Heike Eder

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Heike Eder
NazionalitàBandiera dell'Austria Austria
Sci alpino paralimpico
SpecialitàDiscesa libera, slalom speciale, slalom gigante, combinata, supergigante
CategoriaLW12-1
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 0 0 1

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Heike Eder, nota anche come Heike Tuertscher o Heike Türtscher (30 maggio 1988), è una sciatrice alpina austriaca paralimpica, vincitrice di una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi Invernali 2018[1].

Ha iniziato a sciare con suo padre all'età di cinque anni. Ha iniziato a praticare lo sci alpino a livello agonistico all'età di 18 anni, dopo essere rimasta paraplegica in seguito alla caduta durante gli allenamenti per la gara di slalom gigante nel 2006 a Obergurgl, in Austria. L'incidente le ha danneggiato schiena, polmoni, reni e fegato.[1]

Ha come allenatori nel club RC Enjo Vorarlberg, Philipp Bonadimann e Robert Meusburgera e nella nazionale Eric Digruber.[1]

Dopo gli studi in economia aziendale, ha lavorato come responsabile delle risorse umane presso la Camera del Lavoro del Vorarlberg.[2] È sposata con Armin Eder (anche lui atleta parlimpico che ha rappresentato l'Austria nello sci alpino) e risiede a Gotzis.[1]

Ha fatto il suo debutto alle Paralimpiadi invernali nel 2018 conquistando la sua unica medaglia paralimpica, un bronzo nello slalom speciale femminile seduta (con un tempo di 2:04.85).[2]

Ai Campionati mondiali di sci alpino paralimpico di Tarvisio del 2017, Eder è arrivata al 5º posto nell slalom gigante seduta (con un tempo di 2:39.05) e si è piazzata al 6º posto nello slalom speciale seduta (tempo 1:49.78)[3]

Premi e riconoscimenti

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  • Golden Sport Award dalla Federazione austriaca di sci (2018)
  1. ^ a b c d (EN) Heike Eder, su International Paralympic Committee. URL consultato il 23 settembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Tuertscher Heike, su International Paralympic Committee. URL consultato il 19 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2018).
  3. ^ (EN) Athlete Profile - Heike Eder, su Pyeongchang 2018. URL consultato il 19 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2018).

Collegamenti esterni

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