Hamburger Schule

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Hamburger Schule
Origini stilisticheNeue Deutsche Welle
Pop rock
Post-punk
Indie rock
Origini culturali1992 in Germania
Strumenti tipicichitarra, basso elettrico, sintetizzatore, percussioni, drum machine
PopolaritàHa avuto una larga diffusione in Germania

La cosiddetta Hamburger Schule ("Scuola di Amburgo"), nota anche come Diskursrock ("rock discorsivo") è un genere musicale che contraddistingue la nuova ondata di musica tedesca sviluppatasi negli anni '90 del '900.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Hamburger Schule emerse nel 1992, in occasione dell'uscita quasi contemporanea degli album Ich-Maschine dei Blumfeld e [I-Machine] dei Cpt. Kirk &. Vi è una controversia su chi coniò il termine, se fu il giornalista Thomas Gross o il produttore Pascal Fuhlbrügge. La maggior parte degli artisti che rientrano nel genere orbitavano all'epoca intorno all'etichetta discografica L'Age D'Or di Amburgo, e i maggiori rappresentanti del genere vengono considerati i Blumfeld, i Tocotronic, i Die Sterne, i Cpt. Kirk &, i Kolossale Jugend, gli Ostzonensuppenwür-felmachenkrebs, i Die Braut, gli Huah!.[1]

Pure con ovvie differenze stilistiche, i punti fermi di questo genere musicale furono l'uso della lingua tedesca, i riferimenti alla Neue Deutsche Welle degli anni '80, una forte attenzione ai problemi sociali e politici visti con un'ottica antifascista e di sinistra, e la costruzione intertestuale, auto-riflessiva e postmoderna dei loro testi che si rifaceva alle teorie di filosofi del linguaggio come Gilles Deleuze e Jacques Lacan.[1][2] In particolare l'uso di testi criptici ed ermetici, ricchi di riferimenti letterari, filosofici o artistici non immediatamente individuabili, furono una quasi assoluta novità per la musica leggera tedesca.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Christoph Jürgensen e Antonius Weixler, Diskursrock and the ‘Hamburg School’. German Pop Music as Art and Intellectual Discourse, in Uwe Schütte (a cura di), German Pop Music: A Companion, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 2017, pp. 211-233, ISBN 9783110425727.
  2. ^ a b (EN) Michael Ahlers e Christoph Jacke, Perspectives on German Popular Music, Taylor & Francis, 2016, pp. 136-8, ISBN 9781317081739.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Björn Fischer, Die Lyrik der späten Hamburger Schule (1992-1999): Eine intermediale Untersuchung, GRIN Verlag, 2007, ISBN 9783638866958.
  • (DE) Moritz Bassler, Stadt.Land.Pop: Popmusik zwischen westfälischer Provinz und Hamburger Schule : Bernd Begemann, Blumenfeld, Erdmöbel, Bernadette La Hengst, Die Sterne, Aisthesis, 2008, ISBN 9783895287084.
  • (DE) Björn Fischer, Tocotronic. Bandgeschichte, Texte und Verbindung zur „Hamburger Schule“, GRIN Verlag, 2015, ISBN 9783656941491.
  • (DE) Till Huber, Blumfeld und die Hamburger Schule: Sekundarität – Intertextualität – Diskurspop, Vandenhoeck & Ruprecht, 2016, ISBN 9783847005940.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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