Grammomys aridulus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Grammomys aridulus
Immagine di Grammomys aridulus mancante
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereGrammomys
SpecieG.aridulus
Nomenclatura binomiale
Grammomys aridulus
Thomas & Hinton, 1923

Grammomys aridulus (Thomas & Hinton, 1923) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico del Sudan.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 110 e 116 mm, la lunghezza della coda tra 181 e 188 mm, la lunghezza del piede tra 23 e 24 mm, la lunghezza delle orecchie di 18 mm e un peso fino a 46 g.[3]
Le pari superiori sono color ocra pallido, striato di marrone scuro, più brillante e chiaro lungo i fianchi e sul fondoschiena. Il capo e la nuca sono più opache e grigiastre. Una piccola macchia bianca è presente sotto ogni orecchio. Le parti inferiori sono color crema. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Le orecchie sono fulvo-ocracee brillanti. La parte esterna degli avambracci e il dorso delle zampe sono giallo-crema. La coda è molto più lunga della testa e del corpo, bruno-nerastra sopra, biancastra sotto.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola e notturna.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è endemica dell'ammasso roccioso del Jebel Marra, nella savana del Sudan occidentale.

Vive nelle boscaglie tra le zone rocciose.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata l'incertezza sulla sua storia naturale e le eventuali minacce, classifica G.aridulus come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Dieterlen, F., Taylor, P.J. & Boitani, L. 2008, Grammomys aridulus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Grammomys aridulus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Hutterer & Dieterlen, 1984.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi