HD 58346

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HD 58346
HD 58346
Classificazionebianco-azzurra
Classe spettraleB8/B9V C ~
Distanza dal Sole571 anni luce
CostellazioneCane Maggiore
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta07h 24m 17,2341s
Declinazione-22° 54′ 45,929″
Lat. galattica-03,4645°
Long. galattica236,9633°
Dati fisici
Raggio medio4,4[1] R
Massa
Temperatura
superficiale
Luminosità
Dati osservativi
Magnitudine app.6,2
Magnitudine ass.-0,02[3]
Parallasse5,00 ± 0,73 mas
Moto proprioAR: -4,42 mas/anno
Dec: 2,79 mas/anno
Velocità radiale24 ± 20 km/s
Nomenclature alternative
HIP 35920, 2MASS J07241722-2254459, TYC 6538-2681-1, BD -22 1855, PPM 252320, CD -22 4462, GSC 06538-02681, SAO 173656, HD 58346, CPD -22 2119, HIC 35920, HR 2826

HD 58346 è una stella bianco-azzurra nella sequenza principale di magnitudine 6,2 situata nella costellazione del Cane Maggiore. Dista 571 anni luce dal sistema solare.[3]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. Essendo di magnitudine pari a 6,2, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e maggio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche fisiche

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La stella è una bianco-azzurra nella sequenza principale; possiede una magnitudine assoluta di -0,31 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare.

  1. ^ I. McDonald et al., Parameters and IR excesses of Gaia DR1 stars, 2017.
  2. ^ a b c J. Zorec, F. Royer, Rotational velocities of A-type stars. IV. Evolution of rotational velocities, in Astronomy and Astrophysics, vol. 537, A120, Gennaio 2012, p. 22, DOI:10.1051/0004-6361/201117691.
  3. ^ a b Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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