Ex cathedra

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La locuzione latina ex cathedra, tradotta letteralmente, significa dalla sedia.

Nella Chiesa cattolica[modifica | modifica wikitesto]

La definizione è molto frequente nell'uso ecclesiastico e sta ad indicare che il Papa, quando parla "ex cathedra", esercita l'uffizio di Pastore e Dottore universale della Chiesa cattolica definendo una dottrina sulla fede o sui costumi. L'espressione è spesso legata al dogma cattolico dell'infallibilità papale.

La costituzione dogmatica Pastor Aeternus si conclude con le seguenti parole:

«Perciò Noi, mantenendoci fedeli alla tradizione ricevuta dai primordi della fede cristiana, per la gloria di Dio nostro Salvatore, per l’esaltazione della religione Cattolica e per la salvezza dei popoli cristiani, con l’approvazione del sacro Concilio proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa.

Se qualcuno quindi avrà la presunzione di opporsi a questa Nostra definizione, Dio non voglia!: sia anatema.»

Altri usi[modifica | modifica wikitesto]

La frase si usa ironicamente all'indirizzo di coloro che si danno arie di sapienti.

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