Linyphiidae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Linyphiidae
Linyphia triangularis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaAraneoidea
FamigliaLinyphiidae
Blackwall, 1859
Sottofamiglie

Linyphiidae (Blackwall, 1859) è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.

A novembre 2020 comprende 619 generi e 4671 specie[2], ponendosi, fra le famiglie di ragni, al secondo posto per numero di generi e per numero di specie, inferiore solo alla più vasta famiglia dei Salticidae.

A causa della difficoltà nell'identificare correttamente ragni di così piccole dimensioni, la sistematica di questa famiglia è soggetta a continui rivolgimenti, cambi e accorpamenti di genere, cambi di sottofamiglie, e acquisizioni continue di nuove specie[3].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Linyphiidae - distribuzione
Erigone atra, maschio

Il nome deriva dal greco λινυφικός, linyphikòs cioè che tesse il lino, per la sottigliezza e diafanità della ragnatela, ed il suffisso -idae, che designa l'appartenenza ad una famiglia.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Sono noti comunemente come ragni tessitori di foglie, in quanto tessono preferibilmente la tela fra le foglie degli arbusti e della vegetazione bassa. Nel Regno Unito, Irlanda e Portogallo sono noti anche come ragni portatori di soldi, in quanto vederli camminare su abiti propri nuovi, secondo la superstizione, significa ricchezze in arrivo.

Le dimensioni superano raramente i 3 millimetri, hanno aspetto rotondeggiante anche da adulti, hanno spesso abitudini nomadi: da un giorno all'altro si trasferiscono anche di parecchi metri. Alcuni maschi della sottofamiglia Erigoninae hanno gli occhi posizionati su piccole sporgenze del capo, a guisa di piccoli periscopi, fino a giungere all'estremo, in alcune specie del genere Walckenaeria Blackwall, 1833, dove alcuni occhi sono posizionati su un sottile gambo ad un livello più alto del cefalotorace.

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Prediligono luoghi ombrosi anche se non troppo umidi, ma essendo altamente adattabili, hanno colonizzato ogni nicchia ecologica e ogni habitat del nostro pianeta.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Pressoché cosmopoliti, si adattano anche a temperature abbastanza rigide.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente, a novembre 2020, si compone di 619 generi e 4671 specie[2] o, secondo Tanasevitch, a novembre 2020 di 613 generi e 4670 specie[3], suddivisi in sette sottofamiglie:

I Pimoidae sono considerati una famiglia con molte caratteristiche in comune con i Linyphiidae[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Hormiga 2000
  2. ^ a b World Spider Catalogue, versione 21.5, Famiglie di ragni, con numero di generi e specie URL consultato il 29 novembre 2020, su wsc.nmbe.ch.
  3. ^ a b c Linyphiid spider of the World by Tanasevitch A. V.
  4. ^ Nel 2007, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Saaristo si è ridenominato questo residuo dell'ex-sottofamiglia Lepthyphantinae Menge

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Blackwall, 1859 - Descriptions of newly discovered spiders captured by James Yate Johnson Esq., in the island of Madeira. Annals and Magazine of Natural History, ser. 3, vol.4, p. 255-267.
  • Hormiga, Gustavo, 1998 - The spider genus "Napometa" (Araneae, Araneoidea, Linyphiidae). Journal of Arachnology, vol.26, p. 125-132 Articolo in PDF Archiviato il 27 settembre 2011 in Internet Archive.
  • Hormiga, Gustavo, 2000 - Higher Level Phylogenetics of Erigonine Spiders (Araneae, Linyphiidae, Erigoninae). Smithsonian Contributions to Zoology, vol.609, pp. 1–160 Articolo in PDF
  • Bosselaers, J & Henderickx, H., 2002 - A new "Savignia" from Cretan caves (Araneae: Linyphiidae). Zootaxa, vol.109, p-1-8 Articolo in PDF
  • Hågvar, S. & Aakra, K, 2006 - Spiders active on snow in Southern Norway. Norw. J. Entomol., vol.53, p. 71-82.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007531520105171
  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi