Discussioni utente:Fcarbonara/Sandbox

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E' la prima volta che uso una pagina di prova, se faccio casini, voi che siete piu' esperti ...... "Corrigetemi"
--Fcarbonara (msg) 18:36, 6 mag 2011 (CEST)[rispondi]

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Prova 1 identazione

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Pagina per prove Prova: Identazione

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Numerazione di elenchi:

  1. arto era re
  2. carlo era principe
  3. Es era barone

==Titolo di livello alto== (2 segni di uguaglianza) - disegna anche una riga di separazione ===Titolo di livello intermedio=== (3 segni di uguaglianza) ====Titolo minore==== (4 segni di uguaglianza)

Burke e la Storia Sociale della Lingua

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Sulla storia sociale della lingua, Burke ha denunciato la carenza di cio' che e' stato fatto e il molto che resta da fare.
Secondo Burke la 'coscienza' dell'importanza della lingua nella vita quotidiana si e' diffusa " piu' o meno a partire dall'ultima generazione". Oltre che a filosofi, a critici, ed altri legati ai movimenti del strutturalismo e decostruzionismo anche molti storici si son resi conto della importanza dello studio della lingua per due fondamentali ragioni.In primo luogo come fine a se stessa, come istituzione sociale, come parte della cultura e della vita quotidiana. In secondo modo come strumento per una migliore comprensione, attraverso la riflessione sulle convenzioni linguistiche delle fonti orali e scritte.
Cio' nonostante rimanendo un certo divario fra le varie discipline come storia, linguistica e sociologia (antropologia sociale inclusa), Burke e' convinto che questo divario puo' e deve essere colmato dalla storia sociale della lingua . Che la lingua abbia una sua storia non e' certamente una idea nuova. Studiosi romani come Varrone e umanisti come Leonardo Bruni e Flavio Biondo erano interessati alla storia del latino. Nel Cinquecento e nel Seicento furono pubblicati vari trattati sull'origine del francese, dell'italiano, dello spagnolo e di altre lingue. Questi trattati facevano parte dei dibattiti sui rispettivi meriti del latino e dei volgari e sui modi corretti di parlare e di scrivere questi ultimi. Nell' Ottocento la scuola della linguistica dei neogrammatici fu molto interessata alla ricostruzione delle forme originarie di alcune lingue, ad esempio, il protoromanzo ed il protogermanico e alla formulazione delle leggi dell'evoluzione fonetica. Approccio al quale reagiva Ferdinand de Saussure ( considerato il padre dello strutturalismo ) sostenendo che la linguistica storica si occupava troppo poco del rapporto tra le diverse parti del sistema linguistico. Tuttavia secondo Burke, questo approccio alla storia mancava della dimensione sociale. Secondo Burke, questi studiosi dell'ottocento consideravano la lingua uno organismo che 'cresce' e si 'evolve' attraverso fasi precise ed esprimeva i valori dello 'spirito' della nazione che la usava. Il loro interesse era a livello nazionale, se non nazionalistico, ma certamente non sociale. Non avevano molto interesse per le varieta' della stessa lingua parlate da diversi gruppi sociali. Interesse tipico invece della sociolinguistica contemporanea che si e' definita come disciplina separata verso la meta' degli anni Cinquanta negli Stati Uniti ed altrove.( nota dal Saggio : Lingua,societa' e storia pag. 1 -6 )

Burke e la New Cultural History=

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Peter Burke ha definito la New Cultural History come un cluster di approcci alla storia, mettendo in rilievo sei aspetti di tale approccio composito: la storia dal basso, la storia del quotidiano, la storia della cultura materiale, la storia delle mentalità, il costruttivismo (inteso come enfasi sulla creatività individuale dei soggetti storici, e/o sull’agency), la microstoria[1][2]. Secondo Burke, una definizione univoca e non ambigua di "cultura" renderebbe le cose più semplici. Burke così esplicita la propria definizione: «un sistema di significati, atteggiamenti e valori condivisi, unitamente alle forme simboliche (azioni, manufatti) in cui essi si esprimono e si traducono»[3]. Tale definizione lascia però aperto il problema(citazione di Carlo Ginzburg che ha curato l'introduzione del libro Popular culture in Early Modern Europe) del rapporto tra cultura alta e cultura bassa nonché il problema delle relazioni tra locale e generale, della definizione stessa dei campi di pertinenza di culture e subculture, e infine, resta ancora problematica l'identificazione dei meanings (significati), delle performances (azioni) e degli artifacts (manufatti).

Caro Gac, ho visto hai fatto delle modifiche alla pagina di Alberto Veronesi, nulla di terribile, ti chiedo pero' di spiegarmi il perche', altrimenti non imparero' mai. Quindi ti prego di rispondere a queste domande:
1)Hai tolto i riferimenti a YouTube. Quando si tratta di maestri di orchestra cosa c'e' di male nel fare riferimenti a YouTube per l'esecuzione di brani della loro musica? Ci sono limitazioni che non conosco? Ho visto anche che hai tolto i riferimenti a YouTube per il Maestro Giuseppe Lanzetta ma non l'hai fatto per il Maestro Stefano Burbi. Quale' il metro che hai usato? Sottolineo che non sto facendo polemica, ma mi sfugge qualcosa che probabilmete devo sapere per usare discernimento, la prossima volta (alla prossima pagina di un direttore d'orchestra) nella valutazione che porta a mettere o non mettere i riferimenti su YouTube. Quindi ti prego di spiegarmelo.
2) Per Veronesi inoltre hai tolto il link di collegamento esterno sia alla Fondazione del Festival Pucciniano, sia a quello della Carnegie Hall dell'Opera di New York. Vorre farti notare che:
a) Veronesi e' direttore artistico e musicale del Festival Pucciniano e il sito della Fondazione parla di lui come del personaggio numero uno. Tanto e' che anche Veronesi su Facebook fa' riferimento a quel sito associandolo al suo sito.
b) Ma la cosa piu', permettimi, grave, e' aver tolto il link esterno (link che Veronesi cita anche su facebook,......e lo credo bene) alla Carnegie Hall (su WP c'e' una pagina dedicata al 'tempio' musicale di New york). Quel link e' importantissimo e ti spiego perche' :
a1) Veronesi e' stato chiamato dalla Carnegie Hall a dirigere li', e nei prossimi anni sara' il 'capo' e protagonista indiscusso del 'tempio'.
a2) Veronesi e' il secondo e unico italiano oltre a Toscanini ad aver avuto quell' incarico, cosa che ha mandato in 'brodo di giuggiole' il mondo musicale italiano. Non citando il link dimostriamo che solo WP non si e' accorta dell'importanza straordinaria dell'evento. Ci facciamo davvero una figura di 'niente'.
--Fcarbonara (msg) 22:47, 24 mag 2011 (CEST) == Prova (modifica minore + campo oggetto)[rispondi]

  1. ^ Ida Fazio, Nuova storia culturale, su culturalstudies.it. URL consultato l'08/05/2011.
  2. ^ Peter Burke, Varieties of Cultural History, Ithaca, New York, Cornell University Press, 1997.
  3. ^ Peter Burke, Popular culture in Early Modern Europe, 1978.