Guido Iuculano

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Guido Iuculano (Napoli, 10 ottobre 1977) è uno sceneggiatore italiano due volte candidato al David di Donatello.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in filosofia e in teologia, nel 2004 si è diplomato in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Nel 2007 ha esordito al cinema con il film Lascia perdere, Johnny!, scritto con Filippo Gravino e Umberto Contarello per la regia di Fabrizio Bentivoglio.

Per la televisione, ha ideato insieme a Filippo Gravino la serie Vite in fuga[1] (Rai1), ha scritto la prima e la seconda stagione della serie Romulus[2][3] (Sky) e ha creato con Davide Orsini la serie La legge di Lidia Poët[4] (Netflix).

Per il cinema, ha collaborato con Umberto Contarello al soggetto del film Questione di cuore[5] di Francesca Archibugi, e ha scritto insieme a Gravino e al regista Claudio Cupellini i film Una vita tranquilla, Alaska e La terra dei figli.

È stato candidato due volte al Premio David di Donatello[6][7].

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Premi e candidature[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vite in fuga - Paypermoon, su www.paypermoon.com. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  2. ^ Romulus (TV Series 2020– ) - IMDb. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  3. ^ Romulus: la seconda stagione | Sky, su www.sky.it. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  4. ^ La legge di Lidia Poët - Serie TV (2023). URL consultato il 9 febbraio 2023.
  5. ^ Questione di cuore, su Cineuropa - il meglio del cinema europeo. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  6. ^ Redazione, David di Donatello 2011, su NonSoloCinema, 9 aprile 2011. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  7. ^ Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, su www.daviddidonatello.it. URL consultato il 9 febbraio 2023.
  8. ^ Indyca, Guido Iuculano, "Butterfly" e la drammatizzazione della realtà., su Indyca Film | 2019, 23 febbraio 2019. URL consultato il 3 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]