Liceo delle Scienze umane Duca d'Aosta - Padova

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Liceo Amedeo di Savoia Duca d'Aosta
Il cortile interno dell'istituto
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàPadova
Indirizzovia del Santo 57
Organizzazione
TipoStatale
Ordinamento
Fondazione1868
PresideFrancesco Lazzarini
Sito web

Il Liceo Amedeo di Savoia Duca d'Aosta è un istituto di istruzione secondaria di secondo grado di Padova.

Sede[modifica | modifica wikitesto]

Il Liceo occupa parte degli spazi dell'ex convento annesso alla chiesa di San Francesco Grande[1] e fa quindi parte dell'area occupata dalla cosiddetta cittadella francescana, eretta all’inizio del XV secolo e delimitata oggi da via del Santo, via San Francesco e via Galileo Galilei. Il cuore del monastero era la Biblioteca fatta costruire negli anni 1753-1761 dal francescano Michelangelo Carmeli, professore di Lingue orientali all'Università di Padova[2] le cui pareti sono affrescate dall'artista settecentesco Giuseppe le Gru con scene mitologiche, personificazioni di Scienze e Arti, nonché ritratti di filosofi greci[3]. Interessante la vicinanza della torre di Giuseppe Jappelli nel giardino di casa Romiati[4] Con le soppressioni napoleoniche del 1810, la cittadella fu trasformata in magazzino militare e nel 1827 il governo austriaco cedette una metà del convento al parroco di San Francesco, mentre l'altra metà fu assegnata all'Università. Nel 1871 quest'ultima parte fu acquistata dal Comune di Padova e destinata a ospitare la Scuola Normale Femminile e Maschile di Padova[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le due Scuole erano state istituite nel 1868 per preparare i maestri elementari del nuovo Regno d'Italia. Nel 1923, con la riforma Gentile, si fusero e si trasformarono in uno degli ottantasette Istituti Magistrali del Regno[6].

Intitolato alla poetessa e pedagogista Erminia Fuà Fusinato[7], l'Istituto Magistrale nel 1943 cambiò denominazione e fu legato al nome di Amedeo di Savoia Duca d'Aosta[8].

Didattica[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '90 nasce il Liceo delle Scienze Sociali formato da un biennio che si articola in tre aree (equivalenza, integrazione, indirizzo) e un triennio, per complessive 30 ore settimanali.

Il progetto DUdA[modifica | modifica wikitesto]

DUdA è il nome della collezione d'arte contemporanea ospitata nella scuola. È una sigla che si scioglie in DU[ca] d'A[rte][9].

Dal 2015 per iniziativa del preside Alberto Danieli è stato avviato un progetto di riqualificazione degli spazi scolastici con opere d'arte, nato con il titolo Una porta per il DUdA e poi trasformato nel DUdA – Duca d'Arte, corridoi d'arte contemporanea[10]. Il progetto ha coinvolto numerosi artisti padovani e non solo, che hanno prestato la propria opera a titolo gratuito, ed è iniziato con la decorazione delle porte delle aule[11]. Nel corso degli anni si è esteso all'installazione di opere d'arte nei corridoi e nei cortili e alla decorazione di pareti interne ed esterne dello stabile con un'importante ricaduta sulla didattica[12]. Oltre a riqualificare l'ambiente frequentato dagli studenti, le opere d'arte sono state oggetto di progetti scolastici di approfondimento e di condivisione con la cittadinanza[13].

Il DUdA è stato inserito nei percorsi delle Giornate FAI di Primavera dedicate al contemporaneo del 25 e 26 marzo 2017[14].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Cessi, S. Francesco Grande, in C. Bellinati e L. Puppi, Padova. Basiliche e Chiese. parte prima: Le Chiese dal IV al XVIII secolo, Neri Pozza, Vicenza, 1975, pp. 209-215
  2. ^ CATIA GIORDAN, I segreti di Casa Carmeli, Padova, 2011
  3. ^ Stefano l’Occaso, Ancora per Giuseppe Le Grù, in “Atti dell'Accademia Roveretana degli Agiati”, 260, VIII, X, A, fasc. I,. 2010, pp. 209-223; Affreschi nei palazzi di Padova: il Sei e Settecento, a cura di Vincenzo Mancini, Andrea Tomezzoli, Denis Ton, Verona, Scripta edizioni, 2018; ARSLAN WART, Alcune notizie su Giuseppe Le Grù, in Contributi alla storia della pittura veronese, 1934, 7 S, III, 8^, pp 6-10
  4. ^ http://www.palazzoromiati.com/pagine/torre.html
  5. ^ LIONELLO PUPPI, GIUSEPPE TOFFANIN, Guida di Padova. Arte e storia tra vie e piazze, Trieste, Lint 1983, pp. 210-215, e Mario Poppi, L'Istituto magistrale statale "A. di Savoia duca d'Aosta" di Padova, Istituto Magistrale Statale "A. di Savoia duca d'Aosta", Padova, 2012
  6. ^ Mario Poppi, L'Istituto magistrale statale A. di Savoia duca d'Aosta di Padova. Identità di una scuola e della sua sede nell'iter per la formazione degli insegnanti di base a Padova dal XVIII al XX secolo, Padova, Istituto magistrale statale A. di Savoia duca d'Aosta, 2012.
  7. ^ Laura Billi; Manuela Bruni Le giardiniere del cuore. Una lettura di scritti femminili nella seconda metà dell'Ottocento, Ferrara, Tufani, 1999
  8. ^ Edoardo Borra, Amedeo d'Aosta, terzo duca d'Aosta e viceré d'Etiopia, Milano, Mursia, 1985
  9. ^ Copia archiviata, su liceoducadaosta.eu. URL consultato il 10 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2021).
  10. ^ Tg3 - Una porta per il Duca https://www.youtube.com/watch?v=iTuQfnI9l2U&t=12s
  11. ^ https://www.artribune.com/arti-visive/street-urban-art/2019/05/non-solo-lezioni-liceo-duca-daosta-di-padova-trasformato-galleria-arte/; Massimiliano Sabbion, Corridoi d’arte contemporanea al “Duca d’Aosta” http://www.padovaeilsuoterritorio.it/wp-content/uploads/2017/11/Rivista-Padova-189.pdf
  12. ^ https://ecopolis.legambientepadova.it/larte-entra-a-scuola-il-duca-diventa-una-galleria-permanente-di-bellezza/
  13. ^ https://www.padovaoggi.it/cronaca/istituto-duca-d-aosta-diventa-galleria-d-arte.html
  14. ^ Notizia sulla rete civica del comune di Padova, su padovanet.it. URL consultato il 29 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Riccardo Galuppo, Il Mare, Panda edizioni, Padova, 1987.
  • Maria Luisa Biancotto,Tensioni nel quadrato, in Padova e il suo Territorio, anno XII, n.65, Febbraio 1997.
  • Mario Poppi, L'Istituto magistrale statale A. di Savoia duca d'Aosta di Padova. Identità di una scuola e della sua sede nell'iter per la formazione degli insegnanti di base a Padova dal XVIII al XX secolo, Padova, Istituto magistrale statale A. di Savoia duca d'Aosta, 2012.
  • Maria Luisa Trevisan e Mario Romanini, Tobia Ravà. Da’at. I numeri della creazione, catalogo della mostra di Sabbioneta (MN), Palazzo Ducale, 17 aprile- 29 maggio 2016, Grafiche Turato edizioni, Rubano (PD), 2016.
  • Francesca Favaro, Porte d'arte e di letteratura, “Quaderni del duca d'Aosta 4”, Padova, Cleup, 2020.
  • Gianpaolo Blandini, Arte in Gioco, edizioni Bertato, Villa del Conte (PD), 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]