Ichana

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Ichana
Nome originale Ἴχανα
Amministrazione
Dipendente da Siracusa
Territorio e popolazione
Nome abitanti Icanini o Icanensi
Lingua siculo, greco

Ichana (Ἳχανα) è una città antica della Sicilia di non precisa collocazione, menzionata da Plinio il Vecchio e da Stefano di Bisanzio.

Stefano di Bisanzio[1] si limita a dire che il nome della città viene dal verbo ἰχανᾶν, che vuol dire "desiderare ardentemente", in quanto i Siracusani si sono spesso adoperati, molte volte per la sua conquista.

Dunque doveva trattarsi di una città molto prospera e ambita, visto che la polis di Siracusa la ribattezzò in quel modo. La sua ricchezza è confermata dal fatto, che quando la Sicilia diventa provincia romana, Ichana è fra le civitates stipendiariae, come descrive Plinio il Vecchio[2].

Cluverius, Holm, Houel hanno provato a collocarla geograficamente; Guillaume Delisle pubblica nel 1714 la Siciliae Antiquae quae et Sicania et Trinacria dicta, una mappa in cui compaiono le varie città della Sicilia antica, e Ichana (menzionata come Ichana seu Inacha) compare a nord dell'odierna Pachino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano di Bisanzio, Ethnikà, I122 Ἴχανα: πολίχνιον τῆς Σικελίας, διὰ τὸ τῇ αὐτοῦ ἁλώσει πολλὰ προσλιπαρῆσαι τοὺς Συρακουσίους. ἰχανᾶν δὲ τὸ ἐπιθυμεῖν. τὸ ἐθνικὸν "Ixavivos..
  2. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, 3.38. "Stipendiari: (...)Imacarenses, Ichanenses, Iaetenses".
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