Hapalomys delacouri

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Ratto marmosa minore
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Hapalomys
Specie H.delacouri
Nomenclatura binomiale
Hapalomys delacouri
Thomas, 1927
Sinonimi

H.pasquieri

Il ratto marmosa minore (Hapalomys delacouri Thomas, 1927) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso in Cina e Indocina.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 123 e 136 mm, la lunghezza della coda tra 135 e 170 mm, la lunghezza del piede tra 22 e 24 mm e la lunghezza delle orecchie tra 13 e 15 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e soffice. Il colore delle parti superiori è bruno-ocra. Le parti inferiori sono bianche. Le orecchie sono ricoperte di peli lunghi, le vibrisse sono molto lunghe. La coda è più lunga della testa e del corpo, è marrone chiaro alla base e più scura in punta, dove è presente un ciuffo di peli.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola ristretta ad habitat con presenza di bambù.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle province cinesi dello Yunnan meridionale, Guangxi, isola di Hainan e nel Laos settentrionale.

Vive in foreste tropicali umide montane e foreste secche tra 1.200 e 1.500 metri di altitudine. Appare sensibile all'alterazione del proprio habitat.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che probabilmente la popolazione è diminuita di più del 30% negli ultimi 10 anni, classifica H.delacouri come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Lunde, D. & Aplin, K. 2008, Hapalomys delacouri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hapalomys delacouri, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Francis, 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
  • Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.

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