Fenomeni cadaverici

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Per fenomeni cadaverici in ambito medico si intendono le modificazioni a cui un corpo va incontro nel periodo successivo al decesso. Questi fenomeni morfologici, fisico-chimici, anatomici e bioumorali sono indagati in tanatologia e permettono di diagnosticare cronologicamente la morte del soggetto.[1]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Classicamente vengono distinti due gruppi principali: i "fenomeni abiotici" e i "fenomeni trasformativi". A loro volta questi possono essere suddivisi in: fenomeni abiotici immediati e consecutivi e fenomeni trasformativi distruttivi e speciali.[2]

Fenomeni abiotici[modifica | modifica wikitesto]

I fenomeni abiotici immediati comprendono quelli che un tempo era denominata "triade del Bichat"[3]:

I fenomeni abiotici consecutivi comprendono:[2]

Fenomeni trasformativi[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente, col passare delle ore, cominciano a manifestarsi i cosiddetti segni trasformativi. Quelli distruttivi comprendono:[2]

Se il cadavere è ubicato in ambienti con particolari caratteristiche fisico-climatiche, si manifestano i segni trasformativi speciali:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cadavere, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 maggio 2024.
  2. ^ a b c d Angela Segantini 2008
  3. ^ Dora Mirtella, Tanatologia forense, su Portale Docenti dell'Università di Macerata, 2020, p. 3. URL consultato il 9 maggio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina