Infest (Papa Roach)

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Infest
album in studio
ArtistaPapa Roach
Pubblicazione25 aprile 2000
Durata45:50
Dischi1
Tracce11
Genere[1]Alternative metal
Rap metal
Nu metal
Rock alternativo
EtichettaDreamWorks
ProduttoreJay Baumgardner
Registrazioneottobre 1999–gennaio 2000
NRG Recording Studios, Hollywood (California)
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[3]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[4]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada (2)[5]
(vendite: 200 000+)
Bandiera dell'Europa Europa[6]
(vendite: 1 000 000+)
Bandiera della Germania Germania[7]
(vendite: 300 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (3)[9]
(vendite: 3 000 000+)
Papa Roach - cronologia
Album successivo
(2002)
Singoli
  1. Last Resort
    Pubblicato: 2000
  2. Between Angels and Insects
    Pubblicato: 2001
  3. Broken Home
    Pubblicato: 2001

Infest è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Papa Roach, pubblicato il 25 aprile 2000 dalla DreamWorks Records.

Nel 2020 la rivista Kerrang! l'ha inserito nella sua lista dei 21 migliori album nu metal di sempre, in terza posizione.[10]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta del primo album pubblicato dal gruppo per conto di un'etichetta discografica di rilievo almeno nazionale.

Il gruppo si formò nel 1993, proponendo inizialmente sonorità funk metal e rap rock.[11] Nel febbraio del 1997 pubblicarono il loro primo album in studio, Old Friends from Young Years, senza appoggi da parte di case discografiche. Nel 1999 pubblicarono un demo con le prime versioni dei brani Last Resort, Broken Home, She Loves Me Not, Infest e Dead Cell. Il gruppo si esibì in quel periodo in diversi tour e inaugurarono un ambiente underground di fan in California. Grazie al successo in sordina del demo del 1999, notato dai produttori Tim & Bob, il gruppo firmò un contratto con la DreamWorks Records e pubblicò un anno dopo l'esordio ufficiale, rivisitando gran parte dei brani scritti all'epoca.[12]

Scrittura e registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo registrò Infest in studio alla fine del 1999.[13] I vecchi brani Last Resort, Broken Home, Revenge e Dead Cell, composti in anni precedenti, furono rivisitati con alcuni cambiamenti di testo.[14] Il gruppo scelse anche quali canzoni introdurre nella lista tracce: tra queste comparvero Obsession, poi ribattezzata Between Angels and Insects e poi Blood Brothers e Never Enough. Ai brani Revenge e Snakes collaborò, con alcuni scratch, l'ex DJ Adam Goldstein. Il gruppo completò la registrazione dell'album all'inizio del 2000.[15]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il disco contiene tre canzoni scritte in quel periodo: Between Angels and Insects, Blood Brothers e Never Enough; Infest, Last Resort, Broken Home e Dead Cell prese dal demo composto per la Warner Bros.; Revenge in Japanese cambiata in Revenge, Thrown Away da 5 Tracks Deep e Legacy (bonus tracks), Binge, Snakes e una versione soft di Tightrope da Let 'Em Know.

A livello mondiale ha venduto più di 7 milioni di copie, di cui 3 milioni negli Stati Uniti, dove è stato premiato con tre dischi di platino.[16]

Prodotto da Jay Baumgardner, contiene brani caratterizzati da forti elementi alternative metal (Broken Home, Never Enough, Binge), hardcore punk (Blood Brothers) e rap metal (Snakes, Dead Cell, Between Angels and Insects), incentrati sui problemi esistenziali e familiari del cantante Jacoby Shaddix. Nella lista tracce del disco c'è anche Last Resort, la canzone più famosa del gruppo, che parla del suicidio e dei motivi che spesso spingono a commetterlo.

Nel 2002 Dead Cell entrò nella colonna sonora del film La regina dei dannati.

L'8 settembre 2017 il gruppo ha pubblicato una versione in vinile dell'album.[17]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Entertainment WeeklyC-[18]
Piero Scaruffi[19]
Robert ChristgauMenzione Meritevole[20]
Rolling Stone
ThePRP
Stereology(10/10)

Stephen Thomas Erlewine, critico della rivista AllMusic, diede un giudizio positivo all'album, elogiando la capacità del gruppo di "offrire tracce introspettive e vagamente autobiografiche fortemente somiglianti a singoli veri e propri, per quanto riconducibili a sonorità rap metal ormai non più attuali".[21]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Edizione standard

Testi e musiche dei Papa Roach

  1. Infest – 4:08
  2. Last Resort – 3:19
  3. Broken Home – 3:41
  4. Dead Cell – 3:06
  5. Between Angels and Insects – 3:54
  6. Blood Brothers – 3:32 – rimpiazzata da Legacy nella versione censurata dell'album
  7. Revenge – 3:41
  8. Snakes – 3:30
  9. Never Enough – 3:34
  10. Binge – 3:47
  11. Thrown Away – 9:38 – contiene la traccia fantasma Tightrope
Import Bonus Tracks
  1. Legacy – 3:04
  2. Dead Cell (Live) – 3:51
  3. Last Resort (Video) – 3:18

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
Stati Uniti[26] 27
Classifica (2001) Posizione
Belgio (Fiandre)[27] 28
Germania[28] 64
Regno Unito[29] 59
Stati Uniti[30] 116
Svizzera[31] 90

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Infest, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 ottobre 2015.
  2. ^ (DE) Papa Roach - Infest – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 6 aprile 2023.
  3. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 23 April 2001, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 3 maggio 2024.
  4. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 maggio 2024.
  5. ^ (EN) Infest Papa Roach – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 3 maggio 2024.
  6. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2010, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  7. ^ (DE) Papa Roach – Infest – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 3 maggio 2024.
  8. ^ (EN) Infest, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 maggio 2024.
  9. ^ (EN) Papa Roach - Infest – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 3 maggio 2024.
  10. ^ (EN) Sam Law, The 21 greatest nu-metal albums of all time – ranked, su Kerrang!, 17 giugno 2020. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  11. ^ Papa Roach - Biography - Billboard, su billboard.com. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato il 7 maggio 2014).
  12. ^ PAPA ROACH Celebrating 10th Anniversary Of DREAMWORKS RECORDS Signing, su Blabbermouth.net, 4 febbraio 2009. URL consultato il 7 aprile 2014 (archiviato il 20 marzo 2014).
  13. ^ Copia archiviata, su sing365.com. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2014).
  14. ^ Archived copy, su classicrockmagazine.com. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2014).
  15. ^ Infest - Papa Roach - Songs, Reviews, Credits - AllMusic, su AllMusic. URL consultato il 19 marzo 2014 (archiviato l'11 gennaio 2014).
  16. ^ [1]
  17. ^ Tim Peacock, Papa Roach Albums 'Infest','Lovehatetragedy' Set For Vinyl Debuts, su udiscovermusic.com.
  18. ^ Recensione ew.com, su ew.com. URL consultato il 7 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
  19. ^ Recensione scaruffi.com
  20. ^ Recensione robertchristgau.com
  21. ^ [2]
  22. ^ a b c d e f g h (NL) Papa Roach - Infest, su Ultratop. URL consultato il 3 maggio 2024.
  23. ^ a b (EN) Papa Roach – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 3 maggio 2024. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  24. ^ (EN) Papa Roach - Discography, su irish-charts.com. URL consultato il 3 maggio 2024.
  25. ^ (EN) Infest - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 3 maggio 2024.
  26. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 3 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
  27. ^ (NL) Jaaroverzichten 2001, su Ultratop. URL consultato il 3 maggio 2024.
  28. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2001, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 3 maggio 2024.
  29. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 3 maggio 2024.
  30. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2001, su Billboard. URL consultato il 3 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  31. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2001, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 3 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]