Gruppo di ricognizione, sabotaggio e assalto "Rusič"

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Gruppo di ricognizione, sabotaggio e assalto "Rusič"
(RU) Диверсионно-штурмовая разведывательная группа "Ру́сич"
Distintivo omerale dell'unità
Descrizione generale
AbbreviazioneDŠRG Rusič
AttivaGiugno 2014–presente
Nazione Russia
In precedenza:
Bandiera della RP di Lugansk RP di Lugansk (2014–2015)
ServizioGruppo Wagner
In precedenza:
Esercito del Sud-est (2014)
Milizia Popolare di Lugansk (2014–2015)
TipoGruppo di sabotaggio e ricognizione
Dimensionealcune decine (2020)[1]
Colori     Bianco
     Giallo
     Nero
Battaglie/guerreConflitto russo-ucraino

Guerra civile siriana


Seconda guerra civile in Libia

Sito internet ДШРГ Русич, su vk.com.
Parte di
Battaglione "Batman" (2014–2015)
Gruppo Wagner (2015-oggi)
Reparti dipendenti
Zimargl[senza fonte]
Comandanti
Comandante attuale Aleksej Mil'čakov
Degni di nota Jan Petrovskij
Simboli
Simboli pagani
Bandiera
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Il Gruppo di ricognizione, sabotaggio e assalto "Rusič" (in russo Диверсионно-штурмовая разведывательная группа "Русич"?, noto anche con la sigla: DŠRG Rusič) è un'unità militare filorussa, di ispirazione neo-nazista [4] inizialmente aggregata al Battaglione Batman, passato poi alla compagnia militare privata nota come Gruppo Wagner, alla dissoluzione del primo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo è stato fondato nel 2014 da due neonazisti russi, Aleksej Mil'čakov e Jan Petrovskij.[5] Secondo Mil'čakov, il ''Rusič'' è composto da nazionalisti rodnoveriani provenienti dalla Russia e da tutta Europa. Il gruppo si è rivelato essere gestito dall'unità speciale russa ''GROM'' facente parte dell'FSKN. "GROM", secondo i trattati internazionali della Federazione Russa nell'ambito dei BRICS, può essere utilizzato in operazioni militari al di fuori della Russia per proteggere la patria da una minaccia militare esterna come il terrorismo, l'estremismo o il separatismo.[6] Secondo Mil'čakov a fine 2020 il gruppo era formato da "diverse decine di membri, ma molte persone chiedono di entrare e dobbiamo scartarle".[1]

Operazioni militari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 l'unità prese parte alla guerra del Donbass aggregata al battaglione Batman,[7] all'interno dell'Esercito del Sud-est della Repubblica Popolare di Lugansk. L'azione più nota del gruppo è stata l'imboscata ai danni del battaglione ucraino "Aidar" vicino a Metalist e Tsvitni Pisky nella regione di Luhans'k il 5 settembre 2014, nel giorno in cui sarebbe dovuta entrare in vigore una tregua[8]. L'attacco ha avuto risonanza internazionale, non solo per il numero di morti che arriverà a 40, ma anche perché i due leader di Rusič si sono fotografati con i corpi carbonizzati dei soldati ucraini e sono trapelate immagini di mutilazioni sui cadaveri[6][8]. Nel 2014 il gruppo prenderà parte anche alla battaglia per l'aeroporto di Luhans'k.[2][3] Nel 2016 Mil'čakov riceve dall'allora primo ministro della Repubblica di Crimea, Sergej Aksënov, un premio in qualità di membro dell'Unione dei volontari del Donbas.[9].

Nel 2015 l'unità opera in Siria, in seno al Gruppo Wagner.[10] Nel 2017 il gruppo pubblica sul suo profilo Instagram (ora inaccessibile) la foto di alcuni militanti nella provincia siriana di Homs.[11]

Nell'aprile 2022, il gruppo prende parte alla invasione russa dell'Ucraina.[10] Nel settembre 2022 gli Stati Uniti inseriscono Mil'čakov e Petrovskij nella lista delle sanzioni per la loro ''brutalità'' durante la battaglia di Charkiv.[12][13]

Ideologia e simbolismo[modifica | modifica wikitesto]

Il DŠRG Rusič fa ampio uso di simboli legati al mondo del neopaganesimo e alla fede nativa slava (come ad esempio il Sole nero e alcuni simboli runici esoterici in uso anche dalla Schutzstaffel).

Il gruppo è ritenuto anche vicino all'ideologia neonazista.[10][14]

Nel 2020 Mil'čakov dichiara: "Non dirò che sono un nazionalista, un patriota, un imperialista e così via. Lo dico apertamente: sono un nazista.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Руни, православ'я та георгіївські стрічки. Що відомо про неонацистів у російській армії, su bbc.com.
  2. ^ a b (EN) Wagner Group Contingent Rusich on the Move Again, su New America. URL consultato il 3 aprile 2022.
  3. ^ a b (RU) Интервью с Алексеем Мильчаковым, командиром ДШРГ «Русич» — Спутник и Погром [Intervista ad Aleksej Mil'čakov, comandante del DŠRG Rusič - Sputnik e Pogrom], su sputnikipogrom.com. URL consultato il 3 aprile 2023.
  4. ^ (EN) Peter Bergen, Candace Rondeaux e Daniel Rothenberg, David Sterman, Decoding the Wagner group, in Understanding the New Proxy Wars, Oxford University Press, 1º Novembre 2022.
  5. ^ (EN) Candace Rondeaux,Jonathan Deer,Ben Dalton, Neo-Nazi Russian Attack Unit Hints It’s Going Back Into Ukraine Undercover, in The Daily Beast, 26 gennaio 2022. URL consultato il 30 marzo 2023.
  6. ^ a b О причинах вывода ДШРГ «Русич» из «ДНР», или как живодеры становятся героями, su Новини України - #Букви, 13 luglio 2015. URL consultato il 30 marzo 2023.
  7. ^ Russian Nationalist Veterans of the Donbas War, su cambridge.org.
  8. ^ a b (UK) Руни, православ'я та георгіївські стрічки. Що відомо про неонацистів у російській армії, in BBC News Україна. URL consultato il 30 marzo 2023.
  9. ^ (RU) Activatica, su Activatica. URL consultato il 30 marzo 2023.
  10. ^ a b c Neo-Nazi Russian militia appeals for intelligence on Nato member states, su theguardian.com.
  11. ^ (RU) Русские националисты на сирийском контракте (фото), su fontanka.ru - новости Санкт-Петербурга, 19 ottobre 2017. URL consultato il 30 marzo 2023.
  12. ^ (EN) Russia-related Designations; Issuance of Russia-related General License and Frequently Asked Questions; Zimbabwe-related Designation, Removals and Update; Libya-related Designation Update, su U.S. Department of the Treasury. URL consultato il 30 marzo 2023.
  13. ^ BBC News | Русская служба, su Telegram. URL consultato il 30 marzo 2023.
  14. ^ Russian mercenaries in Ukraine linked to far-right extremists, su theguardian.com.
  15. ^ https://twitter.com/olex_scherba/status/1517267706000588801, su Twitter. URL consultato il 30 marzo 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]