Discussione:Neoprogressive in Italia

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Rollback massiccio di paragrafi senza fonti e promozionali

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In seguito a questo edit, che mi ha riportato agli occhi la tragica condizione in cui versa questa pagina, ho rimosso i sottoparagrafi "gli inizi", "seconda fase" e l'"ultima fase" per i seguenti motivi:
1) tali paragrafi non raccontano la storia o l'evoluzione del genere, ma parlano specificatamente delle vicende di alcuni gruppi. Una pessima ricerca originale-
2) sono scritti in maniera informale e pieni di informazioni POV, totalmente prive di fonti.
3) la quasi totalità dei gruppi elencati corrispondono a link rossi. Questo indica che tali gruppo non sono enciclopedici o che (al momento, senza alcune fonte) è molto difficile stabilirne l'enciclopedicità.

Siccome gli avvisi apposti alla pagina giacciono inascoltati ormai da qualche anno, è evidente che nessuno ha intenzione (o le conoscenze adeguate) per sistemare tali paragrafi. Posso comunque capire la difficoltà della richiesta: trattandosi di uno stile musicale così specifico e così di nicchia, non è facile stabilire quali siano i gruppi più importanti e -anche in quel caso- quali abbiano il diritto alla menzione. Non stiamo parlando di band che hanno avuto il successo dei Marillion...nella stragrande maggioranza dei casi, si parla di band autoprodotte che vendono poche migliaia di copie e che fanno poche manciate di concerti davanti ad un numero di spettatori dell'ordine delle decine o centinaia.
Purtroppo, però, questa situazione di stallo ha portato a mantenere una pagina ormai ferma da anni, che regolarmente diventa punto di passaggio di qualche utente che auto-proclama una certa band come "tra le più importanti del genere". E allora, questi paragrafi, anzichè sembrare una casa in costruzione, ricordano di più un ecomostro ormai abbandonato a se stesso. Non ha senso aspettare ancora che qualcuno passi a sistemarli...meglio eliminare il tutto e lasciare che, eventualmente, un giorno qualcuno decida di riscriverli.

Per correttezza, riporto qui sotto i paragrafi rimossi, casomai qualcuno un giorno volesse metterci nuovamente mano (anche se dubito che in queste righe ci sia qualche informazione utile).

paragrafi rimossi

La storia inizia da Sabaudia, da dove partono gli Human Expression per incidere nel 1985 il vinile capostipite Being in the becoming. Il gruppo mostra varie influenze tra cui i Gong, ma il disco passa quasi inosservato nonostante l'impegno della Contempo, forse a causa di una non perfetta produzione. La critica si accorge che qualcosa sta nascendo solo con gli Ezra Winston. L'embrione del gruppo si era formato alla fine del 1982 a Roma, ma solo nel 1986 raggiunge il suo assetto nella formazione originaria. Alla fine del 1987 con grande sforzo anche economico, il gruppo entra in sala di registrazione, autoproducendo in sole 1000 copie, il loro primo lavoro, Myth of the Chrysavides. L'album è accolto nei circuiti specializzati con grande entusiasmo, al punto che anche Ciao 2001 ne parla in termini lusinghieri. Il disco rappresenta la prima opera progressive di buona levatura dagli anni settanta. Si tratta di un album dalle tonalità romantiche che richiama il suono dei Genesis e dei Gentle Giant. Successivamente il gruppo produrrà altri ottimi lavori, tra cui il successivo Ancient Afternoons del 1990, nel quale i pezzi si allungano in forma di suite.

Nel 1985 a Firenze erano nati i Nuova Era. La band ha una grande resa in concerto, così decide di pubblicare nel 1987 un demo con il nome del gruppo, registrato in presa diretta come facevano i The Trip. L'anno successivo pubblicano L’ultimo viaggio per la Contempo, seguito nel 1989 da Oltre l'infinito. Due concept che restano tra i migliori lavori dell'epoca (al punto da riscuotere successi in estremo oriente), con riferimenti ad ELP, Museo Rosenbach e al Balletto di Bronzo. Molto buona la resa strumentale ed armonica, meno le parti cantate, probabilmente per l'ostico utilizzo della lingua italiana. Altro gruppo pioniere sono gli alessandrini Arcansiel, la cui prima opera è un demo del 1988 intitolato Four daisies. Stesso percorso per i romani Leviathan, giunti al primo album solo nel 1988 con un disco dalla copertina apribile dal titolo Heartquake, di cui però viene confezionata anche una edizione in vinile rosso, in tiratura limitata dedicata al mercato collezionistico. Una menzione speciale va fatta per i Devil Doll, gruppo poliedrico veneto-slavo dalle molte influenze, autori di lavori rilevanti, quali gli album The girl who was death del 1988, Eliogabalus e Sacrilegium.

La seconda fase

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Il Notturno Concertante arriva alla prima incisione solo nel 1990, con l'album The hiding place. Si erano formati già nel 1985, senza riuscire a trovare consensi nel mondo discografico. Incoraggiati dal supporto dei circuiti alternativi, riescono a mettere in circolazione due demo, l'etereo Crystal spirits del 1986 seguito l'anno successivo da My wordless chant, prima di essere scritturati dalla francese Musea. A Torino nella primavera del 1988 si costituiscono i Fancyfluid, che incidono Weak waving per la Musea, vagamente influenzato da Marillion e Pallas con interessanti interventi di flauto, sax e violoncello. Gli emiliani Sithonia nascono nel 1986 anche se le loro radici risalgono al 1973-’74. Esordiscono con un disco mediterraneo dal titolo Lungo il sentiero di pietra. Le influenze vanno ricercate nel Banco e nei King Crimson. Gli Edith si formano a Catania nel 1986. Due anni dopo danno alle stampe un demo, e nel 1989 incidono il primo album, A space between ever and never. Il loro sound si avvicina molto al neoprogressive inglese, con richiami ai Marillion, agli IQ e ai Pendragon. Da Torino si propongono gli Aton’s, che nel 1989 pubblicano l'album dal titolo A.I.2984 con forti richiami al progressive italiano degli anni settanta. Da Vigevano arrivano i Jester’s Joke, di cui segnaliamo Out of the crowd che ripropone gli stilemi del Canterboury sound, con particolare riferimento ai Soft Machine. Lo Zint Group emerge dal movimento neoprogressive milanese già nel 1984. Gruppo originalissimo e difficilmente confinabile all'interno di un genere, esordisce nel 1990 con l'ottimo lavoro Curve And Crane.

Nel magma dei gruppi che si propongono sulla scena del neoprogressive dopo il 1990 ricordiamo i laziali Overdrive con The human machine, i trentini Men Of Lake autori di un ottimo album omonimo, gli Arbogast con un suono che ricorda da vicino le atmosfere psichedeliche, gli Asgard, autori di lavori artigianali dalle atmosfere epiche poi sfociati in un rock teatrale un po' sopra le righe. Da citare anche i Barrock, un gruppo dalle sonorità romantiche vicino al suono della [[Premiata Forneria Marconi|PFM] e Banco], che incide l'album L'Alchimista, Oxian e La strega, che propone un duo di voci femminili originalissimo e dagli arrangiamenti sinfonici. Menzione pure per gli Arlequin di Verona, autori di un demo dal titolo Arlequinade, gli Airspeed, gruppo nato a Parma che pubblica un efficace demo che richiama i Pallas con venature hard tipiche dei Rush, ed i Tale Cue i quali esordiscono con il demo Four tales, dal suono decadente e malinconico che ricorda i Marillion e certe atmosfere dark dei VDGG. Infine una citazione per i Malleus, gruppo sperimentale e d'avanguardia, autore nel 1989 dell'album Paranorm, scaturito da sessioni di incisione condotte in stato di "trance".

L'ultima fase

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Tra i protagonisti degli ultimi bagliori (1993-1997) ricordiamo i Finisterre, i Deus ex Machina, il Castello di Atlante, i Bondage, gli Eris Pluvia e i Montefeltro, tutti autori di dischi di assoluto valore, tecnicamente persino più raffinati dei precedenti anche se meno genuini. Alla fine di questo periodo, il movimento si inaridisce lentamente perdendo l'alea innovativa, anche se molti epigoni proseguono l'attività fino ai giorni nostri.

--Darth Master (msg) 13:16, 16 giu 2015 (CEST)[rispondi]