Donna distesa in un paesaggio

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Donna distesa in un paesaggio
AutoreGiovanni Cariani
Data1520 - 1522 circa
Tecnicaolio su tela
Dimensioni75×95 cm
UbicazioneGemäldegalerie, Berlino

Donna distesa in un paesaggio è un dipinto olio su tela di Giovanni Cariani realizzato probabilmente tra il 1520 e il 1522 e conservato nella pinacoteca del Gemäldegalerie di Berlino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Come per altri lavori del Cariani, difficile e controversa è stata l'assegnazione dell'opera, in passato attribuita, fra gli altri, al Giorgione e a Morto da Feltre.

Del 1899 è l'attribuzione, subito contestata, a Cariani da parte di Bernard Berenson[1]; la discussione del 1981 indica come possibile autore Sebastiano del Piombo fino a considerare come unico possibile autore il bergamasco, cui l'opera è sicuramente assegnata.

Difficile anche la datazione che vede la tela inserita a volte nel periodo giovanile veneziano dell'artista[2], mentre, contrariamente, alcune caratteristiche del dipinto lo collocano nel primo periodo bergamasco[3].

Il dipinto risulta proveniente dal Castello di Berlino e trasferito al Kaiser Friedrich Museum nel 1829[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La tela presenta in primo piano, distesa in un prato e appoggiata a un cuscino bianco e orlato, una donna che guarda l'osservatore, immettendolo direttamente nella scena. La donna indossa un drappo rosso che l'avvolge lasciandole scoperto il seno. Anche il cagnolino bianco che le è accanto ha lo sguardo rivolto all'osservatore. Il paesaggio che ospita la donna rappresenta diverse situazioni: a destra una città turrita in preda a un incendio il cui fumo si spande nell'intera parte superiore del dipinto, oscurando il cielo. Nella sezione centrale ha origine un fiume che attraversa la tela e sulle cui sponde sono quattro uomini a cavallo vestiti all'orientale.

Le scene non sembrano identificate in alcuna origine letteraria, e il quadro è probabilmente da ascrivere alle fantasie poetiche, molto frequenti in ambito veneziano, derivate dalla pittura di Giorgione[3].

Il dipinto presenta la medesima pienezza di modellato della pala di San Gottardo di Cariani, e, in particolare, i tratti del drappeggio lungo la gamba, con le linee secche che dividono le pieghe, sono riconducibili ai Gentiluomini e cortigiane e all'abito del Ritratto di Francesco Albani, rendendo indiscussa l'attribuzione della tela all'artista[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bernard Berenson, Venetian Painters of the Renaissance, Londra, 1899.
  2. ^ Alcune opera di Giovanni Busi detto Cariani, su casatadebusi.interfree.it, CasatadeBusi. URL consultato il 19 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2018).
  3. ^ a b c d Rodolfo Pallucchini, Francesco Rossi (a cura di), Giovanni Cariani, Bergamo, Credito bergamasco, 1983, p. 115, ISBN non esistente.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodolfo Pallucchini, Francesco Rossi (a cura di), Giovanni Cariani, Bergamo, Credito bergamasco, 1983, ISBN non esistente.
  • Marco Bombardieri, I pittori profani della Bergamo del cinquecento, università di Bergamo. URL consultato il 19 gennaio 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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