Discussione:Palazzo Scotti (Bergamo)

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Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

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Il palazzo ora Scotti fu costruito dalle fondamenta dal conte G. Francesco Fogaccia a partire dal 1756. Quindi dei preesistenti edifici ci restano solo i muri dei piani terreni sotto le grandi volte e i grandi arconi che sostengono il palazzo. Peraltro la casa già dei Della Torre e poi di Ludovico Terzi era solo una delle costruzioni preesistenti. gmp --87.4.88.98 (msg) 19:37, 13 mar 2024 (CET)[rispondi]
Attenzione: la storia del palazzo è molto più importante di quanto qui si dice. E' fuorviante anche la scheda del comune di Bergamo per gli edifici storici. Innanzitutto il palazzo fu costruito dai conti Fogaccia di Clusone che, sull'area ricavata dalle demolizioni preesistenti, fece costruire quello che doveva essere uno dei palazzi più moderni in città, facendo in modo che tutti gli ambienti dei singoli piani fossero allo stesso livello e con artifici per sostenere le volte delle bellissime e luminose sale del piano nobile. Più tardi passò ai Rota Basoni e da questi per successione ai baroni Scotti, che lasciarono la precedente loro abitazione che era sul retro della Casazza ed era architettura dello Scamozzi, sfortunatamente demolita nella devastante operazione di risanamento di città alta. Almeno il nome dovrebbe essere cambiato in palazzo Fogaccia Scotti, se si vuole davvero dare una informazione utile ai visitatori gmp --87.4.88.98 (msg) 10:01, 14 mar 2024 (CET)[rispondi]
buongiorno professore, ma per inserite quanto Lei scrive, servono pubblicazioni. Mi può indicare un testo che io possa reperire perché si possa inserire e quindi modificare la storia del palazzo. Per quanto riguarda il titolo, dato che in molti siti è indicato come Palazzo Scotti, prima di modificare serve che ci sia una importante indicazione. ringrazio per l'attenzione e resto in attesa.--Nazasca (msg) 13:02, 14 mar 2024 (CET)[rispondi]
Buongiorno. Non sono professore e non lo sono mai stato, ma grazie del titolo. Sul palazzo Fogaccia ha scritto, se non erro, Pietro Fogaccia. E' una vecchia pubblicazione ma il conte aveva come supporto tutto l'archivio di famiglia. Peraltro, questo come curiosità da non inserire perchè complica solo le cose, l'ambiente collegato al portale più grande non apparteneva ai Fogaccia ma era una rimessa per le carrozze dei confinanti marchesi Terzi.
Ma mi creda, posso anch'io scivolare su una buccia di banana, ma cosa vuole che le dica: le collocazioni archivistiche? Ma le assicuro che mi dispiace trovare schede che come queste dicono che non si sa chi sia il committente. Peraltro una delle case demolite per far posto al palazzo era quella dei Manara discendenti di Manarino Manara, un uomo d'armi al servizio di Bartolomeo Colleoni. Peraltro in mancanza di meglio consulti la vecchia guida di Bergamo di Vanni Zanella, credo intitolata Bergamo Città, ristampata nel 1971. E' ancora, con tutti i suoi limiti, la guida più seria in circolazione Gmp --87.4.88.98 (msg) 18:09, 14 mar 2024 (CET)[rispondi]
Ringrazio davvero dott. Petrò, vedo di recuparere il testo, Lei sa bene che le conoscenze personali, che a volte per vari motivi ho anche io, se non sono poi supportate da una fonte certa, cartacea sempre lo preferisco, non possono essere inserite in questa enciclopedia. Personalmente rispetto sempre questa regola, perché è una delle regole alla base di questo dizionario. ringrazio davvero.--Nazasca (msg) 11:31, 15 mar 2024 (CET)[rispondi]