Domenicane di Santa Caterina da Siena (Arenberg)

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Le Domenicane di Santa Caterina da Siena, dette di Arenberg (in tedesco Dominikanerinnen der Hl. Katharina von Siena), sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La casa-madre della congregazione ad Arenberg

Le origini della congregazione risalgono alla piccola comunità (due monache e una postulante) fatte giungere nel 1868 dal monastero domenicano di San Pietro a Schwyz per lavorare nella parrocchia di Arenberg, presso Coblenza, in diocesi di Treviri. Allo scoppio della guerra franco-prussiana, le domenicane si rifugiarono nel loro monastero di origine in Svizzera: terminato il conflitto, nel 1873 le monache di San Pietro inviarono ad Arenberg Gundisalva Gottfring e Cherubina Willimann.[2]

Nel 1879, poiché a causa del Kulturkampf la vita religiosa in Germania era diventata difficile, Gundisalva Gottfring si trasferì nel Paesi Bassi per formarvi le novizie e fondò il monastero di Marienthal a Venlo. Ad Arenberg era rimasta Cherubina Willimann, che non intendeva abbracciare la vita contemplativa come la Gottfring: il 19 maggio 1885 Michael Felix Korum, vescovo di Treviri, separò le suore di Arenberg da quelle di Venlo e diede inizio a una congregazione autonoma.[3]

Da Arenberg le suore si diffusero in varie località della Germania aprendo scuole e istituti per la formazione degli insegnanti; nel 1963 iniziarono a lavorare accanto ai frati domenicani della provincia teutonica nella missione di Cochabamba, in Bolivia.[3]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 12 novembre 1914.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'educazione della gioventù e alla cura dei malati.[2]

Oltre che in Germania, la congregazione è attiva in Svizzera e Bolivia;[4] la sede generalizia è a Coblenza.[1]

Alla fine del 2015 l'istituto contava 149 religiose in 12 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1514.
  2. ^ a b c Ambrosius Eszer, DIP, vol. III (1976), col. 922.
  3. ^ a b Ambrosius Eszer, DIP, vol. III (1976), col. 923.
  4. ^ Unsere Geschichte, su arenberger-dominikanerinnen.de. URL consultato il 31 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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