Erol Bilgin
Erol Bilgin | ||
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Nazionalità | Turchia | |
Altezza | 158 cm | |
Peso | 62 kg | |
Sollevamento pesi | ||
Categoria | Pesi gallo, Pesi piuma | |
Squadra | Kütahya Gençlik Merkezi S.K., Tarım Kredi S.K., Aski Spor Kulubu | |
Palmarès | ||
Mondiali | ||
Bronzo | Adalia 2010 | 62 kg. |
Europei | ||
Argento | Sofia 2005 | 56 kg. |
Bronzo | Strasburgo 2007 | 62 kg. |
Argento | Lignano Sabbiadoro 2008 | 62 kg. |
Oro | Minsk 2009 | 62 kg. |
Oro | Bucarest 2010 | 62 kg. |
Mondiali universitari | ||
Argento | Izmir 2006 | 62 kg. |
Mondiali juniores | ||
Argento | Minsk 2004 | 56 kg. |
Europei juniores | ||
Oro | Burgas 2004 | 56 kg. |
Europei giovanili | ||
Oro | Villeneuve-Loubet 2002 | 45 kg. |
Oro | Stavanger 2004 | 56 kg. |
Erol Bilgin (Kütahya, 20 febbraio 1987) è un sollevatore turco che ha gareggiato nelle categorie dei pesi gallo e pesi piuma.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
Iniziò la carriera da sollevatore nel 1998 nella squadra del Kütahya Gençlik Merkezi S.K., trasferendosi due anni più tardi nel Tarım Kredi S.K., sotto la guida di Hilmi Pekünlü. Vinse i campionati europei giovanili Under-16 di Villeneuve-Loubet nel 2002, Under-17 di Stavanger del 2004, gli europei Juniores a Burgas nel 2004 e arrivò secondo ai mondiali juniores di Minsk nel 2004. Nel 2006 partecipò ai campionati mondiali universitari di Izmir giungendo al secondo posto. Partecipò a due edizioni dei Giochi del Mediterraneo: a Pescara nel 2009, vincendo l'oro nello strappo e nello slancio (non si assegnavano le medaglie nel totale) e a Tarragona nel 2018, vincendo l'argento nelle due specialità.
Dal 2005 al 2010 vinse cinque medaglie (una di bronzo, due d'argento e due d'oro) ai campionati europei e una medaglia di bronzo ai campionati mondiali di Adalia. Nel 2012 giunse ottavo alle Olimpiadi di Londra,[1] ma otto anni più tardi, nell'agosto del 2020, fu squalificato per essere stato trovato positivo al Chlorodehydromethyltestosterone e allo stanozololo in base a una nuova analisi delle provette.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Profile of Erol Bilgin, su Sports Reference. URL consultato il 28 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2016).
- ^ (EN) IOC sanctions one athlete for failing anti-doping tests at London 2012, su Olympic.org. URL consultato il 27 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2020).
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Erol Bilgin, su Olympedia.org.