Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCalabria
IndirizzoVia Matteotti, 3, 89040 Bivongi
Coordinate38°28′54.32″N 16°27′10″E / 38.481756°N 16.452777°E38.481756; 16.452777
Caratteristiche
TipoArcheologia industriale
Istituzione1982
Sito web

L'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria è un progetto dall'ACAI (Associazione Calabrese Archeologia Industriale, con sede a Bivongi) nato nel 1982.

Scopo del progetto è quello della ricerca, studio, salvaguardia e promozione culturale del patrimonio dell'archeologia industriale calabrese, e in particolare di quello esistente nella vallata dello Stilaro, definita "culla della prima industrializzazione meridionale": l'ecomuseo intende valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio da quelle forestali a quelle minerarie, dalle paesaggistiche alle monumentali, anche per un recupero delle radici culturali degli stessi abitanti del luogo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Miniera di Bivongi

La grande ricchezza mineraria del sottosuolo (ferro, molibdeno...) ha fatto sì che durante il corso della storia si sfruttasse questa risorsa con la creazione di ferriere, fonderie (come a Mongiana) e villaggi minerari (il villaggio Ziia, Campoli, frazione di Caulonia) e desse sviluppo a paesi come Pazzano e Bivongi. La zona si specializzò quindi nel campo della siderurgia e metallurgia.

La presenza di tali industrie ha attirato in quest'area, tra il XVI e il XIX secolo, numerosi tecnici specializzati e imprenditori, provenienti dai distretti minerari europei (in particolare da Francia, Belgio, Austria, Spagna) e italiani (da Toscana, bergamasco e bresciano). Ma la presenza di insediamenti minerari risale fin dall'epoca romana, per passare poi a quella bizantina, normanna, sveva, aragonese, angiona e borbonica per ultima.

Oggi[modifica | modifica wikitesto]

Da alcuni anni, nel comune di Bivongi si recupera e restaura: un'antica bocca di miniera, una centrale idroelettrica del 1913, due mulini idraulici, un'antica conceria, già ferriera Fieramosca, una casa albergo, annessa a uno stabilimento termale. Nell'ex convento Basiliano San Giovanni Theresti a Stilo inoltre è attivo il "Museo di Archeologia industriale e della cultura materiale", il primo del genere nel Sud Italia. Con il Comune di Pazzano invece si ha intenzione di realizzare un museo della "Cultura mineraria". Il 27 marzo 2008 in un convegno a Stilo si discute della possibilità di mettere in opera a Pazzano un parco geo-archeo-minerario già discusso nell'agosto del 2007, mentre a Stilo il Parco del Ferro in zona Chiesa vecchia nel bosco di Stilo.[1] A Pazzano si vuole anche realizzare un museo della Cultura mineraria. A giugno del 2008 sono iniziati i lavori per creare il museo.

Le 5 aree[modifica | modifica wikitesto]

Elenco delle attrazioni dell'Ecomuseo, divise per itinerario[modifica | modifica wikitesto]

Itinerario delle acque e della metallurgia[modifica | modifica wikitesto]

Cascata del Marmarico

Itinerario delle miniere[modifica | modifica wikitesto]

Grotta di Monte Stella

Itinerario dei mulini[modifica | modifica wikitesto]

Mulino do Regnante
  • Mulino do Regnante
  • Mulino Gargano
  • Mulino Poteda 1
  • Mulino Poteda 2
  • Mulino Mastru Cicciu
  • Mulino Midia

Itinerario religioso[modifica | modifica wikitesto]

La Cattolica (Gentile concessione)

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Calabria Ora del 30-03-2008 - Un parco del ferro per Stilo di Elia Fiorenza

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gregorio Rubino e Arnaldo Venditti, Archeologia industriale e Mezzogiorno, Roma, Mario Giuditta Editore, 1978, SBN IT\ICCU\NAP\0091722.
  • Danilo Franco, Il ferro in Calabria. Vicende storico-economiche del trascorso industriale calabrese, Reggio Calabria, Kaleidon editrice, agosto 2003, ISBN 88-88867-01-5.
  • Vincenzo Falcone, Le ferriere di Mongiana. Un'occasione mancata, Soveria Mannelli (CZ), Cittàcalabria edizioni, 2007, ISBN 978-88-88948-48-5.
  • Danilo Franco e Salvatore Riggio, Memorie industriali in Calabria. Siderurgia e metallurgia nelle Serre Calabre, 1992.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]