Ferdinando Quaglia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ferdinando Quaglia

Ferdinando Quaglia (Piacenza, 13 ottobre 1780Parigi, 3 febbraio 1853) è stato un miniatore e litografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinando Quaglia nacque in una famiglia composta dal padre Giulio-Cesare Quaglia e da sua madre Marianna Rouachin.[1]

Risultò uno dei più importanti ritrattisti in miniatura del suo tempo.[2]

Il suo percorso di studi artistici e di formazione incluse soggiorni a Parma, a Firenze e a Milano,[3][4] dove venne invitato da G. B. Maggi, membro dell'assemblea legislativa, di recarsi a Parigi nel 1805, lavorando per la corte napoleonica,[4] assieme a Jean-Baptiste Isabey, che lo influenzò stilisticamente.[2] A Parigi fu protetto dall'imperatrice Giuseppina di Beauharnais, che lo annesse alla sua casa.

Nelle sue opere non si trova solo la finitura dell'esecuzione, dato che i suoi ritratti si caratterizzarono per una brillante ed efficacia espressiva che ricorda Francisco Goya,[5][3] per una finezza di esecuzione, per un colorito fresco.[2]

Tra i suoi ritratti più celebri si ricordano quelli della Imperatrice Giuseppina, di G. B. Maggi, di Pietro Cavagnari, di Giorgio d'Inghilterra, delle regine Giulia di Spagna e Desirée di Svezia.[2][4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Ritratti[modifica | modifica wikitesto]

  • Imperatrice Giuseppina;
  • G. B. Maggi;
  • Pietro Cavagnari;
  • Giorgio d'Inghilterra;
  • Giulia di Spagna;
  • Desirée di Svezia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Musée Cognacq-Jay e Nathalie Lemoine-Bouchard, Quaglia Paolo-Ferdinando, in Les miniatures, 2002, p. 281.
  2. ^ a b c d Quaglia, Ferdinando, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, pp. 425.
  3. ^ a b Quàglia, Ferdinando, su sapere.it. URL consultato il 25 aprile 2022.
  4. ^ a b c Ferdinando Quaglia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25 aprile 2022.
  5. ^ (FR) Quaglia, Ferdinando, in Bénézit, 1924, p. 552.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Michael Bryan, Walter Armstrong e Robert Edmund Graves, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical, Londra, 1889.
  • (EN) A. Crowe e Giovanni Battista Cavalcaselle, A New History of Painting in Italy, Londra, 1864.
  • P. D'Ancona, Di alcuni codici miniati delle biblioteche tedesche e austriache, in L'Arte, X, 1907, pp. 25-32.
  • P. D'Ancona, La miniatura fiorentina, Firenze, 1914.
  • (EN) Christopher De Hamel, A History of Illuminated Manuscripts, Boston, David R. Godine, 1986.
  • U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto, 1923.
  • Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, Milano, 1923.
  • F. Wittgens, La miniatura nel pieno Rinascimento di Milano, in Storia di Milano, VII, Treccani, 1956.
  • (FR) Musée Cognacq-Jay e Nathalie Lemoine-Bouchard, Quaglia Paolo-Ferdinando, in Les miniatures, 2002, p. 281.
  • (FR) Emmanuel Bénézit, Quaglia Ferdinando, in Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, III, Parigi, Gründ, 1924, p. 1160.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN223778006 · ISNI (EN0000 0003 6042 2400 · CERL cnp01935714 · Europeana agent/base/101707 · ULAN (EN500015796 · LCCN (ENno2013028356 · GND (DE174329547 · BNE (ESXX5395994 (data) · BNF (FRcb14969040x (data)