Discussione:Mirabella Imbaccari

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Sposto qui inserimento di anonimo nell'articolo, in caso ci sia qualcosa che si possa integrare. A me sembra copiato da qualche fonte cartacea. --Snowdog 18:02, Set 28, 2005 (CEST)


ANTICA IMACHARA

Prima che sorgesse l`attuale paese di MIRABELLA IMBACCARI (1610) , esisteva il feudo Imbaccari o Immaccari, originariamente e per un lungo periodo come un`unità a sé, successivamente frazionatosi in IMBACCARI SOTTANO O INFERIORE (frazionatosi a sua volta in Baldo sottano e Baldo soprano ) e IMBACCARI SOPRANO ( comprendente i márcati di Sortavilla sottano e Sortavilla soprano ).

<<il feudo dell`Immaccari ed il feudo di Baudo collaterale , il feudo dell`Immaccari soprano con li feudi di Sciortavilla tutti erano un`unica cosa Baronía possessa in comune tra la famiglia Landolina e Paternò ed ognuna per la metà in comune e pro indiviso come costa per investitura presa da Giuseppe Paternò a 5 Dicembre 1579 pro in comuni et pro indiviso. Dopo per il corso del tempo riconobbe ognuno la loro medietà , cioè per la metá di Landolina la parte che consiste nell`Immaccari soprano e Sciortavilla , che al presente sono possessi dalli Paternò e al presente li possiede cioè l`Immaccari sottano e Baldo furono possessi dalli Paternò e al presente li possiede cioè l`Immaccari sottano il Trigona e Baudo il Principe di Biscari.

Qual`è l`origine del nome << IMBACCARI >>?

Ad una precisa domanda, non si può, purtroppo, dare un`altrettanta precisa risposta.

Cercherò soltanto di dare qualche indicazione.

Nel periodo Siculo si ha notizia della città di Mactorio (2).

Nel periodo Greco si parla di Emicára o Imícara (3).

Nel periodo Romano di Imachara (4).

Nel periodo Arabo si hanno notizie del Casale di Malgâ Halîl o Ábû Halîl molto prospero che ha non interrotti campi da seminare . Dal monte che gli sta incontro a mezzogiorno nasce(!) il fiume chiamato Wâdî Bûkarîtü cioè il fiume detto a monte Tenchio ed a valle Margarito (5).

Si parla di Maqârah o Baqârah (6).

Si ha notizia del Casale di Ambakarih conquistato da Musa nell`anno 829 d.C. sulla strada tra Piazza e Caltagirone; di Imakarah città grande conquistata da Mahmmed nell`anno 834 d.C.(7).

Tutti questi nomi hanno una, più o meno, assonanza col termine dialettale con cui comunemente viene chiamato Imbaccari.

Fa solo eccezione il nome Malgâ Halîl che è più vicino a Margarito .

Tuttavia i nomi più al nostro termine sono quello latino Imachara e quello arabo Ambakarih. Orbene, a questo punto è legittimo rivolgersi qualche domanda.

Qual`era l`effettiva consistenza di questo Casale? Quando ebbe origine?

Quali rapporti vi furono, se ve ne furono, tra la romana Imachara e l`araba Imakarah, oppure tra Imachara e Ambakarih, e quindi tra Imachara e l`attuale Imbaccari?

Può esservi stato anche un rapporto con la città sicula Mactorio?

Sarebbe veramente molto interessante poter dare una risposta esauriente a tutte le domande, se i documenti, ancora da scoprire, lo consentissero. Tuttavia alla luce di qualche dato e poggiandomi sulla tradizione del toponimo, cercherò di dare qualche breve indicazione.

È possibile supporre che il Casale in questione sia sorto, in epoca e circostanze a noi sconosciute, probabilmente sulle sepolte rovine di una città precedente.

Il documento più antico, purtroppo non specifico, che si possiede è il famoso brano di Cicerone (106-43 a.C.) nelle già citate Verrine (70 a.C.), quando parla, tra le altre città spogliate da Verre (propretore in Sicilia nel 73-70 a.C.), anche di IMACHARA.


Le campagne di Erbita, di Enna di Murganzia, di Assoro, di IMACHARA, di Agirio erano nella più gran parte così abbandonate che ci domandavano dove fosse quella grande abbondanza non solo di animali da giogo, ma anche di proprietari(8).


Considerando questa citazione, la maggior parte degli studiosi non hanno avuto alcun dubbio di localizzare la città di Imachara nella zona Nord-Orientale dell`Isola.

A.Barbato, nel suo opuscolo Engio e Imacara(9) sostiene che Imachara doveva sorgere nella zona di Rocca di Serlone.

Citando Plinio (Pl. N.H. III, 91) l`autore dice che la città sorgeva all`interno dell`Isola. Citando Tolomeo (Tol. Geogr. III,4) dice che doveva sorgere tra Capizzi e Centurie. Citando Cicerone dice che l`ager Imacharensis”confinava con quello di Assoro e Agirio (oggi Agira). Il rinvenimento di un caduceo di bronzo, che si conserva a Palermo e rinvenuto presso Nissoria (10) con l`iscrizione Imacaraion osion e l`esistenza di una necropoli sono gli argomenti principali riportati.

A.Holm, citando anche il Cluverio, l`identifica con Troina. Però parlando della valle del fiume TENCHIO (oggi Tempio) dice:.la città di Imachara, che alcuni identificano con Imbaccari o Mirabella, in vetta ad una collina a Sud-Est di Piazza(11).

Lo studioso dice che IMACHARA fu una città Decumana, arresasi ai Romani nel 254 a.C. (12).

Sebastiana Consolo Langher (13) dice che di IMACHARA è di rara importanza l`unica moneta di cui si è in possesso.

Si tratta di un diobolo d`argento con i seguenti tipi:

<< D) IM (AX) APA (I) ON Testa muliebre con orecchini e collana: (Hera?); i capelli, avvolti in cercine attorno alla testa, lasciando libere alcune ciocche coronate dalla stephane.

R) Toro cornupeto a.d.

La città sorgeva sembra nella parte orientale della Sicilia, nella zona intermedia fra le propaggini meridionali dei Monti Nebrodi e le pendici settentrionali dell`altipiano Ereo. Così sembra da Cicerone in cui l`ager imacharensis appare nominato accanto a quello di altre città vicine, sicuramente identificabili.

Vito Amico nel suo Dizionario topografico (14) identifica Imacara (latino Imachara.Val di Noto) con Maccara(15) (latino Machara. Val di Noto) sostenendo che la città di Imachara deve collocarsi nelle zone confinanti con Enna, Aggira (sic.), Assoro.

Anzi critica il Fazello, il quale localizzandola presso il promontorio di Vindicari, in quel di Pachino diceva: appellata dai Retini dai villani di quel territorio e dai vecchi ancor coll`incorrotto suo nome città Macari, ma volgarmente Cittadella.

Alla vice ICANA, dice che sbaglia il Fazello che la identifica con Macara. Non è poi vero che i Netini, gli abitanti del luogo ed i vecchi la dicono Macara, come intesi, poiché Machera,e sebbene affine sia questo nome, non è nondimeno incorrotto (16).

Tutti questi studiosi, insieme ad altri, rifacendosi al noto passo di Cicerone, di cui sopra, sono stati indotti a credere che IMACHARA fosse collocata nella zona Nord-Orientale della Sicilia perché - questo infatti è l`argomento comune lager imacharensis appare nominato accanto a quello di altre città vicine sicuramente identificabili(17).

Anzitutto vorrei far notare, e credo che su ciò si sia tutti d`accordo, che Cicerone nel processo che si celebrò contro Verre (70 d.C.) per aver questi depredato in malo modo la Sicilia e i suoi abitanti, parla e scrive da avvocato, non da storico o geografo.

L`elenco dei nomi di città o di persone vien fatto non in ordine cronologico o per concomitanza geografica, ma soltanto per ciò che riguarda la tesi che egli sostiene, che cioè Verre si era comportato male avendo depredato molti paesi e molti proprietari di terreni, senza seguire, nel riferire i fatti, alcun ordine se non quello dell`argomento.

A suffragare questa tesi riporto un altro passo delle stesse Verrine : gli abitanti di Imachara, già sottratto loro l`intero raccolto di frumento, già spogliati da tutte le tue iniquità, li costringesti, ridotti ormai alla miseria e interamente rovinati, a sottoporsi a una contribuzione per pagare ad Apronio ventimila sesterzi. Leggi, sia il decreto relativo alla contribuzione sia la testimonianza ufficiale. Senatoconsulto circa il conferimento della contribuzione. Testimonianza degli abitanti di Imacara(18).

Quella che fa Cicerone è una semplice elencazione di città, man mano, probabilmente, che gli venivano in mente, senza seguire alcun ordine geografico.

Infatti parla di Agyrion (Agira), di Herbita, di Aceste, di Lipari, di Tissa (prob. Randazzo), di Amestrato (Mistretta), di Petra (Petralia), di Segesta, di Thermae (Termini Imerese), di IMACHARA, di Enna etc..

Si vede chiaramente che Cicerone spazia molto ampiamente da un capo all`altro della Sicilia.

A ciò si può aggiungere l`esistenza di alcuni reperti, rinvenuti nella campagna di Imbaccari Soprano, limitrofa al paese attuale, come la Giara con l`iscrizione M A C, di cui parla il Ranfaldi (19); una moneta, trovata da alcuni agricoltori nello stesso luogo; diversi ruderi; l`orlo di un`altra giara;la leggenda della campana.; la testimonianza di molti che affermano di aver trovato vari oggetti antichi in tutta la zona che viene comunemente chiamata Imbaccari Soprano dove esiste ancora un rudere di una Chiesa, come si legge tra l`altro nel già citato dattiloscritto a pag. 84, e dove si parla dell`ex feudo Imbaccari, frazionatosi in varie parti con l`andar del tempo:dalli feudi di Immaccari Soprano e Sciortavilla anticamente vi era la terra (cioè il paese) (20) dell`Immaccari Soprano come al presente gli è rimasta la Chiesa in piedi.

Da tutto ciò è legittimo dedurre che l`antico Villaggio o Casale, intorno al quale è successivamente sorto Mirabella, abbia avuto origini assai remote.

C`è poi il fatto della tradizione, che, a mio avviso, è un argomento molto valido.

Il Toponimo di Imbaccari o Immacari o Maccari è rimasto solo in questa zona il paese è costruito sul Poggio Imbaccari e non tra Marsala e Sciacca, dove si pensa sia stata edificata dai Sicani una Maccara che poi, occupata dai soltati di Minos fu chiamata Minoa o Minora, e ancor dopo, dall`Eraclide Dorieo, fu chiamata Eraclea (21); né presso Nicosia dove da molti viene collocata Imachara; né tanto meno nella zona del Netino, come riferiva il Fazello.

Concludendo allora, si può tranquillamente avanzare una ipotesi, affermando che intorno all`abitato di Mirabella Imbaccari esisteva, al tempo arabo, nell`829, il Casale di Ambakarih, Casale, che probabilmente, sorse sulle rovine di un antico insediamento urbano, forse, come dice S. Cosentino (22) addirittura sicano.

Si tratta di un`altra Maccara oppure di Imachara?

Un`altra tesi, senza dubbio affascinante, per spiegare l`evoluzione del toponimo Imbaccari, potrebbe essere quella secondo cui esisterebbe un rapporto con la città di Mactorio “sita a settentrione di Gela(23).

Questa città da alcuni viene collocata a Mazzarino; altri la collocano a Butera (24); dall`Holm a Castelluzzo, a nord di Terranova (25); da altri ancora a Monte Bubbonia (26).

Non sono in grado di entrare nel merito della questione se, cioè, si tratta di una delle città greche già nel VI sec., vere fondazioni di cui la tradizione non ha più conservato la data iniziale(27), oppure di una città anteriore ai Greci i quali poscia la invasero, la popolarono, e la ridussero a città Greca (28).

Penso soltanto che il nome Mactorio ha una consonanza col nome dialettale Maccari o Immaccari. Per cui lo studioso Litterio Villari ne indica acutamente la evoluzione nel modo seguente: Mactorium, poi Maccorium da cui Maccari (29).

L`esistenza di una necropoli a ridosso di un`altura chiamata Montagnola distante, in linea d`aria, un Km. circa dall`attuale centro abitato, o di altre tombe in contrada Grotte e Gozzotunno, potrebbe suffragare questa tesi.

M.C.