ID (album)

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ID
album in studio
ArtistaEquipe 84
Pubblicazione1970
Durata41:01
Dischi1
Tracce10
GenerePop
Rock progressivo
Beat
EtichettaDischi Ricordi
FormatiLP, MC, CD
Equipe 84 - cronologia
Album precedente
(1968)
Album successivo
(1971)

ID è il quarto album in studio del gruppo musicale italiano Equipe 84, pubblicato nel 1970.

Nel 1970 il batterista del gruppo Alfio Cantarella era stato arrestato per possesso di hashish e la RAI decise quindi di escludere la band dalle sue trasmissioni.

C'era però in ballo la sigla del programma televisivo Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie, una canzone omonima del programma scritta da Vito Pallavicini e Paolo Conte; la Ricordi riuscì a ottenere un accordo per cui Cantarella non sarebbe comparso in televisione e il gruppo avrebbe cambiato nome e così il relativo 45 giri venne inciso con Mike Shepstone dei Rokes alla batteria. Nell'estate 1970 Franco Ceccarelli abbandonò il gruppo e tentò con Ricky Gianco di formare una nuova versione dell'Equipe 84 che durò però molto poco e non incise dischi mentre Vandelli e Sogliani decisero di farsi aiutare in sala d'incisione, per realizzare un nuovo LP, dal tastierista Mario Totaro dei Dik Dik, dal cantante Donatello alla chitarra e dal batterista Franz Di Cioccio dei Quelli[1].

Il disco era fortemente influenzato dal genere progressive. Le prime tre canzoni erano legate l'una all'altra, c'era un brano che superava i sette minuti (fatto insolito per un gruppo come l'Equipe 84), e venivano impiegati molti strumenti etnici. Ma, un po' per il boicottaggio operato dalla RAI, un po' per il mutamento di genere, passò inosservato, diventando nel tempo una vera e propria rarità discografica. Oggi, nonostante la ristampa in CD del 1995, il vinile continua ad essere molto ricercato dai collezionisti.[senza fonte]

Il brano iniziale, ID, è basato sulle percussioni di tabla e sul flauto, e sfuma sul secondo brano, Buongiorno amico mio, che più di altri si ricollega alla produzione precedente ed è cantato da Vandelli e Sogliani insieme.

Jo è invece una delle prime canzoni in Italia dove si affronta il tema della droga, con la batteria di Di Cioccio in evidenza.

Padre e figlio, che, come si capisce dal titolo, è un dialogo tra un uomo e suo figlio (anticipando di un anno, nella struttura, la celebre Father & son di Cat Stevens, è cantata da Sogliani nella parte del papà e da Vandelli in quella del giovane.

La notte di san Luigi è un brano strumentale retto dalla chitarra elettrica distorta e dal Flanger.

Il brano conclusivo Fine non è altro che la versione strumentale di Buongiorno amico mio su cui, verso il finale, Sogliani e Vandelli recitano i ringraziamenti per le persone che hanno collaborato alla realizzazione del 33 giri.

Tutte le canzoni sono scritte per il testo e la musica da Maurizio Vandelli.

Tecnici del suono: Walter Patergnani e Carlo Martenet

Grafica: Clara Duranti e Cesarina Mastretta.

Lato A

Testi e musiche di Maurizio Vandelli.

  1. ID – 2:26
  2. Buon giorno amico mio – 3:26
  3. La notte di verità – 3:30
  4. Giochi d'amore – 3:41
  5. Padre e figlio – 5:39
Lato B

Testi e musiche di Maurizio Vandelli.

  1. Jo – 2:53
  2. Un brutto sogno – 7:08
  3. La notte di S. Luigi – 3:47
  4. Il re dei re – 4:38
  5. Fine – 3:53

[2]

Gruppo
Altri musicisti
  1. ^ diventati in quel periodo "Krel" e non ancora Premiata Forneria Marconi
  2. ^ Titoli, autori e durata brani, ricavati dalle note su vinili dell'album originale pubblicato dalla Dischi Ricordi, codice SMRL 6072: S-6072/1 (Lato A) / S-6072/2 (Lato B)

Collegamenti esterni

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