Gens Horatia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La gens Horatia (talvolta italianizzato in: gens Orazia) è un'antichissima gens romana, di origine autoctona, di cui fanno parte alcuni tra i personaggi più influenti dello Stato. Va certamente ricompresa tra le cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.

Il giuramento degli Orazi
Jacques-Louis David, Museo del Louvre (1785)

Origine e territorio[modifica | modifica wikitesto]

Anche l'illustre romanista Theodor Mommsen la annovera tra le più antiche famiglie romane, sopravvissute nei secoli successivi alla fondazione di Roma. Secondo questo studioso la remota antichità della gens Horatia si desume dall'esistenza dell'omonima antica tribù rustica, che comprendeva Aricia nel Lazio, Venosa in Basilicata, Spoleto in Umbria, e Falerii in Etruria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Orazio Coclite difende il ponte di Charles Le Brun, 164243

Secondo alcune fonti il nomen Horatius derivi dall'eroe Horatus, al quale era dedicato un bosco di querce. La gens era certamente di origine latina, anche se c'era qualche incertezza su quando arrivarono a Roma. Una leggenda narra che durante il regno di Tullo Ostilio, il destino dell'antica città di Alba Longa fu deciso da un combattimento fra tre fratelli di quella città e tre di Roma. Lo storico Livio afferma che la maggior parte delle fonti assegnò gli Orazi a Roma, e i loro avversari, i Curiazi, ad Alba Longa. La vittoria degli Orazi fu un pretesto per la distruzione di Alba Longa e il trasferimento delle sue nobili famiglie a Roma.

La gens Horatia si divise in diversi rami, tra i quali i Pulvilli ed i Barbati. A questa illustre famiglia che ascese 8 volte al consolato appartennero vari personaggi, alcuni dei quali leggendari, altri storicamente certi.

Personaggi illustri[modifica | modifica wikitesto]

Tra i personaggi leggendari della gens Orazia ricordiamo:

  • I tre gemelli Orazi, che durante il regno di Tullo Ostilio sfidarono a duello i tre gemelli Curiazi di Alba Longa. Con la loro vittoria, gli Orazi determinarono l'assoggettamento definitivo della capitale albana al dominio di Roma, evento che indusse le più ragguardevoli famiglie di Alba Longa, alcune delle quali vantavano antichissime origini troiane, ad aggregarsi al patriziato romano.
  • Orazio Coclite[1], che al tempo della guerra contro il re etrusco Porsenna avrebbe difeso da solo il Pons Sublicius[2], riuscendo a respingere i nemici facendo salva la vita (secondo Tito Livio); mentre per Polibio Orazio Coclite sarebbe invece morto sotto l'impeto dell'esercito etrusco.

Tra i personaggi storici della gens Orazia ricordiamo:

A partire dal IV secolo a.C. non si hanno più notizie della gens Orazia; la presenza del famoso poeta del I secolo a.C. Quinto Orazio Flacco, figlio di un liberto di Venosa (che trasse quindi il nomen dal suo patrono) attesta l'esistenza di altri Orazi, dei quali tuttavia non è dimostrata la connessione agnatizia con l'antica gens Orazia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XI, 37.
  2. ^ Livio, II, 10.
  3. ^ Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane, Libro V, 23.
  4. ^ Livio, Ab urbe condita libri, Libro III, 55.
  5. ^ Livio, Ab urbe condita, Libro III, 57, 10.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti antiche
Fonti moderne

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Antica Roma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Antica Roma