Franco (mitologia)

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Dike offre un banchetto a Franco, alla presenza di Iante e Climene, di Toussaint Dubreuil

Franco o Francone[senza fonte] (in latino Francus; in francese Francion) è un personaggio mitologico, la cui leggenda ebbe origine nell'Alto medioevo, alla corte dei sovrani merovingi. Si tratterebbe di un leggendario re eponimo dei Franchi, discendente dei Troiani, fondatore della dinastia merovingia e antenato di Carlo Magno. Nel Rinascimento, Franco era generalmente considerato un altro nome per il troiano Astianatte (figlio di Ettore), salvato dalla distruzione di Troia.

Non è considerato storico, ma in realtà un tentativo da parte di cronisti medievali e rinascimentali di modellare la fondazione della Francia sulla stessa illustre tradizione usata da Virgilio nella sua Eneide (che descrisse Roma come fondata dai discendenti dell'eroe troiano Enea)[1].

Attestazioni[modifica | modifica wikitesto]

La Cronaca di Fredegario, del VII secolo, contiene la più antica menzione di una leggenda medievale che collega così i Franchi ai Troiani[2]. Il Liber Historiae Francorum, di epoca carolingia, elabora nuovi dettagli[3], e la tradizione continuò ad essere elaborata per tutto il Medioevo, fino a quando fu presa sul serio come genealogia e divenne una "vera forma di coscienza etnica"[4].

La Historia Brittonum dell'VIII secolo, attingendo alla Tavola delle Nazioni franca del VI secolo, menziona Franco come uno dei quattro figli di Isicione (Franco, Romano, Alamanno e Bruto), nipoti di Alano, il primo uomo a vivere in Europa[5].

Le Grandes Chroniques de France (XIII-XV secolo), una vasta raccolta di materiale storico, fanno riferimento alle origini troiane della dinastia francese[6].

De origine gentis Francorum compendium di Giovanni Tritemio (1514) descrive i Franchi come originariamente Troiani (chiamati "Sicambri"), e racconta che, dopo la caduta di Troia, entrarono in Gallia dopo essere stati costretti a abbandonare l'area intorno alla foce del Danubio dai Goti nel 439 a.C. (sezione 1, p, 33). Descrive inoltre i regni di ciascuno di questi re, compreso Franco (sezione 43, p. 76) da cui prendono il nome i Franchi, e le loro battaglie con i Galli, i Goti, i Sassoni, ecc.[7]

Anche Annio da Viterbo, nei suoi Antiquitatum variarum volumina XVII, immagina l'arrivo dei Troiani in Gallia[8].

Basato sulla leggenda medievale, le Illustrations de Gaule et Singularités de Troie (1510–12) di Jean Lemaire de Belges, fanno sopravvivere Astianatte alla caduta di Troia e lo fanno arrivare in Europa occidentale. Astianatte cambia il suo nome in Franco e diventa re della Gallia Celtica (mentre, allo stesso tempo, Bavo, cugino di Priamo, inteso probabilmente come eponimo dei Bavari, arriva nella città di Treviri) e fonda la dinastia che porta a Pipino il Breve e a Carlo Magno[9]. Nel testo si dice anche che Franco abbia fondato e chiamato la città di Parigi in onore di suo zio Paride (in latino, Paris).

La Fleur des antiquitez ... de Paris (1532) di Gilles Corrozet descrive Francesco I come il 64º discendente di Ettore di Troia[10].

L'opera di Lemaire de Belges ha ispirato il poema epico La Franciade (1572) di Pierre de Ronsard. In questa opera, Zeus salva Astianatte (ribattezzato Franco). Il giovane eroe arriva a Creta e si innamora della principessa Iante, con la quale è destinato a fondare la dinastia reale di Francia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jerry C. Nash. Review of National Myths in Renaissance France: Francus, Samothes and the Druids The French Review, Vol. 69, No. 6 (May, 1996), pp. 1043-1044.
  2. ^ Geneviève Hasenohr and Michel Zink, eds. Dictionnaire des lettres françaises: Le Moyen Age. Collection: La Pochothèque. Paris: Fayard, 1992. pp. 472. ISBN 2-253-05662-6
  3. ^ Jean Seznec, The Survival of the Pagan Gods, (B.F. Sessions, tr.) 1995:19 and note 24.
  4. ^ P. Alphandéry, "L'Evhémerisme et les débuts de l'hitoire de religion au Moyen-Âge", Revue de l'histoire de religion 109 (1934:1-27) quoted in Seznec 1995:19 note 25; si veda anche etnogenesi.
  5. ^ History Of The Britons (Historia Brittonum) by Nennius, translated by J. A. Giles [1] Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Geneviève Hasenohr and Michel Zink, eds. Dictionnaire des lettres françaises: Le Moyen Age. Collection: La Pochothèque. Paris: Fayard, 1992. p. 296. ISBN 2-253-05662-6
  7. ^ Johannes Trithemius, De origine gentis Francorum compendium: an abridged history of the Franks, translated by Martin Kuelbs, Robert P. Sonkowsky (AQ-Verlag, 1987). Google Books
  8. ^ Malcolm C. Smith. Review of National Myths in Renaissance France: Francus, Samothes and the Druids The Modern Language Review, Vol. 90, No. 1 (Jan., 1995), p. 182.
  9. ^ Michel Simonin, ed. Dictionnaire des lettres françaises - Le XVIe siècle. Paris: Fayard, 2001, p.726. ISBN 2-253-05663-4
  10. ^ Jerry C. Nash, op. cit.

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