Discussione:Incidenti mortali di Formula 1

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Gare valide per il mondiale[modifica wikitesto]

Dovremmo spostare gli incidenti mortali delle edizioni della Indy 500 fino al 1960 (mi pare), nella categoria delle gare valide per il mondiale, in quanto in quegli anni la gara americana, pur mantenendo un regolamento autonomo, era parte del calendario ufficiale del Mondiale di F.1. -- Vinci71 (msg) 16:35, 30 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Sì, in effetti la 500 Miglia di Indianapolis è stata valida per il campionato mondiale piloti di F1 nelle 11 edizioni dal 1950 al 1960. Che poi nessun pilota della massima formula vi abbia praticamente mai partecipato (salvo qualche eccezione) non toglie il fatto che in quelle edizioni la gara assegnava punti per il mondiale di F1 ed era regolarmente iscritta nel calendario di quest'ultimo. --RobertoITA (msg) 17:54, 1 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Alla confusione ha contribuito la FIA, che da un certo punto in avanti, ha "reinterpretato" le statistiche facendo finta che la 500 Miglia fosse una gara fuori dal mondiale (ed in effetti ci sono ancora interpretazioni contrastanti). Però sia forix.com che grandprix.com la considerano, come giusto, e nella cronaca del 1952 è riportato che vi prese parte Ascari su Ferrari, proprio perché valida per il titolo, anche se con risultati "scarsi". -- Vinci71 (msg) 14:52, 2 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Morti al di fuori delle gare titolate[modifica wikitesto]

Non so se sia stata questa l'origine della pagina italiana, ma la mancanza di Jim Clark nella seconda parte me lo fa pensare: la corrispondente pagina di en.wiki propone non una lista di "piloti di formula 1 deceduti in incidenti" (fossero essi in eventi di Formula 1 o meno), ma di "piloti deceduti al volante di vetture di Formula 1". Ed anche in quel caso c'è un po' di confusione, perché Bueb morì guidando una F.2. Comunque, essendo la seconda tabella della pagina italiana relativa a piloti di Formula 1, ma non necessariamente morti su vetture di F.1, ci sono da aggiungere alcuni nomi, sicuramente Clark e forse altri che al momento mi sfuggono. -- Vinci71 (msg) 09:56, 1 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Clark non va inserito nella seconda tabella (stava guidando una F2) così come non ci va inserito Alboreto (stava guidando una vettura Sport) così come (estendo il ragionamento) non ci va inserito neppure il campione del mondo di F1 del 1958, Mike Hawthorn, che morì sei settimane dopo aver vinto il mondiale (ed essersi ritirato dalle corse) in un normale incidente stradale nei pressi di Guildford in Inghilterra a bordo della sua auto di tutti i giorni. --RobertoITA (msg) 16:39, 1 mag 2008 (CEST)[rispondi]
In tal caso vanno tolti anche Giunti (correva con i prototipi), Bueb (guidava una F2), Castellotti (provava una vettura per Sebring), Spence (provava per la 500 miglia di Indy quando questa non faceva più parte del mondiale di F.1), giusto per nominare i primi che mi vengono in mente sula base di questo criterio. -- Vinci71 (msg) 17:07, 1 mag 2008 (CEST)[rispondi]
In effetti la tabella va ripulita. L'unica cosa è che non è semplicissimo reperire informazioni certe su gare svolte con le macchine di F1 ma non valide per il mondiale (quasi tutti i libri di storia della F1 menzionano solo le gare titolate). --RobertoITA (msg) 18:09, 1 mag 2008 (CEST)[rispondi]
L'unica soluzione "sicura" è prendere tutti i piloti di Formula 1 deceduti e spulciarsi le circostanze della morte... per molti sono ben note, ma non per tutti, nel senso che si deve andare a dare un'occhiata a qualche sito e/o libro. Anche perché se è vero che dal 1984 non si sono corse gare di F.1 non titolate, e che negli immediatamente precedenti c'era solo (in pratica) la "Corsa dei campioni" a Brands Hatch (o Silverstone), nei primi due decenni della F.1 spesso prima di inserire un circuito nel mondiale, si effettuava una gara non titolata (es. Messico, ma anche Imola ancora nel 1979). -- Vinci71 (msg) 14:42, 2 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Ho dato una prima ripulita all'elenco delle gare non titolate, per quello che ricordavo a memoria. Per stare sul sicuro, ho commentato le righe che intenderei eliminare, indicando nel commento anche il motivo per cui ritengo che non debbano fare parte di questa pagina. -- Vinci71 (msg) 18:24, 2 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Bravo, ottimo lavoro, grazie. --RobertoITA (msg) 20:22, 14 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Non mancherebbe anche la morte di Alboreto? correggetemi se sbaglio;) . -- Venom02 (msg) 14:53, 18 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Manca, ma perché deve mancare :-) Alboreto era alla guida di un prototipo Audi, non di una Formula 1. In questo senso, manca anche Clark e tanti altri, morti al volante di vetture non di F.1.--Vinci71 (msg) 12:41, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Ecco, mi stavo ciecamente mettendo a integrare dalla wiki inglese le morti senza stare a leggere la discussione. Mea culpa! Credo i due che ho aggiunto (Alborghetti ed Earl) ci debbano stare, ma mi rispulcio la tabella con più attenzione. Se commetto errori, sparatemi pure. --Lependu (msg) 10:09, 12 gen 2011 (CET)[rispondi]

Chiarimento su Indy 500[modifica wikitesto]

Per quanto riguarda gli incidenti delle Indy 500 valide per il mondiale, c'è da considerare che, come al giorno d'oggi, le prove della 500 miglia non occupano un semplice fine settimana come le altre gare, ma prevedono un giorno di valutazione dei debuttanti e qualifiche divise in più giornate diverse. Nel caso dei due piloti Cortner e Jerry Unser, c'è la possibilità che non fossero "test pre-gara" avulsi dall'evento ufficiale, ma sessioni facenti parte dell'evento ufficiale. Ad esempio, per Cortner ho trovato: [1], dove si dice che aveva già passato il test dei debuttanti e svolgeva le prove in vista della gara. Per evitare incomprensioni (l'appunto sulla dicitura "test pre-gara" è corretto comunque), cambio dicitura alla classificazione dell'evento in cui è avvenuto l'incidente. --Vinci71 (msg) 14:26, 9 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Il mio dubbio è più incentrato su Chet Miller e Manny Ayulo che stavano provando il 15 maggio 1953 (ossia 15 giorni prima della gara) e il 16 maggio 1955 (ossia 14 giorni prima della gara). Da non esperto di corse americane, possibile che le sessioni facenti parte dell'evento ufficiale si svolgano nell'arco di almeno ben due settimane dal giorno della gara? D'altra parte mi viene anche da pensare che difficilmente il catino di Indianapolis venga concesso per test pre-gara (ossia avulsi dall'evento ufficiale) collettivi a soli 15 giorni dalla gara (considerato che le qualifiche, test dei debuttanti compreso, vengono svolte su più giornate) ma se così fosse, esattamente come si è fatto per la morte di Peter Revson nei test pre-gara di Kyalami del 1974 svoltisi 8 giorni prima del giorno della gara, i due succitati piloti andrebbero messi nella seconda tabella. --RobertoITA (msg) 15:06, 20 ott 2008 (CEST)[rispondi]
È tradizione tipica della 500 Miglia di Indianapolis disputare prove libere, qualifiche, gare di contorno e festeggiamenti vari per tutto il mese di maggio. Nel campionato IRL succede comunque solo per la gara ad Indianapolis. Per gli altri appuntamenti le qualifiche si svolgono solamente il giorno precedente alla gara, come in F1. Maggiori chiarimenti sono nella voce 500 Miglia di Indianapolis. Nem80 msg 23:01, 21 gen 2009 (CET)[rispondi]

"Effetti collaterali"[modifica wikitesto]

Uso questa espressione un po' burocratica, per evidenziare una incongruenza fra titolo e contenuto. Poi la si può "sanare" in un senso o nell'altro. Il titolo "Incidenti mortali in Formula 1" definisce che si parla di incidenti in eventi in qualche modo collegati con la Formula 1 (perché eventi ufficiali, non ufficiali, test con tali vetture), mentre poi la lista si "riduce" ai soli piloti. Ma in teoria nulla vieterebbe di inserire anche altri soggetti coinvolti negli incidenti avvenuti in tali eventi (leggi, i morti dell'incidente di Von Trips, il meccanico investito da Reutemann nelle prove del GP Belgio 1981, gli spettatori coinvolti dall'incidente tra Villeneuve e Depailler del Fuji 1977, i commissari morti a Kyalami 1977, Monza 2000, Melbourne 2001 (e forse dimentico ancora qualcuno).

Si potrebbe creare una ulteriore tabellina, in coda alle altre, con queste informazioni, ove reperibili ? Ovviamente sarebbero più generiche, difficilmente linkabili ad una pagina personale per ogni soggetto...

--Vinci71 (msg) 11:07, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Oggi è scomparsa Maria De Villota, forse in conseguenza dell'incidente occorsole il 3 luglio 2012 a Duxford dove stava effettuando un collaudo per la sua scuderia (Marussia). Se sarà accertata la correlazione tra incidente e decesso, ritengo che la De Villota vada inserita nella triste lista di questa pagina. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 80.86.154.125 (discussioni · contributi) 15:20, 11 ott 2013 (CEST).[rispondi]

IMHO non è una casistica che ricade in questa voce, l'incidente ha causato delle menomazioni e delle complicazioni legate ad esse che dopo oltre **un anno** (in cui la povera De Villota aveva comunque ripreso una vita abbastanza normale pur con i noti limiti fisici) sembra abbiano portato alla sua morte. Che l'origine di tutto ciò sia l'incidente del 2012 non ci piove, ma non è una conseguenza diretta, lei all'incidente era comunque sopravvissuta, quindi secondo me non va inserita in questa pagina. Un saluto!--Alex10 msg 14:45, 12 ott 2013 (CEST)[rispondi]
Concordo col punto di vista di Alex10 . danyele 15:58, 12 ott 2013 (CEST)[rispondi]
Il decesso non è una conseguenza diretta dell'incidente, ma ne è comunque una conseguenza: senza quel maledetto incidente del 2012 Marìa De Villota sarebbe viva e vegeta. Anche Ronnie Peterson nel 1978 è morto per embolia lipidica, forse per un errore dei medici, ma è comunque classificato tra i piloti deceduti in F1, visto che era ricoverato in seguito ad un incidente in gara. Il fatto che Marìa sia sopravvissuta per oltre un anno non mi pare rilevante, visto il decesso è comunque riconducibile all'incidente del 2012.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 94.73.92.233 (discussioni · contributi) 22:42, 12 ott 2013 (CEST).[rispondi]
Sono 2 casi differenti dal mio punto di vista: Ronnie Peterson entrò al Niguarda pochi minuti dopo l'incidente e lo lasciò solo a decesso avvenuto (cosa comune a tutti coloro elencati nella voce, salvo quelli morti sul colpo in pista o trasferiti da un ospedale a un altro), nessun medico disse che lo svedese era fuori pericolo (fu dichiarato in gravi condizioni anche prima dell'embolia), a differenza della De Villota che come detto, pur con delle menomazioni importanti, non destava più preoccupazioni ai medici per la sua sopravvivenza. E a prescindere dai possibili errori di gestione della situazione di cui si è parlato negli anni, ho letto più volte nelle cronache d'epoca che un'embolia come quella che costò la vita a Peterson era comunque una conseguenza possibile in incidenti con fratture gravi come quelle dello svedese (rischiava l'amputazione di un piede...), è un qualcosa di molto più diretto a quanto mi pare di capire.
Per me la discriminante per l'inserimento nell'elenco dovrebbe essere nel fatto che siano superate (o meglio, che non lo siano) le conseguenze ***dirette*** dell'incidente per quanto riguarda la sopravvivenza del pilota (e questo normalmente lo dicono più o meno esplicitamente i medici), poi ovviamente eventuali strascichi possono influenzare le aspettative di vita dello stesso(come purtroppo capitato pesantemente in questo caso), ma non si è più nella fattispecie di cui tratta la voce. Al più visto che questo è un caso comunque limite si può citare fuori dalla tabella, ma non credo sia da considerarsi un incidente mortale. Attendiamo comunque altri pareri :). --Alex10 msg 11:51, 13 ott 2013 (CEST)[rispondi]
A distanza di anni da questa discussione, lascio (per la prima volta!!vediamo se azzecco come si fa!! :D ) il mio parere...
1- Mi pare ormai evidente il nesso tra la morte e l'incidente di un anno prima. (soprattutto perché...non è che ha avuto un altro incidente/urto/situazione scatenante: dormiva...)
2- In molte versioni (ovviamente spagnolo, ma anche tedesco, francese...) il suo nome è inserito nell'elenco.
3- La vettura era una Formula 1.
Secondo me, se si mantiene la dicitura della pagina: morti "alla guida di una vettura di F1" bisogna assolutamente inserire la De Villota nella lista... Oppure cambiare il testo che definisce la pagina :D
Non sono un utente registrato, ma mi pare giusto lasciare almeno il nome: Ugo Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 181.199.71.107 (discussioni · contributi) 08:46, 22 giu 2018 (CEST).[rispondi]
Ciao Ugo! In questi 5 anni personalmente non ho cambiato idea, ma in particolare
1-Il nesso credo sia abbastanza palese, ma come dici te è morta su un letto d'albergo dopo che aveva ripreso la sua vita e dopo che i medici l'avevano dimessa, non era in un ospedale o in una struttura sanitaria come capitato in seguito al povero Jules Bianchi.
2-Ogni versione linguistica di Wikipedia è indipendente dalle altre da questo punto di vista, le scelte procedurali di ogni Wikipedia variano in base alle relative comunità. Per dire sulla Wiki inglese la De Villota non è elencata ma sono elencate le vittime di incidenti in gare di vetture storiche. La stessa Wiki spagnola la inserisce in un elenco a parte, come quella tedesca (in quella francese al momento non è elencata). Soprattutto in casi come questo che si prestano a diverse interpretazioni le differenze tra le varie versioni di Wikipedia sono più evidenti. --Alex10 - msg 22:39, 23 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Quoto Ugo, a parer mio la De Villotta va inserito e il parallelismo con Bianchi è d'obbligo. La stessa voce dice che " Il decesso è avvenuto per distacco della massa encefalica, conseguenza dell'incidente del 2012". Moxmarco (scrivimi) 23:33, 23 mar 2023 (CET)[rispondi]

Alcuni dubbi[modifica wikitesto]

Da alcuni anni mi occupo della questione "Incidenti mortali in F1", e credo che, qui, sia un po' "spinosa":
- Per quanto riguarda le morti avvenute al di fuori delle gare titolate, ho notato che sono state incluse le gare non valevoli per il mondiale (le cosiddette "non-championship").
C'è però da dire che, nel biennio 1952-1953, il campionato mondiale piloti (World Drivers Championship) si disputò sotto le regole per la F2. Charles De Tornaco morì durante il weekend del GP di Modena, non valido e corso sotto le regole della F2.
Se si include De Tornaco (cosa che reputo corretta, a mio avviso), si dovrebbe anche includere Paul Greifzu, anch'egli deceduto durante un weekend di un GP non valevole di F2 l'anno prima.
- La questione dei test è un po' difficile: Bob Anderson, Eugenio Castellotti, Patrick Depailler ed Elio De Angelis stavano testando una F1 in previsione di altri gran premi che avrebbero corso successivamente.
Cameron Earl è morto durante un test che nulla avrebbe avuto a che fare con l'allora Campionato Mondiale Piloti, tanto che Earl stava guidando la vettura per puro divertimento, e non in previsione di un eventuale gran premio (era un ingegnere); Giulio Cabianca stava testando una vettura che, alla fine, non prese parte a gran premi in quella stagione (1961), anche se non so con certezza se Cabianca avesse intenzione di gareggiare quell'anno in F1. --Anonimo Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.35.51.52 (discussioni · contributi) 03:03, 26 apr 2017 (CEST).[rispondi]

La pagina si chiama "Incidenti mortali di Formula 1" e non "Incidenti mortali nel mondiale di Formula 1" quindi ritengo vadano riportati gli incidenti in prova e in gare non valide per il mondiale facendo un'oppurtuna distinzione. --Angelo Mascaro (msg) 13:19, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]

Nürburgring oppure Nürburgring Nordschleife?[modifica wikitesto]

Ho dei dubbi concernenti la Modifica di 79.36.68.153 in cui è stata rimossa la parola Nordschleife: a mio avviso questa parola deve rimanere perché distingue il vecchio circuito da quello nuovo. Prima di annullare la suddetta modifica vorrei conferme da esperti in materia. --Angelo Mascaro (msg) 13:16, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]

Edit chiaramente da annullare, potevi tranquillamente farti meno scrupoli ;-) . danyele 18:17, 18 dic 2018 (CET)[rispondi]