Hadza

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Uomini Hadza fanno un fuoco
Modernità

Gli Hadza, o Hadzabe'e, sono un gruppo etnico della Tanzania che vive attorno al lago Eyasi.

La popolazione raggiunge quasi le mille persone; 300-400 vivono come cacciatori-raccoglitori.

Gli Hadza non hanno strette correlazioni con nessun'altra popolazione. Erano considerati un ramo africano orientale del popolo Khoisan, soprattutto per il fatto che la loro lingua ha i tipici schiocchi delle lingue Khoisan, ma recenti studi di ricerca genetica suggeriscono una vicinanza ai Pigmei. La loro lingua sembra sia isolata, senza collegamenti con altre.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si dividono in gruppi di 30, gli uomini cacciano mentre le donne sono raccoglitrici. La caccia li occupa solo per 4 o 6 ore al giorno. Di indole pacifica, negli ultimi 50 anni il loro territorio si è ridotto drasticamente poiché molte zone sono state adibite a zona agricola. Pochi vanno alla scuola elementare, e ancora meno conoscono l'inglese o la lingua swahili. Utilizzano il baratto con le tribù vicine.

Non hanno riti particolari, non hanno neanche un sistema di credenze religiose. Non festeggiano anniversari o compleanni e non contano neanche il passare del tempo, né in termini di ore, né di giorni, settimane o anni.

È uno dei popoli africani che usa cercare i favi di miele selvatico richiamando l'aiuto di un uccello non allevato Indicator indicator ,che li conduce ai favi approfittando successivamente del saccheggio[1].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Gli Hadza non hanno l'uso dello xharo, cioè dello scambio di doni in seno alla collettività, ma evitano l'accumulo di beni col gioco d'azzardo. Gli oggetti in più si puntano in un gioco d'azzardo. Se anche qualcuno momentaneamente dovesse mettere su una piccola fortuna, le leggi della probabilità dicono che facilmente la perderà. Andarsene con il patrimonio accumulato non servirebbe a nulla, perché gli altri seguirebbero il compagno fortunato nel nuovo accampamento e continuerebbero a giocare con lui.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dan Saladino, Mangiare fino all'estinzione,cap. I Miele degli Hazda, 2023, trad.Giovanni Garbellini, Einaudi, ISBN 978 8806 25678 4

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Controllo di autoritàLCCN (ENsh85135513 · BNF (FRcb144028541 (data) · J9U (ENHE987007538819305171
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