Hahn Dae-soo

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Hahn Dae-soo
NazionalitàBandiera della Corea del Sud Corea del Sud
GenereFolk rock
Periodo di attività musicale1968 – in attività
Strumentovoce, chitarra, armonica a bocca
EtichettaShinsaekae Record
Album pubblicati15
Studio15
Sito ufficiale

Hahn Dae-soo[2] (한대수?, 韓大洙?, Han Dae-suLR, Han TaesuMR; Pusan, 12 marzo 1948[1]) è un cantautore sudcoreano. È considerato uno dei principali esponenti della scena folk rock locale e un pioniere della cultura hippy in Corea del Sud.[1][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hahn Dae-soo nasce a Pusan come unico figlio di Hahn Chang-suk, uno studente d'ingegneria dell'Università nazionale di Seul, e Park Jung-ja, una pianista appartenente a una famiglia benestante. Sette anni dopo la sua nascita, suo padre, che stava studiando fisica nucleare all'Università Cornell, scompare misteriosamente.[1][4] A 10 anni Hahn si trasferisce negli Stati Uniti con i nonni, alle cui cure viene affidato quando la madre si risposa quattro anni dopo.[5] Ha 17 anni ed è ritornato in Corea quando suo padre viene ritrovato a Long Island dall'FBI: titolare di una stamperia, l'uomo ha dimenticato il coreano, utilizza il nome Howard Hahn ed è sposato con una donna bianca; non ha mai rivelato cosa gli fosse successo.[6] Hahn vive con loro per qualche tempo, ma si trova a disagio, e da ciò scaturisce la canzone To the Land of Happiness.[5] Nel 1966 si iscrive alla facoltà di veterinaria dell'Università del New Hampshire, ma la lascia per frequentare il New York Institute of Photography.[7] Durante la sua permanenza nella metropoli, suona nei locali del West Village.[8]

Il 28 agosto 1968 torna in Corea a vivere con la madre, avviando una carriera musicale: la sua prima esibizione è al C'est Si Bon di Mugyo-dong, dove porta diversi pezzi scritti tra New York e il New Hampshire traendo ispirazione dai Beatles e da artisti folk della scena americana e canadese. Ottenuto in tal modo un ingaggio a Myeongnyang Baekhwajeom, il programma in prima serata della TBC, riscuote un notevole successo televisivo e viene avvicinato da un giornalista del JoongAng Ilbo per un'intervista: tuttavia, il tono sensazionalistico del pezzo e la concentrazione sui dettagli più scandalosi della cultura hippy americana (nudità, sesso e droghe) nonostante Hahn avesse risposto di non ritenersi un appartenente a quella scena, gli causano diversi problemi. Cacciato di casa, si trasferisce in una baraccopoli, guadagnandosi da vivere esibendosi e dando lezioni d'inglese e chitarra.[8] Poco dopo viene arruolato per la leva militare obbligatoria.[5] Tra il 1974 e il 1977, periodo durante il quale lavora come fotogiornalista per il Korea Herald, pubblica due album, che vengono accusati di essere sovversivi e banditi; si auto-esilia quindi a New York, dove fonda una band post-punk, i Genghis Khan.[5][7][8][9]

La musica di Hahn viene riscoperta dai media sudcoreani nel 1997 dopo la sua partecipazione a un festival rock a Fukuoka.[5] Le sue canzoni To the Land of Happiness e Give Me Water sono considerate dei classici.[10]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1974 al 1989 è stato sposato con la stilista Kim Myung-shin. Nel 1992 è convolato a seconde nozze con l'infermiera mongola-russa Oksana Alferova, dalla quale ha avuto una figlia, Yang-ho, nel 2007.[5][6][7]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1974 – Long Long Road
  • 1975 – Rubber Shoes
  • 1989 – Infinity
  • 1990 – Loss of Memory
  • 1991 – Angel's Talkin'
  • 1999 – 1975 Rubber Shoes∼1997 Fukuoka
  • 1999 – Age of Reason, Age of Treason
  • 2000 – Eternal Sorrow
  • 2002 – Source of Trouble
  • 2004 – The Hurt
  • 2005 – 2001 Live at Olympic Fencing Stadium
  • 2006 – The Urge
  • 2006 – Hahn Dae-soo & Doul Gwangju Live
  • 2016 – Creme de la Creme
  • 2020 – Blue Skies White Clouds

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Busan International Rock Festival
    • 2004 – Premio alla carriera[11]
  • International Poets Association
    • 1997 – Editor's Award[9]
  • KBS Music Award
    • 2003 – Premio alla carriera[12]
  • Korea Music Festival
    • 1974 – Top 10 Composers Award[9]
  • Korean Music Award
    • 2005 – Premio alla carriera[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (KO) 한대수, su mnet.com. URL consultato il 5 gennaio 2022 (archiviato il 28 settembre 2019).
  2. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Hahn" è il cognome.
  3. ^ (EN) Korean folk rock pioneer "Han Dae-soo", su arirang.com, 8 aprile 2015. URL consultato l'11 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2022).
  4. ^ (EN) The Innerview: Hahn Dae-soo, su arirang.com, 24 aprile 2012. URL consultato il 12 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2021).
  5. ^ a b c d e f (EN) Kim Hoo-ran, [Eye interview] ‘Peace and love is the best vaccine!’, su koreaherald.com, 19 novembre 2020. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  6. ^ a b (KO) Han Hyun-woo, [Why] [한현우의 커튼 콜] 또 한명의 세시봉 가수 한대수, su chosun.com, 16 luglio 2011. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  7. ^ a b c (KO) Lee Eun-jung, 한대수 "달라진 뉴욕, 그래도 고독한 매력이 있지 않은가", su yna.co.kr, 16 luglio 2017. URL consultato il 5 gennaio 2022.
  8. ^ a b c (EN) Jon Dunbar, Folk singer says 'bring back hippies' to solve COVID-19 problems, su koreatimes.co.kr, 16 novembre 2020. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  9. ^ a b c (KO) Choi Gyu-sung, [골든 인디 컬렉션] 영원한 인디뮤지션 한대수, su hankyung.com, 1º maggio 2013. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  10. ^ (EN) Won Ho-jung, Folk legend Hahn Dae-soo looks back on 40 years in music, su kpopherald.koreaherald.com, 9 aprile 2015. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  11. ^ (KO) Ahn Kyung-sook, 정치인과 연예인은 도마위 생선, su mediatoday.co.kr, 11 agosto 2004. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  12. ^ (KO) Hong Je-sang, `KBS 가요대상' 대상에 가수 이효리, su hankyung.com, 4 aprile 2006. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  13. ^ (KO) Ryu Seung-il, 한대수, 한국대중음악상 공로상 수상, su nocutnews.co.kr, 22 marzo 2005. URL consultato il 13 gennaio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN39033036 · ISNI (EN0000 0000 4640 049X · Europeana agent/base/83357 · LCCN (ENno2001089325 · WorldCat Identities (ENlccn-no2001089325