Giulio Camuzzoni

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Giulio Camuzzoni

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato19 giugno 1876 –
7 aprile 1897
Legislaturadalla XII (nomina 28 febbraio 1876) alla XX
Tipo nominaCategoria: 21
Sito istituzionale

Sindaco di Verona
Durata mandato28 novembre 1867 –
27 marzo 1883
PredecessoreAlessandro Carlotti
SuccessoreAntonio Guglielmi

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato25 novembre 1866 –
18 gennaio 1867[1]

Durata mandato22 marzo 1867 –
13 aprile 1871[2]
LegislaturaIX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioTregnago
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Padova
ProfessioneAvvocato

Giulio Camuzzoni (Verona, 20 agosto 1816Verona, 7 aprile 1897) è stato un politico e avvocato italiano, sindaco di Verona per 16 anni (dal 1867 al 1883).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro della colta borghesia liberale di Verona, era solito frequentare i salotti borghesi insieme ad altri illustri veronesi come Angelo Messedaglia e Aleardo Aleardi.

Sindaco di Verona[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1867, un anno dopo l'annessione di Verona al Regno d'Italia, diventa sindaco della città. La sua politica è subito all'insegna della scolarizzazione e dell'industrializzazione. Fa aprire nuove scuole portandole da 7 a 18 con un aumento degli alunni del 233%, e organizza lezioni serali agli adulti interamente pagate dal Comune.

Il Canale Camuzzoni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Canale Camuzzoni.

Per favorire lo sviluppo di Verona come città industriale, incarica nel 1872 l'ingegnere Enrico Carli di progettare un canale industriale che attraversi la periferia veronese. In quel momento la disoccupazione era molto forte e la costruzione avrebbe portato nuovo lavoro. Dopo soli 4 mesi il progetto viene terminato. Questo prevede la costruzione di un canale artificiale capace di generare 1250 cv di forza motrice a un costo di 500.000 lire di allora. Dopo un lungo dibattito interno al consiglio comunale, dove il progetto viene modificato portando a 1580 cv la forza motrice, viene approvato nel 1874. Anche i lavori subiscono dei ritardi, dovuti soprattutto all'alluvione del 1882 che provoca ingenti danni alla città e le dimissioni dello stesso Camuzzoni. Nel 1885 il canale viene terminato con un ulteriore aumento dei cv prodotti a 3200 per un costo di 3.000.000 di lire e nel 1887 viene reso operativo dopo 15 anni dall'inizio dei lavori. Nel frattempo però, l'industria manifatturiera inizia a fallire e il canale rimane completamente inutilizzato fino al 1889, anno in cui Pasquale Crespi, fratello dell'imprenditore Cristoforo Benigno Crespi compra una piccola parte dei cv prodotti per costruire un opificio che chiuderà entro la fine del secolo. Il canale torna ad essere inutilizzato fino al 1920, quando le prime vere industrie si stabiliscono nella periferia sud di Verona. Queste sono le Cartiere Fedrigoni, il Cotonificio veneziano e i Mulini Consolaro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Annullamento.
  2. ^ Dimissioni.
  3. ^ a b c Giulio Camuzzoni, su Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica - senato.it. Modifica su Wikidata

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sindaco di Verona Successore
Alessandro Carlotti 1867-1883 Antonio Guglielmi
Controllo di autoritàVIAF (EN88679459 · ISNI (EN0000 0000 6285 3472 · SBN SBLV096135 · BAV 495/170218 · CERL cnp02127964 · GND (DE107521128X · WorldCat Identities (ENviaf-88679459