Insigniti dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata nel XX secolo

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Ordine supremo della Santissima Annunziata

Elenco degli insigniti dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata nel XX secolo da Vittorio Emanuele III di Savoia e Umberto II di Savoia.

Vittorio Emanuele III[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio Emanuele III fu il XXVI gran maestro dell'Ordine.

Insigniti[modifica | modifica wikitesto]

1901
1902
  • Itō Hirobumi, primo ministro del Giappone
  • Mouzaffer-Ed-Din, scià di Persia
  • Mirza Aly Asgher, gran visir dell'Impero di Persia
  • Giorgio, granduca di Russia
  • Luigi Napoleone, principe
  • Giorgio principe Romanovsky, duca di Leuchtenberg
  • Costantino, granduca di Russia
  • Federico Augusto, granduca d'Oldenburgo
  • Alessandro, granduca di Russia
  • Dimitri, granduca di Russia
  • Eitel, principe reale di Prussia
  • Adalberto, principe reale di Prussia
  • Bernardo di Bulow, cancelliere dell'Impero di Germania, ambasciatore
  • Federico Enrico Alberto, principe reale di Prussia (poi reggente del ducato di Brunswick)
1903
  • Carlo Mezzacapo, tenente generale, vicepresidente del Senato del Regno
  • Ernesto Federico, duca di Sassonia-Altenburgo
  • Arthur, principe di Gran Bretagna e Irlanda, duca di Connaught
1904
  • Giovanni Giolitti, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni
  • Giuseppe de Gerbaix dei Conti di Sonnaz, tenente generale, aiutante di Campo del re, senatore del Regno
  • Giuseppe Tornielli Brusati, conte di Vergano, ambasciatore, senatore del Regno
  • Pietro I, re di Serbia
  • Francesco Giuseppe, principe di Battenberg
  • Ferdinando di Savoia, principe di Udine (poi duca di Genova)
  • Arturo Federico, principe di Gran Bretagna e Irlanda
  • Gaspare Finali, presidente della Corte dei Conti, senatore del Regno
1905
  • Gustavo Adolfo, principe reale di Svezia e Norvegia, duca di Scanie (poi Gustavo VI Adolfo, re di Svezia)
  • Takehito Arisugawa, principe del Giappone
  • Genova Giovanni Thaon di Revel, dei conti di Pralungo, generale di Corpo d'Armata, primo aiutante di campo del re, senatore del Regno
1907
1908
1909
  • Giuseppe Manfredi, presidente del Senato del Regno
  • Giuseppe Marcora, presidente della Camera dei deputati
  • Kuni Kuniyoshi, principe del Giappone, principe Tch'onen, reggente dell'Impero Cinese
  • Haakon VII, re di Norvegia
  • Armand Fallières, presidente della Repubblica Francese
  • Morisama Nashimoto, principe del Giappone
  • Vladimiro Freedericksz, membro del Consiglio dell'Impero, ministro della Casa e degli Appannaggi, generale, aiutante di campo dell'Imperatore di Russia
  • Alessio, zarevic di Russia
1910
1911
  • Boris, principe ereditario di Bulgaria (poi Boris III, re dei Bulgari)
  • Alessandro, principe ereditario di Serbia (poi Alessandro I, re di Jugoslavia)
  • Boris, granduca di Prussia
  • Somdet Chao Phra, principe del Siam
  • Giovanni, principe di Russia
1912
1913
1914
  • Giuseppe Avarna, duca di Gualtieri, ambasciatore, senatore del Regno
  • Antonio Salandra, presidente del Consiglio dei ministri, ministro segretario di stato per gli Affari Interni
1915
  • Edoardo Alberto, principe di Gran Bretagna e Irlanda, principe di Galles (poi Edoardo VIII, re di Gran Bretagna e Irlanda, Imperatore delle Indie)
  • Raymond Poincaré, presidente della Repubblica Francese
  • Paolo Boselli, ministro della Pubblica Istruzione, delle Finanze, del Tesoro, dell'Agricoltura (poi presidente del Consiglio dei ministri), Primo segretario dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
1916
  • Hirohito, principe ereditario del Giappone (poi Hirohito, imperatore del Giappone)
  • Filiberto di Savoia, duca di Pistoia (poi duca di Genova)
1917
  • Federico, principe ereditario di Danimarca (poi Federico IX, re di Danimarca)
1918
1919
  • Adalberto di Savoia-Genova, duca di Bergamo
  • Amedeo di Savoia, duca delle Puglie (poi duca d'Aosta)
  • Leopoldo, principe reale del Belgio, duca di Brabante (poi Leopoldo III, re dei Belgi)
  • Armando Diaz, generale dell'Esercito, senatore del Regno (poi maresciallo d'Italia, duca della vittoria)
  • Paolo Thaon di Revel, ministro della Marina, senatore del Regno (poi duca e Grande Ammiraglio, primo segretario dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro)
1920
1921
1922
1923
1924
  • Benito Mussolini, presidente del Consiglio dei ministri e ministro segretario di stato per gli Affari Interni e ad Interim per gli Affari Esteri
  • Alfonso, infante di Spagna, principe delle Asturie
  • Ferdinando, principe reale di Baviera, infante di Spagna
1925
1927
1928
1929
1930
1932
1933
  • Faruq, principe ereditario d'Egitto (poi re Faruq I d'Egitto)
1935
1937
  • Paolo, principe di Jugoslavia, presidente del Consiglio di reggenza
  • Costanzo Ciano, conte di Cortellazzo, ammiraglio, presidente della Camera dei deputati
  • Emilio De Bono, maresciallo d'Italia, ministro di Stato, senatore del Regno
1938
1939
1940
1941
1943
  • Dino Grandi, conte di Mordano, presidente della Camera delle corporazioni

Umberto II[modifica | modifica wikitesto]

Umberto II fu il XXVII gran maestro dell'Ordine.

Insigniti[modifica | modifica wikitesto]

1946
1948
1949
  • Maurizio, principe d'Assia
  • Pietro II, re di Jugoslavia
  • Federico Vittorio di Hohenzollern Sigmaringen, principe di Hoenzollern
1953
1955
1960
1961
1964
1969
1974
1975
1976
1977
1978
1982
  • Aimone di Savoia-Aosta (1967), duca delle Puglie
  • Alfredo Solaro del Borgo, già gentiluomo della regina
  • Umberto Provana di Collegno, gentiluomo di Palazzo della regina Elena, segretario del re per gli Ordini Cavallereschi, cancelliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
  • Giovanni di Giura, marchese di Battifarano e della Polla, segretario del re per l'araldica
  • Annibale Brivio Sforza, XII marchese di Santa Maria in Prato, gentiluomo di corte della regina
1983

Vittorio Emanuele di Savoia[modifica | modifica wikitesto]

XXVIII gran maestro dell'Ordine. Disputa in corso

Insigniti[modifica | modifica wikitesto]

1986
1988
1993
1994
1996
1997
2002
2003
2006
2008
2011
2012
2013
2019
2023

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]