Euophrys falciger

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Euophrys falciger
Immagine di Euophrys falciger mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Salticoida
(clade) Saltafresia
(clade) Simonida
Tribù Euophryini
Genere Euophrys
Specie E. falciger
Nomenclatura binomiale
Euophrys falciger
Wesolowska, Azarkina & Russell-Smith, 2014

Euophrys falciger Wesolowska, Azarkina & Russell-Smith, 2014 è un ragno appartenente alla famiglia Salticidae.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome proprio deriva dal sostantivo latino falciger, che significa a forma di falce, in riferimento alla forma incurvata dell'embolo, che si trova sui pedipalpi[1].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

L'olotipo maschile ha un cefalotorace lungo 1,9mm, largo 1,4mm e spesso 0,8mm[1].

Il paratipo femminile ha un cefalotorace lungo 1,1mm, largo 0,9mm e spesso 0,5mm[1].

Questa specie ha caratteri in comune con E. difficilis (Simon, 1868) dell'area mediterranea ma ne differisce per l'apofisi tibiale più lunga e per il lobo prossimale più corto del bulbo dei pedipalpi. È anche simile a E. meridionalis, ma il maschio è di dimensioni maggiori. Differisce da quest'ultimo per la presenza di un'escrescenza sulla superficie ventrale della tibia palpale, del bulbo di forma più allungata e dell'embolo alquanto più lungo. La struttura dell'epigino ricorda quella di E. gracilis in quanto ha una formazione nodosa nelle parti distali dei dotti seminali, che sono anche più lunghi in questa specie[1].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è stata reperita in Sudafrica, nella provincia del KwaZulu-Natal[1]. Di seguito alcuni rinvenimenti:

  1. l'olotipo maschile è stato rinvenuto nella foresta di Champagne Castle Hlathikulu, a 1550 m slm, dall'aracnologo Charles Haddad il 20 gennaio 2011[1].
  2. due paratipi femminili reperiti nella stessa data e località dell'olotipo[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al 2022 non sono note sottospecie e dal 2018 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Wanda Wesolowska, Galina Azarkina e Anthony Russell-Smith, Euophryine jumping spiders of the Afrotropical Region—new taxa and a checklist (Araneae: Salticidae: Euophryinae)., in Zootaxa, n. 3789. URL consultato il 27 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Wesolowska, W., Azarkina, G.N. & Russell-Smith, A., 2014 - Euophryine jumping spiders of the Afrotropical Region—new taxa and a checklist (Araneae: Salticidae: Euophryinae). Zootaxa n.3789(1), pp. 1–72. PDF
  • Prószynski, J., Lissner, J. & Schäfer, M., 2018 - Taxonomic survey of the genera Euophrys, Pseudeuophrys and Talavera, with description of Euochin gen. n. (Araneae: Salticidae) and with proposals of a new research protocol. Ecologica Montenegrina vol.18: pp. 26–74. PDF

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