Furia (gruppo musicale norvegese)

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Furia
Paese d'origineBandiera della Norvegia Norvegia
GenereRock alternativo
Periodo di attività musicale1995 – 2006
EtichettaMTG Records, Dreamlab Records, Labels
Album pubblicati2
Studio2

Le Furia erano un gruppo musicale norvegese al femminile attivo fra metà anni '90 e metà anni 2000 e formato da Stine Kobbeltveit, Maya Vik, Solvor Hunshamar e Kirsti Kobbeltveit.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Le Furia si sono formate nell'autunno del 1995 con il nome Meduza, che hanno poi cambiato data l'esistenza di un'omonima band di Oslo. Sono salite alla ribalta nel 2000 con la loro vittoria al concorso per gruppi Zoom, che le ha portate in tournée attraverso la Norvegia e il Regno Unito.[1]

Nel 2002 hanno pubblicato il loro primo EP eponimo, che ha raggiunto la 3ª posizione nella classifica norvegese,[2] seguito l'anno successivo dall'album di debutto ...And Then We Married the World, che ha debuttato al 9º posto.[3]

Nell'estate del 2005 le Furia hanno aperto alcuni dei concerti del tour europeo di Lenny Kravitz.[4] L'anno successivo è uscito il loro secondo album, Piece of Paradise, dopo il quale si sono sciolte.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altre ex componenti
  • Agathe Kleppe – batteria
  • Live Holck Johannessen – basso

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

  • 2003 – ...And Then We Married the World
  • 2006 – Piece of Paradise

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2002 – Furia

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 – Superlove Vibrations
  • 2006 – Piece of Paradise

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (NO) Jørn Gjersøe, Furiene er blitt voksne, su nrk.no, NRK. URL consultato il 27 luglio 2020.
  2. ^ (EN) FURIA - FURIA EP (SONG), su norwegiancharts.com. URL consultato il 27 luglio 2020.
  3. ^ (EN) FURIA - AND THEN WE MARRIED THE WORLD (ALBUM), su norwegiancharts.com. URL consultato il 27 luglio 2020.
  4. ^ (NO) Lars Holger Ursin, Lenny Kravitz i fyr og flamme over Furia, su bt.no, Bergens Tidende. URL consultato il 27 luglio 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN158137415 · LCCN (ENn2010016264 · WorldCat Identities (ENlccn-n2010016264
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