Encephalartos turneri

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Encephalartos turneri
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereEncephalartos
SpecieE. turneri
Nomenclatura binomiale
Encephalartos turneri
Lavranos & D.L.Goode, 1985

Encephalartos turneri Lavranos & D.L.Goode, 1985 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Mozambico

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Coni maschili

È una cicade con fusto eretto o talora decombente, alto sino a3 m e con diametro di 80 cm, ricoperto da catafilli ovati, densamente tomentosi; spesso fusti secondari si originano da polloni che sorgono alla base del fusto principale.[2]

Le foglie, pennate, arcuate, lunghe sino a 150 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono composte da numerose paia di foglioline lanceolate, con margine intero e apice ad uncino, lunghe mediamente 20 cm, ridotte a spine verso la base del picciolo.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano da 1 a 3 coni subcilindrici, lunghi circa 30 cm e larghi 8–10 cm, peduncolati, di colore giallastro, tomentosi, ed esemplari femminili che presentano da 1 a 3 coni ovoidali, lunghi circa 28 cm e con diametro di 15 cm, più o meno del medesimo colore di quelli maschili.

I semi sono oblunghi, lunghi 32–35 mm, ricoperti da un tegumento brunastro.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di E. turneri comprende le province di Nampula e Niassa nel Mozambico settentrionale.[1]

Cresce nelle foreste di miombo, su substrati di granito, in pieno sole o semi-ombra, da 600 a 1200 m di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica E. turneri come specie a rischio minimo (Least Concern)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Bösenberg, J.D. 2010, Encephalartos turneri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Whitelock 2002, pp.238-239.
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Encephalartos turneri, su The Cycad Pages. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
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