Grotta di Varaha

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L'ingresso della grotta di Vahara.

La grotta di Varaha (chiamato anche tempio della cava di Adivaraha) è una roccia scolpita a forma templare situata a Mamallapuram davanti alla costa del Coromandel sulla baia del Bengala, nel distretto di Kanchipuram in Tamil Nadu, nell'India meridionale. Si tratta di uno dei siti più esemplari di architettura rupestre indiana, risalente con tutta probabilità alla fine del VII secolo.

Il tempio è uno dei patrimoni dell'umanità[1] - come iscritto nel 1984 secondo i criteri I, II, III, IV - designati dall'UNESCO[2] facente parte del gruppo di monumenti di Mahabalipuram. La scultura più importante della grotta è quella che rappresenta Visnù nella forma incarnata di un Varāha (o cinghiale) nell'atto di sostenere e sollevare Bhūmi, la madre terra dal mare. Vi si possono individuare anche molte altre figure mitologiche scolpite[3].

Il sito è parte integrante del villaggio moderno posizionato sulla cima della collina e si trova a circa 4 km dai principali ratha, dal tempio della spiaggia e dalle sette pagode di Mahabalipuram[4][5]. Il tempio roccioso è anche dei migliori testimoni dell'architettura templare indù la cui origine risalirebbe al dio Vishvakarman, una delle tante grotte scolpite denominate anche mandapa dal nome dei suoi pilastri di cui sono costituite esternamente.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Le grandi colonne o mandapa scolpite all'interno della grotta.

Il tempio della grotta di Varaha si trova sulle colline della città prospiciente di Mahabalipuram, a 4 km (2,5 miglia) a nord degli altri principali siti di rathas, sulla costa del Coromandel sulla baia del Bengala davanti all'Oceano Indiano. Attualmente situata nel distretto di Kanchipuram, si trova all'incirca a 58 chilometri (36 miglia) dalla città di Chennai (precedentemente Madras) e a circa 20 miglia (32 km) da Chingelpet.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La grotta riflette uno stile di transizione dell'architettura indigena del luogo, con le sue colonne montate su leoni seduti e affreschi scolpiti sulle pareti all'interno della grotta, stili tutti questi evolutisi durante il regno della dinastia Pallava col re Mahendra Varman I e Rajasimha o Narasimhavarman I e noto come Mamalla.

Questo stesso stile è stata continuato anche dal figlio di Mamalla, Parameshvaravarman I[6]. La ricerca storica ha anche confermato che la città di Mahabalipuram ha iniziato ad essere stabilita in modo continuativo solo a seguito del regno del sovrano Mamalla, mentre le grotte e i ratha sono tutti attribuiti all'epoca del suo regno attorno alla metà del VII secolo d.C[7]. È questo uno dei più antichi monumenti conosciuti in zona, anche se non il più visitato per colpa della sua posizione nascosta[8]. La caratteristica distintiva dello stile Pallava è che la facciata della grotta è, senza eccezioni, costituita da colonne finemente scolpite e montate su leoni ritratti in una postura seduta[9].

La struttura fa parte del Gruppo di monumenti di Mahabalipuram, un sito divenuto patrimonio mondiale dell'UNESCO ed iscrittovi fin dal 1984.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://whc.unesco.org/en/list/249/
  2. ^ UNESCO Site 249 – Group of Monuments at Mahabalipuram (PDF), su whc.unesco.org, UNESCO World Heritage Site, 15 ottobre 1983. URL consultato il 18 maggio 2009.
  3. ^ General view of the entrance to the Varaha Cave Temple, Mamallapuram 10032213, su bl.uk, Online Gallery of British Library. URL consultato il 22 febbraio 2013.
  4. ^ General view of the entrance to the Varaha Cave Temple, Mamallapuram, su bl.uk, British Library. URL consultato il 22 febbraio 2013.
  5. ^ George Michell, The Hindu Temple: An Introduction to Its Meaning and Forms, University of Chicago Press, 1977, pp. 81–, ISBN 978-0-226-53230-1. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  6. ^ G. Jouveau-Dubreuil, Pallava Antiquities – 2 Vols., Asian Educational Services, 1º dicembre 1994, pp. 30–, ISBN 978-81-206-0571-8. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  7. ^ Trudy Ring, Robert M. Salkin e Sharon La Boda, Asia and Oceania: International Dictionary of Historic Places, Taylor & Francis, 1995, pp. 912–, ISBN 978-1-884964-04-6. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  8. ^ Mahabalipuram – The Workshop of Pallavas – Part II, su Adi-Varaha Perumal Cave Temple, Puratatva.in. URL consultato il 23 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2012).
  9. ^ Two drawings of sculpture at Mamallapuram, su bl.uk, Online Gallery of British Library. URL consultato il 22 febbraio 2013.

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