Discussione:Patriarcato di Antiochia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Bisanzio
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)

Un anonimo ha scritto[modifica wikitesto]

questo : tolto dalla voce, ma chi verifica? :) --Alec 21:45, 21 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Revisione della voce[modifica wikitesto]

Trovo difficile riuscire a seguire qs lunga pagina, con tutti i suoi elenchi di vescovi/arcivescovi/patriarchi/note.storiche e quant'altro. Non so voi, ma a me disturba molto anche la grafica utilizzata. Propongo:

  1. o di fare come fanno fr.wiki e es.wiki, ossia lasciare l'incipit iniziale (ma modificando, perché si dovrebbe parlare del Patriarcato di Antiochia, ma si finisce per parlare del Patriarca di Antiochia) e spostare le cronotassi nelle rispettive pagine (di cui a seguire)
  2. oppure fare come fa en.wiki, ossia mettere un sunto storico dell'evoluzione di qs patriarcato (dico sunto, xché la storia vera e propria deve andare nelle rispettive voci di cui a seguire); e spostare cmq le liste dei patriarchi in qs voci:

... oppure, se non si vuole mettere le liste di patriarchi in queste voci, creare voci di liste di patriarchi; questo vale soprattutto per le prime due chiese (la greco-ortodossa e la siro-ortodossa), dato che nelle altre voci le cronotassi sono già presenti (ed in alcuni casi da completare). --Croberto68 (msg) 13:38, 28 giu 2011 (CEST) P.S. Le note storiche non vanno buttate, ma riutilizzate come note a piè di pagina nelle cronotassi da fare (o da completare). --Croberto68 (msg) 13:38, 28 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Titoli errati[modifica wikitesto]

Ribadisco quanto detto qui sopra. Ho corretto poi il nome nestoriano con il nome monofisita. Infatti, i patriarchi nestoriani, ossia i patriarchi della Chiesa assira d'Oriente, non ebbero mai il titolo di patriarchi di Antiochia, bensì quello di Seleucia-Ctesifonte (di Babilonia per la controparte cattolica). Si è trattato di un semplice problema di titoli; le liste infatti riportano i nomi (corretti) dei patriarchi della Chiesa ortodossa siriaca (cfr. List of Syriac Patriarchs of Antioch).--Croberto68 (msg) 14:36, 25 gen 2013 (CET)[rispondi]

4 Luglio o 20 Luglio?[modifica wikitesto]

in antiche/vecchie agiografie ho trovato che la ricorrenza di San Flaviano vescovo di Antiochia veniva festeggiato il giorno 4 Luglio, e così nella mia famiglia da secoli l'onomastico di tutti quelli che si chiamano Flaviano viene festeggiato il 4 Luglio, e non il 20 (ho trovato alcune stampe del 1800 che riportano questa data, stampe visibili anche online ricercando S. Flaviano e 4 Luglio)

infine sulla versione inglese di Wikipedia l'anno della morte è indicato essere il 518, e non nel 512.

http://en.wikipedia.org/wiki/Flavian_II_of_Antioch

Dico questo solo per cercare di arricchire le fonti per questa pagina, sperando che chi la cura sia in grado di effettuare così le migliori ricerche.

Flaviano Capretti Brescia

Divisione fra ortodossi e monofisiti (465-512)[modifica wikitesto]

[@ Croberto68] Ciao, ho notato la tua modifica. L'ho confrontata con la versione precedente. Nella versione precedente c'era scritto: "Nel 465 i calcedoniani disconoscono Martirio come Patriarca, e viene nominato al suo posto Pietro Fullo". È vero o no? Non avendo la possibilità di consultare direttamente la fonte che hai inserito, me lo puoi spiegare tu? Grazie, --Sentruper (msg) 11:31, 4 apr 2018 (CEST)[rispondi]

Ops... mi sono limitato a riportare quanto scrive Grumel nella sua cronologia. Comunque il libro si trova a qs pagina, ed è leggibile online o scaricabile, ma in formato djvu (per leggerlo bisogna scaricare e installare il plugin qui).--Croberto68 (msg) 12:18, 4 apr 2018 (CEST)[rispondi]
Va bene, me lo scarico e poi me lo leggo.--Sentruper (msg) 20:22, 5 apr 2018 (CEST)[rispondi]

(rientro) Ho letto la lista di Grumel. La lista è unica, non sdoppiata com'era qui su Wikipedia e alla voce Martyirius c'è scritto: avant septembre 459-470.
Ora faccio le mie valutazioni.

Nella versione precedente c'era una ripetizione: Martirio appariva sia nel paragrafo “Patriarchi del V secolo” sia in “Divisione tra ortodossi e monofisiti”. Quindi qualcosa andava fatto.

Sono andato alla voce su Martirio e ho cercato nei collegamenti esterni qualche link: niente. Sono andato alla voce su Pietro Fullo ed ho trovato due link esterni.

Primo link
Enciclopedia cattolica

Pietro Fullo è indicato esplicitamente come usurpatore (intruding) della sede patriarcale ed è definito “patriarca monofisita”.

Secondo link
Dizionario di biografie cristiane... (c'è anche su Commons)

Pietro Fullo ottenne i favori di Zenone, genero dell'imperatore Leone. Spodestò Martirio tra il 469 e il 470. Poi Pietro dichiarò pubblicamente di essere contro i decreti del Concilio di Calcedonia. Martirio, da parte sua, si recò a Costantinopoli e protestò davanti all'imperatore Leone per quella che ritenne un'ingiustizia. Un sinodo di vescovi lo reintegrò. Ma fu inutile: l'influenza di Pietro era diventata così grande ad Antiochia che Martirio, tornato in città, non poté fare nulla. Decise allora di lasciare definitivamente Antiochia. E l'imperatore? Non poteva assistere a questi eventi come spettatore. Infatti Leone emise un decreto di deposizione di Pietro Fullo e lo bandì da Antiochia. Pietro fuggì prima che il decreto lo raggiungesse; fu convocato un sinodo che elesse Giuliano nuovo patriarca (anno 471). Nell'ottobre 475 l'imperatore Leone fu spodestato da Basilisco. Durante questo periodo la fortuna girò di nuovo e si volse a favore di Pietro. Basilisco si dichiarò monofisita e condannò i decreti di Calcedonia. Pietro lo appoggiò e fu ricompensato con il reintegro nella carica patriarcale (476). Giuliano, deposto, morì poco tempo dopo.
Pietro scatenò una terribile vendetta contro i calcedonesi, allo scopo di estirparli. Inoltre procedette all'ordinazione di nuovi vescovi e metropoliti in tutta la Siria.
Inaspettatamente, nel 476 Basilisco fu detronizzato; la sua caduta coinvolse tutti colori che avevano ottenuto benefici durante il suo regno. Pietro fu uno dei primi a pagare.
Ma non è finita qui: l'imperatore Zenone lo perdonò e nel 485, tre anni dopo l'Enotico, Pietro divenne patriarca per la terza volta. Tornò a perseguitare i calcedonesi e riprese ad effettuare nomine vescovili senza rispettare le norme del diritto canonico. Papa Felice III, nel suo primo sinodo, lo condannò e lo depose, ma Pietro rimase in carica fino alla morte, avvenuta nel 488.

Considerazioni
  1. Il testo precedente alla tua modifica contiene degli errori. Non è vero che “Nel 465 i calcedoniani disconoscono Martirio come Patriarca” perché Martirio rimase sempre calcedoniano e perché fu deposto nel 469/70. È sbagliato indicare Martirio come monofisita.
  2. Il box successione della voce su Pietro invece è esatto. Di conseguenza è sbagliata la cronologia di Grumel, che lo cita soltanto due volte: nell'anno 470 e nel 485-489. A ben guardare, questo secondo periodo è indicato come il terzo patriarcato di Pietro. Quindi Grumel si è confuso! Dove ha sbagliato? Ecco la successione di Grumel:
  • Martyrius
  • Pierre le Foulon (1°)
  • Julien
  • Jean II Codonat
  • Etienne II
  • Calendien
  • Pierre le Foulon (3°)

La serie di nomi va bene. Allora bisogna guardare gli anni. Tra Julien e Jean II Codonat c'è un buco di oltre un anno. Pierre le Foulon (2°) va inserito proprio tra questi due. --Sentruper (msg) 13:49, 8 apr 2018 (CEST)[rispondi]

La diversità di opinione fra gli studiosi e la diversa cronologia riportata dimostra che non c'è una soluzione unica e definitiva (e di fatto ognuno dice la sua). D'altronde quel periodo è abbastanza complesso... --Croberto68 (msg) 09:57, 9 apr 2018 (CEST)[rispondi]