni al Masters 1000 di Miami, vince a Napoli il suo primo titolo Challenger sulla terra rossa superando in finale Pierre-Hugues Herbert in rimonta, e il 1° aprile sale alla 75ª posizione mondiale. Supera per il secondo anno consecutivo le qualificazioni al Masters 1000 di Monte Carlo battendo Lucas Pouille e Alexandre Müller e viene eliminato al primo turno da Félix Auger-Aliassime. Dopo appena quattro mesi, annuncia la conclusione del rapporto di collaborazione con Galimberti, e torna ad allenarsi con il suo primo allenatore Francesco Sani presso il circolo Baratoff di Pesaro.[8] A Bucarest esce al primo turno per mano di Thiago Seyboth Wild al tiebreak del terzo set, dopo aver mancato cinque match point.[9]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate al 31 marzo 2024

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (9)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (6)
ITF (3)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 8 marzo 2020 Bandiera dell'Egitto M15 Egitto, Sharm el-Sheikh Cemento Bandiera della Rep. Ceca Jaroslav Pospíšil 5–7, 6–4, 7–6(5)
2. 20 giugno 2021 Bandiera dell'Italia M15 Italia, Genova Terra rossa Bandiera della Svizzera Johan Nikles 6–4, 6–2
3. 19 settembre 2021 Bandiera della Spagna M25 Spagna, Madrid Terra rossa (i) Bandiera della Germania Louis Wessels 7–5, 6–2
4. 9 gennaio 2022 Bandiera dell'Italia Forlì Challenger, Forlì Cemento (i) Bandiera dell'India Mukund Sasikumar 6–3, 6–1
5. 3 aprile 2022 Bandiera della Svizzera Challenger Lugano, Lugano Cemento (i) Bandiera della Svizzera Leandro Riedi 4–6, 6–2, 6–3
6. 4 settembre 2022 Bandiera della Spagna Rafa Nadal Open, Manacor Cemento Bandiera del Belgio Zizou Bergs 7–6(2), 3–6, 7–5
7. 6 agosto 2023 Bandiera del Portogallo Porto Open, Porto Cemento Bandiera del Portogallo João Sousa 5–7, 6–4, 6–1
8. 12 novembre 2023 Bandiera del Giappone Ehime International Open, Matsuyama Cemento Bandiera del Giappone Tarō Daniel 3–6, 6–4, 6–2
9. 31 marzo 2024 Bandiera dell'Italia Tennis Napoli Cup, Napoli Terra rossa Bandiera della Francia Pierre-Hugues Herbert 5–7, 7–6(3), 6–2
Finali perse (3)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (2)
ITF (1)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 25 luglio 2020 Bandiera dell'Italia M15 Italia, Perugia Terra rossa Bandiera dell'Italia Andrea Basso 3–6, 6–4, 6(3)–7
2. 5 marzo 2023 Bandiera dell'India Pune Challenger, Pune Cemento Bandiera dell'Australia Max Purcell 2–6, 3–6
3. 11 febbraio 2024 Bandiera dell'India Chennai Challenger, Chennai Cemento Bandiera dell'India Sumit Nagal 1–6, 4–6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (1)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda tornei minori
Challenger (0)
ITF (1)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 6 marzo 2021 Bandiera dell'Egitto M15 Egitto, Sharm el-Sheikh Cemento Bandiera dell'Italia Jacopo Berrettini Bandiera di Taipei Cinese Hsu Yu-hsiou
Bandiera del Giappone Shintaro Imai
6–3, 2–6, [10–7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Luca Nardi - Overview, su atptour.com.
  2. ^ Venti anni di Nardi, predestinato del tennis che tifa Napoli, su HuffPost Italia, 12 marzo 2024. URL consultato il 12 marzo 2024.
  3. ^ Tennis Napoli Cup, l'appello di Luca Nardi a un calciatore del Napoli: "Vieni a seguire un mio match", su tuttonotizie.eu, 29 marzo 2024. URL consultato il 3 aprile 2024.
  4. ^ www.facebook.com/raoul.ruberti.1991, Les Petits As, trionfa Luca Nardi: è il nuovo campione under 14, su ubitennis.com. URL consultato il 6 agosto 2023.
  5. ^ Luca Nardi, primo punto ATP a 14 anni: "Simile a Federer", su tennisworlditalia.com. URL consultato il 21 luglio 2022.
  6. ^ Tennis, Luca Nardi da record! A 14 anni è il più giovane di sempre a punti nella classifica Atp, su oasport.it, 22 giugno 2018. URL consultato il 21 luglio 2022.
  7. ^ Anversa: c’è Nardi nel main draw. Caruso ad un passo, su supertennis.tv:443, 18 ottobre 2020. URL consultato il 3 aprile 2022.
  8. ^ Nardi lascia coach Galimberti e torna a Pesaro: l'annuncio, su supertennis.tv, 12 aprile 2024. URL consultato il 12 aprile 2024.
  9. ^ Giuseppe Di Paola, ATP Bucarest: Nardi non converte cinque match point, poi l’infortunio, su ubitennis.com, 15 aprile 2024. URL consultato il 15 aprile 2024.

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