Kotjebi

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Kotjebi (in coreano: 꽃 제) è un termine coreano che indica i bambini di strada in Corea del Nord. L'espressione significa letteralmente "rondine in fiore (꽃 제비)", poiché proprio come questi uccelli, i kotjebi sono alla costante ricerca di cibo e di un riparo. La locuzione kotjebi è stata assolutamente vietata dal governo nordcoreano, che ne nega totalmente l'esistenza.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I kotjebi sono apparsi per la prima volta a metà degli anni '90 sulla scia della carestia nordcoreana, nota come Marcia Ardua, e che ha fatto crollare il sistema di distribuzione del cibo gestito dal governo. Nel tentativo di arginare il fenomeno del vagabondaggio in tutto il paese, il governo nordcoreano ha istituito nel 1995 speciali campi di detenzione per bambini, dediti a dare cibo e un tetto sopra la testa agli infanti vagabondi.[2] Tuttavia, il progetto fallì a causa delle cattive condizioni in questi speciali campi di detenzione, in cui parecchi bambini sono morti per la malnutrizione.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Activist: Smiling NKorean defectors told of misery" [collegamento interrotto], su consent.yahoo.com. URL consultato il 5 giugno 2013.
  2. ^ La corea di Kim Jong-il, su books.google.it. URL consultato il 5 giugno 2009.
  3. ^ La vecchia generazione chiama la Corea del Nord "il Paese della grande povertà, su dailynk.com. URL consultato il 7 gennaio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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