Discussione:Trascrizione

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Se si fosse osservato un maggior rigore, questo nome sarebbe stato scritto Voytewa (ad esempio).

Questo dice la voce. Una simile trascrizione davvero non mi sembra meritare l'aggettivo "rigoroso": infatti non ha nulla che fare con /vɔj'tɪwa/ ma si pronuncia (per esempio) /voi'tɛva/. Delle due l'una: o si sta parlando di una trascrizione anglofona, o si sta parlando di una trascrizione nient'affatto rigorosa, anzi completamente sballata. Ma nessuna delle due dovrebbe trovare posto nella voce, credo.

Ricordo che in italiano:

  1. non è affatto necessaria la y per indicare la semivocale /j/;
  2. la w non fa propriamente parte dell'alfabeto, è usata nei forestierismi, oscilla fra due pronunce e, in una trascrizione rigorosa, non ha senso;
  3. soprattutto, la e si pronuncia /e/ o /ɛ/, non certamente /ɪ/!

Se poi si vuole rendere conto della vicinanza di quest'ultima vocale a /e/ (che comunque è approssimativa almeno quanto /i/), allora è necessario scrivere Voitéua, addirittura con l'accento acuto per evitare ogni ambiguità.

Chiedo una citazione che corrobori tali affermazioni. Grazie.

I dubbi, comunque, riguardano l'intero paragrafo.

Per esempio, non mi risulta affatto che Il lettore dovrebbe dunque pronunciare questa falsa traslitterazione /wɔʒ'tila/. --l'Erinaceuschimmevò? 09:51, 2 feb 2008 (CET)[rispondi]

Sono d'accordo con Erinaceus. L'intero paragrafo sembra una ricerca originale. E si parla di omissione di segni diacritici, non di traslitterazione (che per definizione riguarda alfabeti diversi). AVEMVNDI (DIC) 19:05, 28 ott 2009 (CET)[rispondi]

Confusione trascrizione e traslitterazione[modifica wikitesto]

Vorrei segnalare le definizioni dei due termini uno preso dal Dizionari di linguistica di Beccaria e l'altro dal Devoto-Oli:

  • trascrizione (rimanda ad "alfabeto fonetico"): sistemi di trascrizione dei foni linguistici, intesi a rendere la concretezza della realizzazione fonetica.
  • traslitterazione: trascrizione di un testo secondo un sistema algebrico diverso dall'originale non realizzata secondo un criterio di interpretazione fonetica, bensì tendente a riprodurre lettere con lettere, in modo da permettere poi la ricostruzione del testo originale anche sulla base della conoscenza del solo alfabeto del testo traslitterato.

Interpretazione 1: Al di là del fatto che entrambe le definizioni usino il termine "trascrizione" e che la prima definizione mi sembra essere un po' ristretta al senso di "trascrizione fonetica", mi sembra anche evidente quale può essere la distinzione tra trascrizione e traslitterazione. La prima ha come principio di fondo quello fonetico, la seconda quello grafico. La trascrizione potrà essere più o meno localizzata secondo un preciso sistema di scrittura: questo si ricollega alla diversità di "trascrizione" di nomi per esempio russi in italiano, inglese e francese; ogni lingua infatti userà per i suoni del russo i segni (lettere) del proprio alfabeto il quale valore fonetico corrisponda il più possibile a quello presente nella parola da trascrivere. In questo senso si vede chiaramente come l'uso di "traslitterazione" sia ancora molto ambiguo dato che spesso si parla anche in questo caso di traslitterazione; un esempio è la "traslitterazione dell'alfabeto arabo" che seguendo queste definizioni sarebbe una trascrizione e non una traslitterazione. La trascrizione potrà essere univoca qualora usi un alfabeto fonetico capace di codificare i suoni di tutte le lingue o di un gruppo omogeneo di lingue (due rispettivi esempi sono l'Alfabeto fonetico internazionale e il sistema di trascrizione romanista per le lingue romanze) indipendentemente dalla lingua nella quale si fa la trascrizione. La differenza tra trascrizione e traslitterazione può vedersi meglio nell'esempio del greco moderno (tratto da en:Transliteration):

Parola greca Traslitterazione Trascrizione Traduzione
Ελευθερία Eleutheria Eleftheria Libertà
Ευαγγέλιο Euaggelio Evangelio Vangelo
των υιών tōn uiōn ton ion il figlio

⟨υ⟩ è traslitterato ⟨u⟩ ma trascritto ⟨f⟩, ⟨v⟩, ⟨∅⟩ a seconda del suo valore fonetico. Si potrebbe aggiungere una trascrizione fonetica (inteso come trascrizione che usi un alfabeto fonetico come definito sopra) del tipo [elefθeˈria]: in questo caso la trascrizione ha lo scopo preciso di rendere conto delle caratteristiche fonetiche. La differenza tra la trascrizione nella tabella e quella fonetica data qui è che la seconda sfrutta un sistema più preciso di quello sfruttato dal primo.
Partendo da questi presupposti si potrebbero riadattare le due voci per fare un po' di ordine e di chiarezza. La voce Trascrizione fonetica deve riguardare l'uso linguistico della trascrizione e dovrebbe essere affiancata da una voce Trascrizione fonemica.

Interpretazione 2: Un'interpretazione differente, confrontando la definizione di "trascrizione" nel Devoto-Oli, potrebbe anche essere quella di intendere la "trascrizione" esclusivamente nel senso usato nelle discipline linguistiche, quindi di trasposizione scientifica dei suoni di una lingua, e di riferire tutto il resto alla traslitterazione (in questo caso la traslitterazione dell'arabo sarebbe una traslitterazione appunto visto che non avrebbe uso nell'ambiente disciplinare della linguistica. Forse, questa seconda interpretazione mi sembra seguire di più il senso e l'uso comune dei due termini. Che ne pensate? --SynConlanger (msg) 22:06, 24 giu 2012 (CEST)[rispondi]
P.S. Nella voce Traslitterazione della lingua egizia si trova: "Bisogna sottolineare il fatto che traslitterazione e trascrizione non sono la stessa cosa: la trascrizione, infatti, cerca di riprodurre il modo in cui le parole erano pronunciate. Ad esempio, il nome del fondatore della XXII dinastia è traslitterato ššnq ma trascritto Shoshenq in inglese, Chéchanq in francese, Sjesjonk in olandese, e Scheschonq in tedesco. Poiché la fonetica dell'antica lingua egizia non è ancora conosciuta completamente, la maggior parte delle trascrizioni è solamente teorica. Gli egittologi, pertanto, si affidano alla traslitterazione nelle pubblicazioni scientifiche." Questo sembra favorire la prima interpretazione. --SynConlanger (msg) 23:10, 24 giu 2012 (CEST)[rispondi]

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